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Bolle dopo l’azoto liquido per le verruche. Cosa fare?

Avevi una verruca o più verruche e il tuo dermatologo ha usato l’azoto liquido e ora hai le bolle nelle zone trattate e ti stai chiedendo se devono essere rotte oppure no?

Da dermatologo, ti spiego cosa fare.

L’azoto liquido ha una temperatura pari a -196°C e quando viene applicato sulle verruche, di solito con uno stantuffo, le congela.

Il congelamento dura alcuni minuti e dipende da come il dermatologo ha usato l’azoto e ciò è legato molto alla sua esperienza, nel valutare l’entità delle verruche, e pratica, nell’utilizzare la metodica.

Più esattamente il dermatologo quando usa l’azoto liquido mira a indurre, raggiungere e mantenere per un dato tempo, di solito diversi secondi, proprio il congelamento della zona che ad occhio nudo si manifesta con la comparsa di un’area di colore biancastro, dura al tatto e dolente.

Il dolore persiste nella stragrande maggioranza dei casi per diversi minuti (15-60 minuti) – dipende dal numero delle verruche trattate e dalla sede.

Terminata l’applicazione con azoto liquido, il paziente inizia a sentire pulsare proprio in corrispondenza della zona trattata. Questa sensazione è dovuta al ripristino progressivo della temperatura della pelle che dopo essere stata congelata torna lentamente a quella corporea.

In seguito a questo shock termico, la pelle al di sotto della superficie cutanea va incontro ad una vera e propria lacerazione. Più esattamente, ad una certa profondità si rompono alcune strutture di ancoraggio e come è facile immaginare si stacca letteralmente dalle strutture sottostanti formando in questo modo il tetto della bolla con all’interno un contenuto liquido giallastro, se costituito da siero, oppure rossastro, se emorragico conseguente alla rottura di alcuni vasi sanguigni.

verruche

La bolla, a volte dolente, quando è localizzata a livello plantare può limitare la deambulazione mentre a livello palmare la funzione prensile. Compare già qualche ora dopo l’applicazione dell’azoto e lentamente aumenta di dimensioni che possono variare da pochi centimetri fino a qualche decimetro.

E’ corretto oppure no rompere la bolla?

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Esistono due scuole di pensiero, ugualmente valide. Presta attenzione a ciò che è scritto di seguito

Rompere la bolla della verruca trattata con azoto liquido

Prendi un ago sterile, una garza sterile, un antisettico e un paio di guanti in lattice monouso, quelli che normalmente utilizza anche il medico per visitare un paziente.

Per ago sterile non intendo l’ago per cucire passato sull fiamma del fornello della cucina!

Dopo aver indossato i guanti, inumidisci la garza con l’antisettico e poi delicatamente passala su tutta la superficie della bolla tutt’intorno alla base. Poi prendi un ago sterile e una nuova garza.

Usa l’ago per forare la bolla, attraversandola per intero, fino a far uscire la punta dalla parte opposta. Ti assicuro che non è doloroso. Se la bolla è particolarmente grande ripeti questa operazione due o tre volte, accedendo da punti differenti.

Poi, poggia la garza sterile all’apice della bolla ed esercita lentamente e delicatamente una pressione verso la base per favorire la fuoriuscita del liquido interno.

Evita di rompere il tetto della bolla o di rimuoverlo del tutto perché esporresti la ferita sottostante al rischio di infezione, magari virale che potrebbe favorire una recidiva della verruca appena trattata.

Successivamente continua sempre con le medicazioni, tenendo chiusa la ferita con una medicazione traspirante, fino a guarigione prestando sempre la massima attenzione ad evitare di sporcarla proprio per evitare il rischio appena descritto di possibili infezioni.

Con il passare dei giorni il tetto della bolla si raggrinzerà e la ferita sottostante guarirà. Di solito sono necessari 20-40 giorni, dipende dall’entità della ferita iniziale.

Non rompere la bolla della verruca trattata con azoto liquido

Lasciare la bolla intatta ha il vantaggio di ridurre drasticamente il rischio di possibili infezioni.

Attenzione però a non bagnarla perché l’acqua potrebbe macerarla e quindi romperla. Medica tutti i giorni la ferita. Anche in questo caso consiglio una medicazione traspirante.

Con il passare dei giorni il liquido all’interno della bolla si riassorbirà lentamente e il tetto si raggrinzerà fino ad adagiarsi sulla cute.

A volte il tetto può diventare duro, adeso alla pelle. In questi casi evita di rimuoverlo perché la ferita sottostante non è ancora del tutto guarita. Normalmente dopo 15-20 giorni noterai che inizierà spontaneamente a staccarsi, a partite dalla periferia, grazie alla spinta della pelle sottostante che si sta rinnovando.

Anche in questo caso i tempi di guarigione sono di 20 -40 giorni sempre in funzione della ferita iniziale.

Conclusioni

Evita sempre il fai da te improvvisando medicazioni che potrebbero compromettere il trattamento medico o peggio ancora favorire infezioni!

Evita sempre il fai da te per la diagnosi e il trattamento con i gas criogeni – che non hanno nulla a che vedere con l’azoto liquido!

Sempre più spesso ci sono pazienti che con tali prodotti da banco hanno congelato manifestazioni cutanee erroneamente ritenute verruche e che invece erano ad esempio nevi dermici.

Consulta sempre il dermatologo per la conferma diagnostica e per valutare quale potrebbe essere il trattamento medico ideale per risolvere il tuo problema di verriche perché l’azoto è solo uno dei tanti.


Risorse utili

Come medicare una ferita cutanea con un cerotto traspirante

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Dott. Alessandro Martella
Dott. Alessandro Martella
Ciao, trovi le informazioni sulla mia attività di Dermatologo qui. Sono l'ideatore, fondatore e responsabile di Myskin, la piattaforma che stai consultando e autore di oltre 50 lavori scientifici in Dermatologia. Attualmente sono il Presidente dell'Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali (AIDA). e il Direttore Responsabile della Rivista DA 2.0Sono anche Co-editors della Rivista Scientifica JPD.

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