La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

#Myskinstories: storie vere di Melanoma. Il racconto di Marco.

Pubblicato il :

Specialista in Dermatologia e Venereologia

Marco è un giovane uomo, con un sorriso aperto e due occhi vispi. Parla piano, per comunicare non usa prevalentemente le parole, ma il suo viso, i suoi modi educati e le sue fotografie. Marco adora viaggiare. Non appena i turni di lavoro lo lasciano libero, parte con sua moglie per luoghi esotici o per città d’arte. Sempre con la sua reflex in mano.

La pelle di Marco è molto chiara, non si è mai abbronzato veramente. Lui diventa rosso rosso e nulla più. Fin da piccolo, i nonni lo portavano al mare per “fargli respirare l’aria buona e  rinforzare le ossa” ; a lui piaceva, all’inizio… poi la sua pelle diventava tutta rossa e scottava per giorni. Con gli anni, quella sensazione diventa familiare, così familiare da non essere più un fastidio. E continua, viaggi al mare, lettino in terrazzo, ore e ore al sole. Dopo qualche anno cominciano a comparire sulla sua pelle numerose macchie color caffelatte, che, capirà poi, sono le cicatrici di tutte quelle scottature al sole. Ad ogni scottatura la probabilità di avere un melanoma aumentava sempre di più, ma al tempo non poteva immaginarlo, era troppo ingenuo per capire. E poi, lui fa l’infermiere, a lui non succedono queste cose! I suoi nei non sono neri, anzi, sono quasi tutti chiari, tra il marroncino e il rosato, ma sono veramente tantissimi. Meglio farli controllare. ” Dai, appena ho un attimo mi prenoto la visita dermatologica”, si diceva. Poi il lavoro, la famiglia, gli impegni vari, lo sopraffanno e il tempo passa… ma quel neo sulla gamba continua a crescere… e, dopo quasi un anno, Marco si decide e lo fa asportare.

Melanoma.

“E adesso, che faccio?”

E adesso… visite oncologiche, asportazione del linfonodo inguinale, allargamento della cicatrice al polpaccio e controlli dermatologici ogni sei mesi. Per fortuna, dopo il primo esame diagnostico, tutti i successivi risultano tranquillizzanti, non è necessario ricorrere ad altre terapie.

E’ come se la vita gli avesse voluto lanciare un messaggio: “stai attento e datti una regolata!”.

E così fa. Programma tutte le sue visite di controllo, e si affida alla sua dermatologa di fiducia. Lavorano nello stesso ospedale, sono coetanei, amano entrambi viaggiare e la fotografia; è facile entrare in sintonia e le visite si concludono con un sorriso e una battuta. Tutte, proprio tutte. Anche quella in cui, dopo 5 anni dalla prima brutta notizia, gli dice: “Marco, mi sa che ci risiamo, anche quest’altro è un melanoma”.

E fanno due. Non ha nemmeno 40 anni.

Stavolta, non aspetta nemmeno un secondo di troppo. Stavolta è preparato, sa quello che deve fare e a quali specialisti rivolgersi, li conosce bene ormai. E così riparte per il suo viaggio: asportazione, allargamento, visite oncologiche. Il secondo melanoma è superficiale, ancora più del primo. Ancora una volta, grazie ai controlli attenti e frequenti, “siamo arrivati in tempo, il tumore non si è infiltrato in profondità” gli dice la sua dermatologa, “Ci vediamo tra tre mesi al controllo. Portami gli esiti degli esami e dell’ecografia. Non scordarti di portami anche le foto che farai in vacanza in Kenya!”. Sorrisi e abbraccio, come a tutte le visite. E poi…..dritto dritto in farmacia, a comprare il filtro solare a protezione altissima, prima di fare le valigie per l’Africa.

 

 

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