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Cellulite : tutto ciò che devi sapere

Può interessare sia uomini sia le donne anche se è più comune e frequente nel sesso femminile a causa delle diverse distribuzioni di grasso, muscoli e tessuto connettivo

Supervisione scientifica a cura del DOTT. A. MARTELLA

La Cellulite è una condizione in cui la pelle assume un aspetto a buccia d’arancia.

Di solito colpisce i glutei e le cosce, ma può anche localizzarsi in altre parti del corpo.
La cellulite si verifica quando i depositi di grasso sottocutanei “spingono” attraverso il tessuto connettivo sotto la pelle.

In breve:

  • Tra l’80 e il 90 per cento delle donne probabilmente soffre di cellulite.
  • La cellulite è nota come pelle a buccia d’arancia a causa della sua consistenzae aspetto osservabile ad occhio nudo
  • Numerosi trattamenti disponibili, ma l’effetto è per lo più temporaneo se non si interviene contestualmente anche sulle cause del problema e sullo stile di vita.
  • Una dieta povera di grassi, smettere di fumare e uno stile di vita attivo possono aiutare a ridurre l’incidenza della cellulite.

Cos’è la cellulite?

Cellulite è un termine che si riferisce alla presenza di “grumi” e affossamenti osservabili sulla pelle.

Può interessare sia uomini sia le donne anche se è più comune e frequente nel sesso femminile a causa delle diverse distribuzioni di grasso, muscoli e tessuto connettivo.

Come accennato precedentemente l’80 e il 90% delle donne potrebbe avere il problema della cellulite.

Gradi di cellulite

Una scala di gravità della cellulite, pubblicata nel 2009, la classifica in 4 gradi:

Grado 0 o assente quando non si vedono increspature sulla pelle. Quando la pelle viene pizzicata (pinch test), non si vede alcun effetto a buccia d’arancia.

Grado 1 o lieve quando la cellulite si presenta con un aspetto “a buccia d’arancia” e con una depressione, fino a 4, che conferisono un profili irregolare della superficie della pelle.

Grado 2 o moderato quando la cellulite presenta un numero maggiore di depressioni da cinque a nove e più profonde e marcate rispetto alle precedenti. In questo casi la pelle è molto raggrinzita, simile alla superficie esterna della ricotta.

Grado 3 o grave quando la cellulite è caratterizzata da un aspetto definito a “materasso”, con 10 o più depressioni profonde, e la pelle è gravemente raggrinzita.

Il Pinch test si esegue pizzicando delicatamente alcuni centimetri di pelle tra il pollice e l’indice nella zona delle natiche, delle cosce, dell’addome o delle braccia.

 In piediSupinaPinch Test
Grado 0
Grado 1Cellulite visibile
Grado 2Cellulite visibileCellulite visibile
Grado 3Cellulite visibileCellulite visibileCellulite visibile

Quali sono le cause delle cellulite

Non esiste una sola causa responsabile della cellulite, chiamata anche panniculopatia edemato fibro-sclerotica (PEFS), ma diversi fattori e stili di vita responsabili del problema.

Uno di questi è prima di tutto la conformazione e la diversa distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo nell’uomo e nella donna.

Cellulite-cosce
Foto: Cellulite localizzata sulle gambe

Nelle donne, le cellule adipose e il tessuto connettivo in questo strato sono disposte verticalmente.

Negli uomini, il tessuto ha una struttura incrociata e questo può spiegare perché hanno meno probabilità di avere la cellulite rispetto alle donne.

Invece i fattori di rischio incriminati sono:

Ormoni e l’età

Gli ormoni che probabilmente svolgono un ruolo importante nello sviluppo della cellulite sono: estrogeni, insulina, noradrenalina, ormoni tiroidei e prolattina.

Tali ormoni interagirebbero tra loro direttamente e indirettamente a livello del tessuto adiposo sottocutaneo (grasso) favorendo l’insorgenza della cellulite con il tipico aspetto della pelle che si presenta affossata in superficie.

Anche l’età fa sì che con il passare degli anni, diventando la pelle meno elastica e più sottile è maggiormente predisposta all’insorgenza della cellulite.

Fattori genetici

Alcuni geni sono necessari per lo sviluppo della cellulite. In particolare i fattori genetici che regolano il metabolismo di una persona e quindi anche la distribuzione del grasso sotto la pelle. Altri fattori responsabili sono l’etnia. I caucasici sarebbero maggiormente a rischio di sviluppare la cellulite.

Fattori dietetici e stile di vita

La cellulite non è causata da “tossine” bensì può essere favorita da un’alimentazione ricca di grassi, carboidrati e sale e da uno scarso consumo di fibre.

Un altro fattore di rischio è il fumo e la vita sedentaria, sia se un soggetto passa troppo tempo seduto oppure in piedi e quindi nella stessa posizione per lunghi periodi durante la giornata.

Anche la biancheria intima con l’elastico stretto ai glutei, limitando il flusso sanguigno, può favorire la formazione della cellulite.

Infine, la cellulite è più frequente nelle persone in sovrappeso e quindi con grasso in eccesso anche se le persone magre possono essere interessate sebbene in misura minore.

Di solito, la cellulite compare dopo i 25 anni di età e in alcuni casi può manifestarsi anche nei più giovani, adolescenti compresi.

Come si cura la cellulite

Diverse terapie e i trattameti suggeriti per trattare e risolvere la cellulite.

L’American Academy of Dermatology (AAD) ha esaminato una serie di trattamenti che possono avere successo nel ridurre l’aspetto della cellulite, rompendo le fasce del tessuto connettivo sotto la superficie della pelle.

La terapia ad onde acustiche utilizza un dispositivo portatile per trasmettere le onde sonore. Potrebbe funzionare, ma richiede diverse sedute di trattamento.

Il trattamento laser può migliorare l’aspetto della cellulite per un anno o più. Implica l’inserimento di una sonda laser molto piccola sotto la pelle.
Poi il laser viene attivato e rompe il tessuto adiposo.
Questo trattamento può favorire l’ispessimento la pelle, aumentando la produzione di collagene. La pelle ispessita può ridurre l’aspetto della cellulite sottostante.

La Laser liposi, invece, eseguita normalmente dal dermatologo consiste nell’inserimento di un ago sotto la pelle a livello del grasso per frantumarlo insieme alle fasce di tessuto connettivo. I risultati possono durare 2 anni o più.

La carbossiterapia utilizza gas di anidride carbonica per trattare la cellulite.
In questo caso sono possibili diversi effetti collaterali quali lividi e dolore dopo la procedura.
Massaggio connettivale profondo che può essere eseguito manuale da un operatore esperto oppure in maniera strumentale con dispositivoi dedicati. Tali massaggi da un lato rompono i tralci fibrosi profondi sottocutanei e dall’altro stimolano la circolazione sanguinga e linfatica, favorendo il drenaggio di liquidi interstiziali in eccesso.

La liposuzione laser-assistita rimuove piccole quantità di grasso, ma ciò potrebbe peggiorare gli affossamenti sulla pelle.

Quali farmaci e creme efficaci per curare la cellulite.

Alcuni farmaci e creme possono essere efficaci perché agiscono sui tessuti grassi.

Un principio attivo usato è la caffeina che applicata ogni giorno può aiutare a migliorare il microcircolo cutaneo in caso di cellulite. La caffeina è contenuta in diverse creme per la cellulite.

Anche il retinolo può migliorare l’aspetto estetico della pelle in presenza di cellulite.
Perchè si possano notare i benefici è necessario applicarlo per almeno 6 mesi.
Da ultimo alcuni ricercatori hanno proposto l’uso di farmaci che possono migliorare il metabolismo e la circolazione cellulare, ma questi non sono stati testati o dimostrati efficaci.

Rimedi per curare la cellulite

Le terapie alternative o supplementari comprendono oltre alla citata caffeina, estratto di semi d’uva o gingko biloba. Quest’ultimi applicati per sulla pelle in corrispondenza della cellulite sembrerebbero migliorarla

Inoltre indumenti e calze a compressione graduale possono migliorare la componente edematosa della cellulite, favorendo il drenaggio, agendo sia sui vasi sanguigni sia su quelli linfatici.

Da un punto di vista alimentare è importante evitare l’assunzione di grassi seguendo una dieta sana ed equilibrata, così come fare esercizio fisico evitando la vita sedentaria.


Riferimenti scientifici

Cellulite treatments: What really works? (n.d.). 

Hexsel, D. (2009, February). A validated photonumeric cellulite severity scaleJournal of the European Academy of Dermatology and Venereology 235, 523-528. 

Kravitz, L., & Achenbach, N.J. (n.d.). Cellulite: A review of its anatomy, physiology and treatment

Lezsko, M. (2014 October). Cellulite in menopausePrzeglad Menopauzalny 135, 298–304. 

Luebberding, S., Krueger, N., & Sadick N.S. (2015, August) Cellulite: an evidence-based reviewAmerican Journal of Clinical Dermatology 164, 243-256.

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