E’ una sorgente luminosa ultravioletta la cui lunghezza d’onda è generalmente compresa tra i 340 nm (Ultravioletto A o UVA1) e i 420 nm (luce blu visibile).
Ideata nel 1935 dal fisico statunitense Robert Williams Wood, è nota anche con il nome di luce nera.
La lampada è comunemente utilizzata in dermatologia per osservare al buio la pelle del paziente soprattutto in caso di Vitiligine, Micosi, Tinea Verisicolor, Eiritrasma ma anche per l’osservazione della macchie scure del volto quali il Cloasma per avere un’indicazione dell’estensione della stessa in profondità nel derma. La pelle osservata con la luce di Wood emette delle fluorenscenze specifiche che consentono al dermatologo la corretta diagnosi delle malattie citate:
- Vitiligine: fluorenscenza bianco latte
- Micosi: fluorescenza verdastra
- Pitiriasi Versicolor: fluorescenza giallo-verde
- Eritrasma: fluoirescenza rosso corallo
- Cloasma: se la pigmentazione è superficiale a livello epidermico si accentaua il contrasto tra le macchie del Cloasma e la pelle sana se invece è profondo, localizzato a livello del derma tale contrasto viene attenuato.Il fenomeno della fluorenscenza è possibile grazie all’interazione della fluorenscenza emessa con specifici pigmenti (cromogeni) tipici.