La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

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Dermatologia Myskin

Leucoplachia: cause, sintomi e diagnosi

Una patologia solitamente innocua che non deve però essere sottovalutata

La Leucoplachia è una condizione in cui si formano delle placche bianche spesse sulla lingua e sulla mucosa della bocca. La causa più comune è il fumo, ma anche altri elementi irritanti possono causare questa condizione.

La Leucoplachia lieve è solitamente innocua e spesso scompare da sola

I casi più gravi possono essere collegati al cancro orale, questi devono essere trattati prontamente.
Le cure dentistiche regolari possono aiutare a prevenire le recidive.

Quali sono i sintomi della Leucoplachia?

La Leucoplachia è caratterizzata da placche bianche all’interno della bocca. Queste possono avere un aspetto diverso ed avere le seguenti caratteristiche:

  • colore bianco o grigio
  • superficie spessa, dura, sollevata, pelosa (solo Leucoplachia pelosa)
  • macchie rosse (rare).

Il rossore può essere un segnale di neoplasia, quindi bisogna rivolgersi subito al medico se si notano delle placche rosse. La Leucoplachia può presentarsi nel cavo orale: nella gola, sulle gengive, all’interno delle guance e sotto o sulla lingua.

Leucoplachia_cavo_orale
Leucoplachia @wikipedia

Le placche possono richiedere diverse settimane per svilupparsi e raramente sono dolorose. Alcune donne possono sviluppare la Leucoplachia al di fuori dei loro genitali precisamente nella zona della vulva.

Quali sono le cause della Leucoplachia?

La causa esatta della Leucoplachia è sconosciuta, principalmente è legata all’uso del tabacco, infatti il fumo è la causa più comune, ma anche il tabacco da masticare può causarla.

Smettere di fumare
Il fumo è una delle cause principali dello sviluppo della Leucoplachia

Altre cause comprendono:

– ferita nella zona interna alla guancia, come da morso
– denti ruvidi e irregolari
– protesi dentarie, specialmente se montate male
– condizioni infiammatorie del corpo
– uso di alcol a lungo termine

Alcune ricerche suggeriscono che potrebbe esserci un legame tra la Leucoplachia e il virus dell’ HPV, ma al momento non ci sono prove sufficienti per supportare questa tesi.

Leucoplachia pelosa

Il virus Epstein-Barr (EBV) è la causa principale della Leucoplachia pelosa, una volta contratto, il virus rimane nel corpo in modo permanente. L’EBV è solitamente dormiente, tuttavia, può causare lo sviluppo di queste placche pelose in qualsiasi momento. Le epidemie sono più comuni nelle persone con HIV o altri problemi immunitari.

Come viene diagnosticata la Leucoplachia?

La Leucoplachia viene solitamente diagnosticata con un esame orale, durante la visita, il Dermatologo, può confermare se le placche sono di Leucoplachia. Spesso si scambia questa condizione per il Mughetto orale. 

Il Mughetto è un’infezione della bocca dovuta ad un fungo. Le placche sono solitamente più morbide di quelle dovute alla Leucoplachia e possono sanguinare più facilmente.

Le Placche della Leucoplachia a differenza del mughetto orale, non si tolgono facilmente

Il Dermatologo potrebbe aver bisogno di eseguire altri test per confermare la causa delle macchie in modo da prescrivere il trattamento migliore che possa impedire lo sviluppo di placche future.
Se una placca appare sospetta, eseguirà una biopsia.
Per fare una biopsia si rimuove un piccolo pezzo di tessuto da una o più delle placche e si invia il campione di tessuto a un anatomo patologo per controllare la presenza di cellule precancerose o cancerose.

Quali sono i trattamenti per la Leucoplachia?

La maggior parte delle placche migliora da sola e non richiede alcun trattamento.
È importante evitare qualsiasi condizione che possa aver causato la Leucoplachia, come l’uso del tabacco. Se questo è collegato all’irritazione dovuta da un problema dentale, il dentista potrebbe essere in grado di risolverlo.

Se la biopsia risulta positiva per il cancro orale, la placca deve essere rimossa immediatamente, questo può prevenire la diffusione del cancro

Le placche possono essere rimosse utilizzando la terapia laser, un bisturi o una procedura di congelamento.

La Leucoplachia pelosa non causa il cancro alla bocca e solitamente non richiede la rimozione. Il dentista o il medico potrebbero prescrivere dei farmaci antivirali per impedire la crescita di nuove placche. Si possono anche usare unguenti topici contenenti acido retinoico per ridurne le dimensioni.

Come si puo’ prevenire la Leucoplachia?

Molti casi di Leucoplachia si possono prevenire cambiando lo stile di vita:

  • Smettere di fumare o masticare tabacco.
  • Ridurre l’uso di alcol.
  • Mangiare cibi ricchi di antiossidanti come spinaci e carote. Gli antiossidanti possono aiutare a “disattivare” le sostanze irritanti che causano le placche.
  • Rivolgersi immediatamente al proprio dentista o medico se si sospetta la Leucoplachia.

Gli appuntamenti di follow-up sono importanti, una volta che si sviluppa la Leucoplachia, si ha un maggiore rischio di svilupparla nuovamente in futuro.

Qual’è la prospettiva a lungo termine per la Leucoplachia?

Nella maggior parte dei casi, la Leucoplachia non è pericolosa per la vita.
Le placche non provocano danni permanenti alla bocca. Le lesioni di solito si risolvono da sole entro poche settimane dalla rimozione della fonte di irritazione. Tuttavia, se la placca è particolarmente dolorosa o sospetta, il dermatologo può fare dei test per escludere:

  • cancro orale
  • HIV
  • AIDS

Una storia di Leucoplachia può aumentare il rischio di cancro orale, quindi bisogna informare il Dermatologo se si notano chiazze irregolari in bocca.
Molti dei fattori di rischio per la Leucoplachia sono anche fattori di rischio per il cancro orale.


Riferimenti scientifici

Feller L, et al. (2012). Oral leukoplakia as it relates to HPV infection: A review. DOI: 

Mayo Clinic Staff. (2018). Leukoplakia

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Dott. Alessandro Martella
Dott. Alessandro Martella
Il Dott. Alessandro Martella è un dermatologo e Direttore Sanitario della Clinica Dermatologica Dermatologia Myskin. È fondatore e responsabile della piattaforma Myskin, dedicata alla dermatologia. Ha pubblicato oltre 50 lavori scientifici in Dermatologia. , ed è membro del consiglio direttivo dell' Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali (AIDA). Inoltre, è co-editor della rivista scientifica Journal of Plastic Dermatology (JPD).

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