La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

Dermatoporosi

La dermatoporosi o sindrome da insufficienza cutanea cronica cos'è, come si manifesta, chi interessa, le complicanze, come prevenirla e come trattarla

Pubblicato il :

Specialista in Dermatologia e Venereologia

La Dermatoporosi è un termine nuovo coniato nel 2007 per descrivere tutte quelle manifestazioni che riguardano un terzo dei soggetti con età superiore ai 60 anni che si caratterizzano per la presenza di una pelle sottile, atrofica, chiazzata ovvero caratterizzata dalla comparsa di macchie color porpora e di manifestazioni cicatriziali biancastre, che hanno una forma stellata, che si localizzano soprattutto nelle aree foto esposte, quali gli avambracci, il dorso delle mani e le gambe.

La Dermatoporosi è nota anche come sindrome da insufficienza cutanea cronica ed è dovuta da un lato al fisiologico invecchiamento della cute, dall’altra è una conseguenza della scorretta e cronica esposizione al sole, non chè si manifesta nei pazienti che per lunghi periodi sono costretti ad assumere corticosteroidi soprattutto per via sistemica.

Il problema risiede in un difetto a carico di un organello chiamato ialurosoma che si trova all’interno dei cheratinociti della nostra pelle, per cui c’è un’alterazione a carico del metabolismo dell’acido ialuronico.

Se da un lato la prevenzione mira sostanzialmente a esporsi correttamente al sole, dall’altra è possibile utilizzare dei prodotti da applicare topicamente sulla pelle per cercare di migliorare il trofismo della cute, riattivando questo metabolismo dell’acido ialuronico. In particolar modo è possibile applicare oggi delle creme a base di sostanze contenenti retinaldeide e frammenti di acido ialuronico.

L’importanza della dermatoporosi risiede nel fatto che queste manifestazioni descritte non sono un difetto puramente estetico ma possono rappresentare un problema serio per la patologia cutanea in quanto la cute tende facilmente a lacerarsi, le ferite tardano a guarire e in seguito alla comparsa di ecchimosi o di emorragie sottocutanee si possono creare dei veri e propri piani di clivaggio che possono portare alla necrosi dei tessuti.