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#Myskinstories: storie vere di Melanoma. Il racconto di Simona

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Specialista in Dermatologia e Venereologia

Simona è una donna, con un sorriso coinvolgente ed una ironia unica. Simona è una farmacista che si prende cura delle persone, ha sempre una parola gentile per tutti e la battuta pronta. Simona è una mamma, di due preadolescenti scatenati, che segue sempre con attenzione, nei compiti, alle partite di calcio e nel tempo libero (poco!).

SImona è una moglie, paziente e complice. Simona è una amica, che organizza serate in pizzeria o gite al mare, con le sue amiche e le loro famiglie, “così i bambini giocano tutti insieme”. Simona ha (avuto) il melanoma, ma nonostante tutto, la sua vita va avanti. E oggi ha voluto raccontarla a tutti noi.

“Mi è sempre piaciuto il sole, sentire su di me quel bel tepore che riscalda e rilassa tanto da sembrare una ricarica.

Ho sempre avuto anche la consapevolezza di avere una familiarità per produrre delle “formazioni della pelle “ : il mio adorato nonno aveva delle cheratosi di 10 cm di diametro…
Malgrado ciò , ho sempre preso il sole molto volentieri. E poi, una mora con gli occhi azzurri super abbronzata fa sempre il suo effetto, mi dicevo !!!

Facevo comunque controlli dermatologici annuali che effettivamente mi portavano via via ad asportare qualcosina ogni tanto.

Nel frattempo, mi sposo, nascono due meravigliosi bambini, il tempo si riduce e …… io mi trascuro un po’.

Fino al 2012, l’anno che io definisco: “Anno Zero”. Diagnosi di Melanoma.

Per fortuna di secondo livello; ma da lì, sono cambiata.

Al chirurgo, che mi spiegava quale era il protocollo da seguire, dissi subito di essere una farmacista, così mi risparmiavo il penoso racconto.
Per mia grandissima fortuna, a parte l’allargamento, non ho avuto necessità di chemioterapia, ma nell’anno ZERO sono stata scansionata dappertutto.

Ricordo ancora la mia prima visita oncologica. Entrai nella sala d’aspetto e notai che ero la più giovane, e per di più vidi che gli altri pazienti mi guardavano con aria compassionevole. Iniziai a piangere. Capii che “il male” non ha età e non fa distinzioni.
Ad aggravare il mio stato d’animo c’era la mia professione: ogni qualvolta (ed è successo spesso) si ammalava un mio paziente, avevo quasi un senso di colpa perché purtroppo lui ci avrebbe lasciato mentre io aveva avuto la fortuna di esserci ancora, insieme ai miei affetti più cari.
Sono trascorsi 5 anni. Mi sono un po’ abituata all’idea che “non era la mia ora” …e spero non lo sia tanto presto!

Ad ogni controllo la mia dermatologa e il mio oncologo mi rincuorano: sono persone speciali, sempre pronte ad ascoltarmi e a togliermi qualsiasi dubbio.
E sempre per me è un piacere rivederli anche se ancora la sala d’attesa mi mette molta ansia…

La mia quotidianità non è cambiata, ma io sì. Ho imparato a discernere le sciocchezze dalle cose importanti e mi arrabbio con mio marito quando perdiamo il nostro prezioso tempo in litigi inutili perché voglio vivere serenamente. La vita è una sola, per nessun motivo va sprecata.
Ho un sogno: portare all’altare i miei due figli di 8 e 12 anni. E sono sicura che lo farò.

Raramente, mi concedo, con protezione totale, qualche minuto di carezze del mio amato sole e… vado avanti fiduciosa!”

Grazie Simona.

E tu? Vuoi raccontarci la tua storia?

Mandaci un testo, un video o qualsiasi forma di espressione ti sia più congeniale a info@myskin.it, ti contatteremo per conoscerti e per raccontare al meglio la tua storia.23