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L’importanza del Pap Test

Supervisione scientifica a cura del DOTT. A. MARTELLA

Se sei una donna, potesti vedere il Pap test come qualcosa di spiacevole o anche solo come qualche minuto di disagio. Ciò potrebbe scoraggiarti dal ripetere il test, ma in questo articolo leggerai perché dovresti smetterla di evitarlo e prenotare subito un appuntamento.
A gennaio è il Mese della Prevenzione del Cancro alla Cervice Uterina, ma poichè oggi è l’8 Marzo – Festa delle Donne – abbiamo pensato che fosse un buon momento per parlare del test che le donne hanno paura di ripetere: il Pap test.

Che cos’è e perché è importante?

Il Pap test è chiamato così in onore del suo inventore, un medico greco di nome George (Georgios) Nicholas Papanicolaou (1883-1962).
Questo medico ha effettuato varie ricerche sulle mutazioni anomale nelle cellule del sistema riproduttivo femminile.
Il suo lavoro si è concentrato sull’esame di campioni di tessuto cervicale – la cervice è la parte inferiore e stretta dell’utero di una donna – per lo screening di potenziali segnali di allarme legati alla salute ginecologica.
Papanicolaou non fu il primo ricercatore a raccogliere cellule dall’area cervicale, o a notare che queste cellule potevano essere sottoposte a screening per rilevare mutazioni anomale. Un medico rumeno di nome Aurel Babeş aveva in precedenza escogitato un metodo simile per raccogliere campioni di cellule dal tessuto cervicale.
Tuttavia, “i due metodi sono stati considerati sostanzialmente diversi”, e in definitiva il merito è andato a Papanicolaou.

A cosa serve il Pap test?

Attraverso il Pap test, le cellule vengono raccolte dalla cervice di una donna per essere analizzate. Questi campioni di cellule sono sottoposti a screening per rilevare eventuali risultati anomali, in quanto le mutazioni delle cellule del tessuto cervicale potrebbero indicare la presenza del Papilloma virus umano (HPV), che è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del cancro alla cervice uterina.
L’HPV è un’infezione sessualmente trasmissibile molto comune e può essere contratta attraverso contatto sessuale (vaginale, orale o anale) con qualcuno già infetto.
In molti casi, l’HPV sarà eliminato naturalmente dal sistema immunitario del corpo entro 1 o 2 anni dall’infezione, senza causare ulteriori complicazioni di salute. In alcuni casi, tuttavia, può persistere nel corpo, causando verruche genitali o portare al cancro cervicale.
Il Pap test viene utilizzato per rilevare eventuali cambiamenti che possono verificarsi a livello cellulare e per determinare se questi siano o meno indicativi di lesioni precancerose, che hanno un’alta probabilità di progredire in tessuto canceroso.
Secondo i Centri di Prevenzione e Controllo delle Malattie (CDC), nel 2014, a 12.578 donne negli Stati Uniti è stato diagnosticato cancro cervicale, mentre l’American Cancer Society (ACS) stima che circa 20.140 nuovi casi saranno diagnosticati nel 2018.
Esistono diversi tipi di trattamento e intervento disponibili per il cancro del collo dell’utero, ma perché questi siano più efficaci, è fondamentale individuarlo il prima possibile. Questo è il motivo per cui è importante eseguire il Pap test come consigliato.
Un Pap test può individuare le cellule nella loro fase precancerosa e in questo stadio si può attivare un trattamento preventivo. Oltre a rilevare lesioni precancerose, il test può anche aiutare a individuare eventuali altri problemi che possono comparire nell’area cervicale o vaginale, come le infezioni.

Come viene eseguito un test Pap?

Il Pap test viene eseguito con l’aiuto di uno speciale strumento medico chiamato “speculum”, che consente al terapeuta di aprire il canale vaginale, in modo che la cervice si possa vedere. Viene, quindi, raccolto un campione di cellule dalla cervice con un pennello o uno strumento tipo spatolina.
Questa procedura di raccolta dei campioni spesso provoca paura o imbarazzo alle donne. Questa è una reazione del tutto naturale!
Per quanto possa sembrare strano, la maggior parte dei resoconti su come sottoporsi al Pap test parlano di un certo disagio, un leggero disagio che vale sicuramente la pena provare.
Quando ho chiesto alle mie colleghe delle loro esperienze sul lettino degli esami ginecologici, le storie che hanno condiviso descrivevano disagio della durata di qualche minuto e di benefici per la salute molto più duraturi. Una collega mi ha detto:

Faccio il Pap test da quando avevo 20 anni, e sono molto felice di averlo fatto. Avevo alcune cellule anomale che dovevano essere rimosse. Temo che se non avessi fatto il test per tempo, queste cellule sarebbero potute diventare cancerose: in termini di disagio, non penso che sia così fastidioso come alcune donne pensano.

Un’altra collega – pur ammettendo di non essere entusiasta al pensiero di rifare il Pap test” – certamente pensava che i benefici “superassero il breve periodo di disagio che provoca”, in quanto il test può identificare un problema anche quando non si manifestano sintomi.
“In un’occasione,” spiegò, “il mio ginecologo trovò una piccola macchia di infezione sulla mia cervice, anche se non avevo alcun sintomo e la stroncò sul nascere. Ne valse davvero la pena.”
Il suo principale consiglio alle donne che si sottoponevano a un Pap test per la prima volta era di fare del proprio meglio per rilassarsi, in modo da minimizzare ogni potenziale disagio.
Ha detto che “tutto si riduce rimanendo il più rilassate possibile, assumendo una posizione comoda e respirando profondamente”.
Dopo che il campione di cellule è stato raccolto, viene inviato al laboratorio per lo screening. Il National Cancer Institute afferma che negli Stati Uniti il modo convenzionale di trasferire il campione di tessuto direttamente su un vetrino è stato ampiamente sostituito da test citologici in fase liquida.
Questo metodo, che richiede il trasferimento delle cellule in un conservante liquido, è pensato per essere molto più efficace quando si tratta di preservare la qualità complessiva del campione. Ciò ridurrà anche la possibilità che una donna debba ripetere il test per prelevare nuovi campioni.

Quanto spesso dovrei ripetere un Pap test?

Seguendo le attuali linee guida, le donne dovrebbero iniziare a sottoporsi al test a partire dai 21 anni. Fino al 2012, i medici consigliavano alle donne di sottoporsi al Pap test una volta all’anno, ma le raccomandazioni attuali suggeriscono un intervallo di tempo più lungo tra i Pap test.
Negli Stati Uniti, il CDC spiega che le donne di età compresa tra i 21 ei 30 anni dovrebbero sottoporsi al Pap test una volta ogni 3 anni, se non vengono individuati fattori preoccupanti, e le donne tra i 30 ei 65 anni dovrebbero ripetere il test una volta ogni 5 anni.
Le donne oltre 30 anni possono anche richiedere un test HPV separato insieme al loro Pap test. Questo è un test del DNA dedicato all’identificazione di HPV 16 e HPV 18, due tipi di virus ad alto rischio che di solito sono responsabili dello sviluppo del cancro cervicale.
Dopo i 65 anni, i Pap test dovrebbero essere eseguiti solo se ci sono insoliti sintomi ginecologici e il medico richiede ulteriori indagini.

Perché dovrei sottopormi al test?

Molte donne sono a rischio di cancro al collo dell’utero, anche se non pensano di esserlo. Un recente articolo della Divisione del CDC per la Prevenzione e il Controllo dei Tumori sottolinea che le donne potrebbero non avvertire alcun sintomo anche se sono state infettate dall’HPV, che è il principale fattore di rischio per questo tipo di cancro.
Inoltre, una familiarità di cancro cervicale non predice la probabilità di sviluppare questa condizione.
Altri fattori di rischio comuni per il cancro al collo dell’utero includono il fumo, l’uso prolungato di pillole contraccettive, una vita sessuale attiva e il parto.
Uno studio pubblicato lo scorso anno sulla rivista Cancer ha anche mostrato che il tasso di morte per cancro al collo dell’utero tra le donne è in preoccupante aumento.
Secondo i dati riportati dagli autori, negli ultimi anni negli Stati Uniti c’è stato un aumento del 47% del tasso di morte per cancro al collo dell’utero tra le donne bianche di età compresa tra 55 e 59 anni. Tra le donne di colore della stessa fascia di età, l’aumento è stato ancora più alto, al 72%.
Quindi signore, non rimandate più! Il Pap test non sarà l’esperienza più piacevole della vostra vita, ma a chi importa – a patto che ci aiuti a vivere sicure e in buona salute.

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