«Dottore, c’è un pacco per lei da ritirare».
«Caro collega, la nostra associazione, attiva dal 2007 nel promuovere campagne d’informazione e divulgazione di dermatologia cosmetologica, oggi intende dedicarsi ad un’attività di sensibilizzazione ed educazione nei confronti del consumatore finale volta ai temi della DEODORAZIONE PERSONALE.»
«Questo è un aspetto dell’igiene e della cura quotidiana spesso non chiaro e/o non ben conosciuto, essenziale per il benessere dell’individuo e per la vita di relazione.»
«Ecco perché abbiamo deciso di collaborare con … alla realizzazione di un’iniziativa che possa contribuire a divulgare tra i nostri pazienti informazioni relative ad una corretta deodorazione personale.»
«Sono quindi lieto d invitarti a partecipare a questa iniziativa mettendo a disposizione dei tuoi pazienti 25 opuscoli informativi, da esporre in sala d’attesa all’interno del comodo cartello da banco. Puoi trovare tutti i materiali nel pacco che hai ricevuto.»
«Insieme alla presente ti inviamo del materiale informativo sulla tecnologia della nuova linea di deodoranti …, testati e approvati dalla nostra Associazione.»
«Se darai la tua adesione a questa iniziativa, sono certo che in futuro potranno essere realizzati ulteriori e fruttuosi progetti, per aumentare il livello di informazione, diffusione e divulgazione della dermatologia cosmetologica.»
«Certo della tua disponibilità, fin da ora ti ringrazio per il tuo impegno ed importante contributo.»
«Cordialmente…»
Poi una seconda lettera d’accompagnamento:
«Egregio Dottore/Chiarissmo Professore,»
«grazie alla collaborazione con …, la … è lieta di invitarLa quale nostro ospite al prossimo Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia che si terrà a… come da programma allegato.»
«Qualora Le fosse gradito partecipare a questo convegno Le chiediamo di dare comunicazione della Sua partecipazione quale ospite di … alla Segreteria Organizzativa … entro il…»
«Nella speranza di farLe cosa gradita Le inviamo distinti saluti.»
All’interno del pacco nessun lavoro scientifico, nessun dato sulla ricerca svolta e sui risultati ottenuti.
Il messaggio è chiaro: se esponi i depliant ti offriamo un congresso.
Un semplice «do ut des» e il gioco è fatto.
Da tempo, le multinazionali sono orientate verso un’informazione da grande distribuzione, da supermercato e nel puzzle commerciale mescolano insieme la comunicazione sulle riviste di gossip, in TV e quella rivolta al medico per preservare in questo particolare contesto storico ed economico il loro fatturato.
L’informazione scientifica è in estinzione a discapito di quella commerciale.
Una comunicazione di massa, popolare che ripaga probabilmente nell’immediato e non investe nel futuro perché l’importante, ora, è piazzare quel prodotto, spremerlo fin che si può per poi sostituirlo con un altro nuovo, nuovo commercialmente.
Manager con crisi di idee e d’azione che hanno perso la rotta e faticano a trovarne una nuova.
Proprio per questo, non elemosinano facili sponsorizzazioni congressuali ai medici sempre meno informati sulla ricerca scientifica e sui risultati ottenuti e pubblicati in letteratura.
Risultati che è molto più facile ottenere da un gruppo di medici che hanno costituito un’associazione di dermatologi e dove sarebbe interessante conoscere che tipo di sperimentazione hanno condotto, con quali criteri e soprattutto con quali sovvenzioni…
La professionalità e l’etica medica svenduta per un misero piatto di lenticchie.