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La zanzara vien di notte?

Nell’estate 2007 si è verificato in Emilia Romagna il primo caso europeo di focolaio di una malattia tropicale: la Chikungunya, trasmessa dalla zanzara tigre, un insetto originario del Sud-Est asiatico.

La zanzara non rappresenta più solo una semplice molestia che anima le notti bianche di famiglie assonnate, che alternano ritmi notturni di danze popolari con ciabatte percosse sulle pareti di casa a lenti e circolari movimenti diurni con spugne inumidite per rimuovere accuratamente i segni di un delitto.

L’insetto adulto della zanzara tigre ha il corpo nero con striature trasversali bianche presenti sia sulle zampe sia sull’addome e una riga bianca che dal capo si prolunga fino al dorso.

Particolarmente attivo da aprile ad ottobre, popola sia i luoghi aperti – ambienti freschi e ombreggiati, erba alta, siepi e arbusti – sia le nostre abitazioni.

La zanzara tigre è molto aggressiva e a differenza delle comuni zanzare punge anche in pieno giorno. Il bersaglio? Tutte le aree scoperte del corpo in particolare gambe e caviglie dove compaiono, immediatamente dopo la puntura, piccole papule (gonfiori localizzati) intensamente pruriginose. Attratta dagli indumenti scuri e dai profumi è in grado di pungere anche attraverso la stoffa di abiti leggeri.

Giunta in Italia a partire dagli anni 90, a seguito dell’importazione di copertoni usati contenenti larve d’insetto, è stabilmente insediata su tutto il nostro territorio dal 1994 e condiziona la vivibilità degli spazi aperti e delle aree pubbliche come scuole, asili, ospedali e strutture per anziani.

Come difendersi dalla zanzara tigre?

E’ possibile impedire la proliferazione e la diffusione della zanzara tigre e di conseguenza prevenire la trasmissione di malattie con interventi coordinati e simultanei delle amministrazioni comunali e del singolo cittadino, focalizzati ad interferire con il ciclo vitale dell’insetto. In particolare è importante evitare i ristagni d’acqua e dove ciò non fosse possibile usare periodicamente i prodotti larvicidi.

La zanzara tigre, infatti, depone le uova in contenitori in cui è presente acqua stagnante e, al momento della schiusa delle uova, l’insetto ha bisogno di un piccolissima quantità d’acqua per trasformarsi in adulto.

Consigli per evitare la proliferazione della zanzara tigre:

  • eliminare i sottovasi
  • controllare le grondaie e mantenerle pulite
  • pulire fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi, predatori ghiottissimi delle larve di zanzara tigre
  • svuotare e pulire frequentemente ciotole e abbeveratoi d’acqua degli animali domestici
  • svuotare l’acqua delle piscine gonfiabili e dei giochi presenti in giardino.
  • coprire cisterne e contenitori utilizzati per la raccolta dell’acqua piovana.
  • pulire periodicamente i vasi portafiori presenti nei cimiteri. In caso di fiori sintetici, inserire sul fondo del vaso un po’ di sabbia per assorbire gli accidentali ristagni di acqua
  • pulire accuratamente i tombini e le zone di scolo.

In commercio esistono prodotti larvicidi liquidi, in pastiglie o in granuli da usare periodicamente in tutti i casi in cui non è possibile intervenire per rimuovere l’acqua stagnante.

Infine, oltre alla bonifica ambientale è indicato:

  • usare diffusori di insetticidi negli ambienti chiusi, con moderazione e rispettando dosi e modalità d’impiego per un uso sicuro
  • utilizzare repellenti sulla pelle e sugli abiti, prestando attenzione affinché il prodotto acquistato possa essere utilizzato anche nei bambini e nelle donne in gravidanza

Chikungunya: come sospettarla?

La malattia è dovuta ad un virus e la trasmissione da una persona ad un’altra avviene solo attraverso la zanzara tigre, la quale deve pungere prima un soggetto già ammalato, che presenta dunque il virus nel proprio sangue. Dopo alcuni giorni, il virus si moltiplica nella zanzara e, quando questa punge una persona sana, la infetta.

Se siamo stati esposti al rischio di punture da zanzara tigre e nei giorni successivi compaiono sintomi simili a quelli influenzali accompagnati da forti dolori articolari ed eventualmente manifestazioni cutanee diffuse su tutto il corpo è indicato chiedere il consulto del proprio medico curante o del dermatologo.

Consigli per chi viaggia

Il virus della Chikungunya è presente in Africa, Sud-est dell’Asia, India. Inoltre, la zanzara tigre potrebbe essere il vettore di un’altra malattia virale: la Dengue. Quest’ultima è diffusa in America centrale, e Sud America. Per ridurre drasticamente il rischio dell’infezione si suggerisce di:

  • portare repellenti contro gli insetti
  • indossare vestiti di colore chiaro, camicie a maniche lunghe, pantaloni lunghi
  • soggiornare in ambienti provvisti di climatizzazione
  • utilizzare diffusori insetticidi negli ambienti chiusi, sempre con moderazione e seguendo le modalità d’impiego per un uso sicuro

Infine, al rientro del viaggio, se si dovessero manifestare i sintomi descritti consultare immediatamente un medico segnalando il Paese da cui si proviene.

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Dott. Alessandro Martella
Dott. Alessandro Martella
Ciao, trovi le informazioni sulla mia attività di Dermatologo qui. Sono l'ideatore, fondatore e responsabile di Myskin, la piattaforma che stai consultando e autore di oltre 50 lavori scientifici in Dermatologia. Attualmente sono il Presidente dell'Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali (AIDA). e il Direttore Responsabile della Rivista DA 2.0Sono anche Co-editors della Rivista Scientifica JPD.

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