E’ opinione comune che lavarsi le mani con acqua calda e con il sapone sia sufficiente a prevenire le infezioni e di conseguenza a contrastare la loro diffusione.
Sarà vero?
Che differenza c’è tra lavarsi le mani con acqua calda oppure con quella fredda?
In questi giorni, la fobia di contrarre l’influenza suina, dovuta all’infezione del virus H1N1, ha determinato un consumo eccessivo di antisettici, quali l’amuchina gel, e/o di acqua calda per lavarsi.
Nel 2005 è stato pubblicato sul Journal of Occupational Environmental Medicine una ricerca scientifica che ha chiaramente dimostrato che non esiste nessuna prova d’efficacia sull’acqua calda nel ridurre i germi presenti sulle mani.
I volontari dello studio avevano lavato e sciacquato le mani con il sapone per 25 secondi, usando acqua tra i 4 e i 48 gradi.
La temperatura dell’acqua non aveva nessun effetto sulla riduzione dei germi.
Eppure la Food and Drug Administration sostiene che la temperatura calda o tiepida dell’acqua, oltre ad essere più gradevole per lavarsi, rimuoverebbe più efficacemente di quella fredda lo sporco dalla pelle dove più facilmente i germi tendono ad annidarsi.
In realtà, l’acqua calda può rendere alcuni saponi molto irritanti e di conseguenza favorire importanti dermatiti da contatto.
In conclusione, la scelta della temperatura dell’acqua deve essere scelta solo sulla base della gradevolezza individuale e non in base ad eventuale effetti antibatterici.