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Cosa fare per ringiovanire la pelle del viso

Se hai mai visto in TV oppure online uno di quei video time-lapse di come la pelle del viso si modifica e cambia con lo scorrere del tempo, sei consapevole che si tratta di un processo fisiologico ed inevitabile ma potresti non sapere che alcune azioni quotidiane possono contrastarlo se iniziate quando la nostra pelle è liscia, luminosa e levigata.
L’errore comune è prendersi cura della pelle dopo aver notato sul viso i segni del tempo quali ad esempio le rughe o le macchie quando invece è fondamentale la prevenzione rispetto al trattamento quando ormai è presente il deterioramento del collagene e dell’elastina.

Quando e come la pelle inizia ad invecchiare?

I segni del tempo non compaiono dal nulla sulla nostra pelle quando li notiamo una mattina mentre ci guardiamo allo specchio o peggio ancora quando qualcuno ce li fa notare ma iniziano lentamente e in profondità al di sotto della superficie cutanea già a partire dai 20 anni!
Infatti, proprio quando la nostra pelle è tonica, liscia, compatta che è indicato intervenire per contrastare lo scorrere del tempo.
I primi segni dell’invecchiamento compaiono intorno ai nostri occhi con rughe fini e sottili, chiamate a zampa di gallina, oppure sotto forma di rughe di espressione alla fronte. Inoltre, le palpebre superiori possono manifestare pieghe fino ad apparire cadenti e gli occhi sembrare più piccoli.
Inoltre, anche intorno al naso possono comparire rughe simili a linee sottili.

Quali sono i fattori che favoriscono l’invecchiamento della pelle?

Gli studi in letteratura hanno dimostrato chiaramente e da tempo che la scorretta esposizione al sole contribuisce in maniera rilevante il colorito cutaneo, la levigatezza e la compattezza della pelle.
L’esposizione continua ai dannosi raggi UV del sole (foto-esposizione) provoca la comparsa di macchie scure caratterizzate da diverse sfumature del colore marrone che fanno assumere alla nostra pelle un tono più scuro, irregolare e disomogeneo fino a farla apparire anche asfittica perché priva di luminosità. Invece per quanto riguarda la levigatezza, la pelle appare sgualcita in superficie e e nei casi peggiori è presente perdita del tono e la pelle appare cadente e flaccida.
Ricordo infatti che l’abbronzatura è un meccanismo di difesa della nostra pelle proprio per proteggersi dai raggi UV che erroneamente riteniamo un segno di bellezza e di salute.
Per non parlare poi dello stile di vita. Un nuovo lavoro, l’arrivo di un figlio e tutti i possibili altri fattori di stress quotidiano possono influire sulla qualità di vita, sulle ore di sonno e favorire un aumentata secrezione di cortisolo che quando prodotto in eccesso e in maniera continuativa è un indicatore di stress e un acceleratore dell’invecchiamento della pelle.

Quali sono i meccanismi di invecchiamento della nostra pelle?

L’invecchiamento della pelle è il risultato di due processi biologicamente indipendenti: l’invecchiamento intrinseco e quello estrinseco.
Il primo è l’invecchiamento chiamato anche innato, un processo non prevenibile che, come la pelle, interessa allo stesso modo tutti gli altri organi del nostro corpo.
L’ invecchiamento cutaneo intrinseco è influenzato dai cambiamenti ormonali che si verificano con l’età, come la graduale diminuzione della produzione di ormoni sessuali che inizia mediamente dopo i 25 anni.
Il secondo invece è l’invecchiamento estrinseco, detto anche foto-invecchiamento, ed è la conseguenza dell’esposizione a fattori esterni, principalmente l’irradiazione ultravioletta (UV) e lo stile di vita ed è proprio qui che è possibile e si deve intervenire precocemente per contrastare la comparsa dei segni del tempo sulla nostra pelle.
L’invecchiamento della pelle è anche associato alla perdita di idratazione.
La pelle giovane infatti conserva il suo turgore, elasticità e flessibilità, grazie al suo alto contenuto di acqua. La molecola chiave coinvolta nell’idratazione della pelle è l’acido ialuronico (HA) che possiede una capacità unica di legare e trattenere le molecole d’acqua.
Sorprendentemente, l’acido ialuronico può contenere fino a 1.000 volte il proprio peso in acqua.

A cosa serve l’acido ialuronico?

L’HA è il componente predominante della matrice extracellulare (ECM), il materiale gelatinoso che circonda le cellule della pelle, ed è fondamentale per mantenere la pelle idratata.
L’HA infatti attira l’acqua dall’interno del derma e la sposta lungo la superficie della pelle, l’epidermide.
Per far capire l’importanza per la nostra pelle basti pensare che in essa è contenuto il 50% dell’HA totale presente nel nostro corpo.
Il cambiamento più drammatico osservato nella pelle senescente è la marcata scomparsa dell’HA epidermico. È stata anche riscontrata una progressiva riduzione delle dimensioni dei polimeri HA nella pelle a causa dell’invecchiamento con conseguente comparsa di disidratazione, atrofia e perdita di elasticità cutanea.
Negli ultimi 2 decenni sono state presentate prove considerevoli che hanno svelato il ruolo funzionale dell’HA nei meccanismi molecolari e indicato il ruolo potenziale dell’HA per lo sviluppo di nuove strategie tese a rallentare e ridurre i danni dell’invecchiamento sulla pelle.
La dimensione e quindi il peso delle molecole di acido ialuronico (KDa) sembra essere di importanza critica per le sue varie funzioni perché determina la sua capacità di penetrare in profondità nella pelle. Nello specifico:

Acido Ialuronico ad alto peso molecolare (1.000 – 1.800 KDa)

Svolge un’azione idratante grazie alla sua capacità di distribuirsi sugli strati superficiali della cute e formare un film che ostacola la perdita di acqua transepidermica.

Acido Ialuronico a peso molecolare intermedio (400 – 1.000 KDa)

Grazie al suo peso molecolare intermedio, è in grado di:
contribuire alla formazione del film superficiale, per un effetto idratante;
penetrare negli spazi intercorneocitari

Acido Ialuronico a basso peso molecolare (50 KDa)

Grazie al lavoro sinergico peso molecolare, penetra attraverso le fessure intercellulari fino a raggiungere in profondità gli strati superficiali dell’epidermide. In questo modo:
idrata in profondità la pelle;
– induce la differenziazione e la coesione dei cheratinociti, favorendo l’integrità della barriera epidermica e la sua efficacia nel contrastare la perdita d’acqua transepidermica (test in vitro).

Cosa cercare in un prodotto per contrastare i segni del tempo?

Prima di acquistare un prodotto topico:
• Verifica che sia ipoallergenico, non comedogeno e privo di anche minime tracce di metalli come Nichel, Cromo, Cobalto, Mercurio che possono provocare fenomeni di sensibilizzazione
Cerca il suo peso molecolare. Prodotti con una sola tipologia di acido ialuronico (singolo peso molecolare) possono risultare meno efficaci
• Assicurati che non contenga alcol in quanto contrasterebbe con i benefici idratanti dell’HA

Cosa fare per prevenire le rughe, le macchie e la perdita di elasticità della pelle?

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Il consiglio per contrastare la comparsa dei segni del tempo sulla pelle è la prevenzione che può essere attuata in due modi:

  • prestare attenzione ed evitare i fattori di rischio dell’invecchiamento estrinseco
  • adottare una skincare mirata e quotidiana già a partire dai 20 anni.

In particolare, per quanto riguarda la skincare quotidiana privilegiare prodotti a base di acido ialuronico, meglio se contenenti le diverse formulazioni della molecola in modo tale che possa svolgere tutte le azioni elencate sopra.
La maggior parte dei prodotti a base di acido ialuronico viene utilizzata due volte al giorno, mattina e sera per mantenere la pelle ben idratata.
Oltre all’acido ialuronico, privilegiare prodotti che contengano attivi in grado di contrastare la perdita del tono e la compattezza cutanea. Il Lupeolo, ad esempio, è un principio attivo che studi in vitro hanno dimostrato essere in grado di aumentare il numero di fibroblasti e di attivarli per la produzione di collagene.
Inoltre, se i segni del tempo sono caratterizzati dalla presenza delle rughe di espressioni prestare attenzione che i prodotti che utilizziamo contengano sostanze in grado di allentare la contrazione muscolare, i cosiddetti muscoli mimici del viso che spesso sono responsabili dell’aspetto contratto del volto o delle rughe alla fronte o alla base del naso.
Prestate poi attenzione che contengano sostanze quali i ceramidi indispensabili per ripristinare la funzione barriera della pelle e preservare l’idratazione degli strati più profondi.
Infine, quando i segni del tempo o lo stile di vita favoriscono la comparsa delle occhiaie, penso ad esempio alle nottate in bianco delle mamme che devono accudire i propri piccoli, sappiate che ci sono prodotti che contengono principi attivi quali l’Acetyl Tetrapepitide-5.
Studi in vitro hanno dimostrato che l’Acetyl Tetrapepitide-5 è efficace nel ridurre l’accumulo di bilirubina, responsabile della colorazione giallo-bluastra delle occhiaie, di ridurre la permeabilità dei vasi sanguigni nella zona perioculare e quindi di contrastare la formazione delle borse sotto gli occhi.

Conclusioni

Contrastare in maniera efficace i segni del tempo sulla nostra pelle è possibile se:

  • si presta attenzione ai fattori che concorrono a foto-invecchiamento
  • se si usano prodotti la cui formulazione è stata studiata per agire selettivamente sui meccanismi biologici dell’invecchiamento
  • il trattamento antietà viene iniziato precocemente già a partire dai 20 anni.
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Dott. Alessandro Martella
Dott. Alessandro Martella
Ciao, trovi le informazioni sulla mia attività di Dermatologo qui. Sono l'ideatore, fondatore e responsabile di Myskin, la piattaforma che stai consultando e autore di oltre 50 lavori scientifici in Dermatologia. Attualmente sono il Presidente dell'Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali (AIDA). e il Direttore Responsabile della Rivista DA 2.0Sono anche Co-editors della Rivista Scientifica JPD.

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