Ho una cicatrice, sembra un tatuaggio, sai che cosa dice: “Avanti, Coraggio!” (Lorenzo Cherubini)
La tua cicatrice è leggenda.. come d’altronde il mago che te l’ha procurata. (Lucius Malfoy ad Harry Potter)
“Bisogna essere orgogliosi delle proprie cicatrici” (Paolo Coelho)
Possono essere un segno di riconoscimento, un “trofeo” di una battaglia combattuta e vinta, ma anche un ricordo incancellabile che riapre una ferita emotiva ogni giorno.
Ognuno di noi attribuisce alle proprie cicatrici un significato diverso, alcuni vorrebbero cancellarle, altri semplicemente tenerle più nascoste possibile, altri solamente renderle meno dolorose.
Ecco alcuni consigli per gestire al meglio le cicatrici in questa calda estate assolata.
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Proteggere le cicatrici con lo schermo solare
Tutti i tipi di cicatrici beneficiano di una estrema protezione solare, che impedisce loro di pigmentarsi (colorarsi) in maniera permanente. La protezione va applicata TUTTI I GIORNI, non solo nelle giornate in cui si va al mare! Il sole “di città” è esattamente identico a quello “della spiaggia” per una cicatrice recente. L’applicazione va poi prolungata per almeno 3 mesi o finchè la cicatrice non si è totalmente schiarita ed è diventata perlacea.
Quale prodotto scegliere?
– E’ necessario scegliere una crema solare con filtro SPF molto alto (50+) che contenga prevalentemente filtri di tipo fisico come il biossido di titanio, l’ossido di zinco, il biossido di silicio, il caolino, l’ossido di ferro o magnesio. Questi schermi infatti riflettono i raggi solari come se fossero uno specchio, senza superare la barriera cutanea come possono fare invece i filtri chimici. Sono perfetti in caso di pelle appena rigenerata tipica delle cicatrici recenti.
In passato i filtri fisici erano poco gradevoli perché troppo pastosi e “bianchi”, ma grazie ad un processo chiamato “micronizzazione”, oggi sono diventati cosmeticamente accettabili proprio come quelli chimici.
Quanto prodotto applicare?
La regola dei 2mg per cmq di pelle vale anche nel caso delle cicatrici, così come vale la stessa regola sul numero e la tempistica di applicazione ossia 20 minuti prima dell’esposizione, 20 minuti dopo l’esposizione, e poi ogni 2 ore fino al termine dell’esposizione.


Ridurre al minimo le trazioni
Durante l’estate tendiamo ad essere iperattivi e a praticare più intensamente sport all’aperto (complice anche la necessità di mantenere una silhouette adatta alla prova costume!).
Purtroppo le cicatrici postchirurgiche recenti o addirittura quando ancora presenti i punti di sutura, mal sopportano le trazioni come alzare i pesi, piegare la schiena o muovere spesso una articolazione, come si fa andando in bicicletta, allungarsi per afferrare l’ultimo barattolo in alto nella dispensa….questi movimenti vanno accuratamente evitati per almeno 3-8 settimane dopo l’intervento chirurgico. Questo è il tempo necessario perché il filo di sutura possa riassorbirsi e le nuove cellule possano richiudere la breccia. In caso contrario la ferita potrebbe riaprirsi o la cicatrice potrebbe allargarsi (“diastasi”) diventando molto evidente ed antiestetica.
Ridurre al minimo la macerazione
I lembi di una ferita chirurgica necessitano di un ambiente adatto per produrre una cicatrice e quindi “chiudere” una ferita. La macerazione indotta dalla sudorazione o dal lavaggio troppo precoce della ferita, da un bagno o una doccia prolungata, può rallentare la cicatrizzazione ma soprattutto può creare un ambiente favorevole alla crescita di batteri e ad una infezione.

Attenersi strettamente ai consigli del chirurgo dermatologo sulle tempistiche di rimozione delle medicazioni e di lavaggio, e sulla eventuale apposizione di cerotti impermeabili o gel siliconi particolari diventa quindi prioritario. Il dermatologo sceglierà le indicazioni in base al tipo di intervento, al tipo di sutura utilizzata, al tipo e alla sede di cute operata, personalizzandole il più possibile, ed è quindi importantissimo rispettarle alla lettera.
Massaggiare la cicatrice
Non appena la ferita è ben chiusa, ossia circa 7-10 giorni dopo la rimozione delle medicazioni o degli eventuali punti di sutura, si può iniziare ad applicare il massaggio. All’inizio il massaggio sarà un po’ doloroso, ma è importante cominciare non appena possibile per migliorare le probabilità di risultati. Il massaggio va eseguito tutti i giorni per almeno 10-15 minuti al giorno, e può essere fatto comodamente a casa o presso centri di fisioterapia se la cicatrice è in sedi difficilmente raggiungibili come la schiena.
Per aiutare lo scorrimento delle dita si possono applicare delle creme elasticizzanti.
Al termine del massaggio la cicatrice e la cute attorno risulteranno arrossate e dolenti, soprattutto nelle prime settimane. Non c’è da preoccuparsi, è un processo assolutamente normale e col tempo diminuirà fino a scomparire.