La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

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Papilloma virus: in 9 punti ciò che devi assolutamente sapere

Circa il 95% delle lesioni maligne della cervice uterina è causata dall’infezione da Papilloma virus (HPV) e il 70% delle donne soffre di tale infezione genitale. Il rischio di contrarre l’infezione è massimo tra i giovani adulti (20-35 anni) ed aumenta con il numero dei partner sessuali.

Cos’è il Papilloma virus (HPV)?

HPV è l’acronimo per Human Papilloma Virus. Esistono circa 100 tipi diversi di virus che vengono identificati da un numero: es. HPV 1, HPV 2, HPV 3 e così via fino a 100. Il numero però è destinato ad aumentare.

Che malattie provoca il Papilloma Virus e quali sono i sintomi?

I vius dell’HPV possono infettare sia la pelle (cute) sia le mucose (bocca e genitali) formando escrescenze chiamate «verruche» se compaiono sulla cute«papillomi» sulle mucose.

La maggioranza di questi virus causa malattie non gravi (ad esempio HPV 2 e 4 causano le verruche volgari).

Alcuni però possono causare lesioni genitali benigne o maligne.

Lesioni benigne, dette condilomi, sono causate soprattutto da HPV 6 e 11 che, proprio per la scarsa malignità, sono chiamati HPV a basso rischio.

Le lesioni malignecarcinomi della cervicesono causate in particolar modo da HPV 16 e 18, anche detti HPV ad alto rischio.

Oltre alla cervice, più rari, ma possibili, sono i tumori del cavo orale e dell’esofago.

Nella maggior parte dei casi l’infezione genitale da HPV non dà sintomi

Nel maschio l’infezione di HPV 16 e 18 è più rara, ma può essere responsabile di carcinomi del glande, dell’ano e del cavo orale.

Colpisce solo le donne?

Mentre è vero che l’HPV provoca il cancro cervicale, che è una malattia femminile, può anche portare a tumori del pene e dell’ano.

Quindi ai fini preventivi per ridurre i rischi di  HPV nell’uomo sia il maschio che la femmina dovrebbero essere protetti dalla vaccinazione da HPV e dovrebbero essere entrambi consapevoli degli effetti dell’infezione.

Papilloma virus: come si contrae?

Gli HPV si contraggono per contatto diretto (sessuale, orale e cutaneo), ma non sono presenti in liquidi biologici come sangue o sperma.

Sono a rischio rapporti genitale-genitale, ano-genitale, oro-genitali, oro-anali, manuali-genitali o il semplice contatto dei genitali esterni.

Possibile anche la trasmissione dalla madre, se presente un’infezione da HPV, al figlio al momento del parto.

L’infezione quando si presenta è generalmente localizzata e/o diffusa attorno ai genitali: vulva, perineo, pube.

Il tempo che intercorre tra l’infezione e l’effettiva comparsa delle lesioni (latenza) è anche di anni. Avere il test positivo o lesioni causate dal virus non sempre ha a che fare con l’attuale partner sessuale.

Come mi accorgo di avere l’HPV?

Nella maggior parte dei casi non ci si accorge di aver contratto il virus (asintomatico). Per questo spesso la persona non sa di essere infetta e contagia il/la proprio/a partner sessuale.

In alcuni casi si formano dei papillomi o condilomi acuminati in sede genitale esterna che sono quindi visibili o palpabili. Se invece sono nei genitali interni vanno ricercati in ambiente medico.

Generalmente la latenza delle lesioni pre-maligne è di circa cinque anni, mentre per il carcinoma cervicale anche di decenni.

A chi mi rivolgo se sospetto di avere il papilloma virus? Esiste un test per l’HPV?

Nel caso di comparsa di escrescenze sospette, è necessario rivolgersi al dermatologo per una visita venereologica dedicata.

Inoltre, per tutte le donne sessualmente attive è buona norma una visita periodica dal ginecologo per eseguire il Pap Test e se necessario anche la colposcopia per un’osservazione diretta di tutta la superficie interna delle pareti dei genitali alla ricerca della presenza di eventuali lesioni da HPV.

Nel caso di dubbi bisogna sempre effettuare il relativo test in cui un campione di cellule viene prelevato dalla zona cervicale usando un tampone o una piccola spazzola.

Il campione viene quindi posto in una bottiglia contenente uno speciale conservante liquido.

Lo stesso campione di cellule può essere utilizzato sia per il Pap test sia per il test HPV.

Il rischio di ammalarsi di tumore alla cervice uterina aumenta notevolmente solo nelle donne che non si sottopongono regolarmente a questo test.

Invece, i maschi dopo il consulto dermatologico, se indicato dallo specialista, si rivolgeranno all’urologo per la penescopia che consente l’osservazione diretta delle superfici interne dell’uretra.

Come si cura l’infezione da HPV?

Se il virus non è associato al cancro e provoca verruche o condilomi, un paziente può scegliere di aspettare che vadano via senza trattamento o applicare farmaci esterni, come acido salicilico, imiquimod, podofilox o acido tricloroacetico.

Se le verruche resistono a questi farmaci, un paziente può scegliere di prendere misure più invasive per eliminare il problema.

  • La crioterapia (rimozione mediante azoto liquido)
  • L’elettrocauterizzazione (applicazione di corrente elettrica)
  • La rimozione chirurgica e la chirurgia laser.

Se a una donna sono state diagnosticate cellule cervicali anormali, dovrà essere monitorata da un medico poiché a volte può svilupparsi un cancro cervicale.

È importante controllare il progresso dell’infezione in quanto può essere curata in modo relativamente semplice nelle prime fasi. In alcuni casi un medico potrà intervenire attraverso la crioterapia, la colposcopia o la LEEP.

I trattamenti più invasivi sono da eseguirsi in ambiente medico o chirurgico dal dermatologo oppure solo se la localizzazione delle lesioni è interna ai genitali dal ginecologo o dall’urologo, rispettivamente se si tratta della donna o dell’uomo.

Cos’è il vaccino contro il Papilloma virus?

La vaccinazione è preventiva , ossia viene fatta prima del contatto con il virus e quindi prima del primo rapporto sessuale.

In Italia esistono due vaccini: il vaccino «bivalente» e quello «quadrivalente»

Il vaccino «bivalente» copre contro HPV 16 e 18, responsabili del 70% dei carcinomi uterinimentre il vaccino «quadrivalente» copre, oltre ai ceppi del «bivalente», anche per HPV 6,11.

Il vaccino consiste in una iniezione intramuscolare, seguita da una seconda dopo 2 mesi, e da una terza dopo altri 4 mesi.

Entrambi i vaccini sono distribuiti gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano alle ragazze di età inferiore ai 12 anni (anche più piccole in alcune regioni) che non abbiamo avuto rapporti sessuali.

E’ bene sottolineare che il vaccino non protegge da tutti i tipi di HPV e quindi anche dopo la vaccinazione è necessario continuare i controlli medici e porre molta attenzione alla propria vita sessuale.

Ho l’HPV, rischio di avere un cancro?

È vero che il 99,7% di tutti i tumori del collo dell’utero è causato dall’HPV, ma ciò non significa che il 99,7% delle persone affette da HPV si ammalino di cancro. La maggior parte delle persone avrà l’HPV senza alcun problema.

Per proteggersi si dovrebbero eseguire in via preventiva gli opportuni test, sottoporsi a vaccinazione HPV e assicurarsi di conoscere i segni e i sintomi del cancro cervicale. E non dimenticare di eseguire una visita venereologica dal Dermatologo se si ha qualunque dubbio o preoccupazio.

HPV e fumo

E’ stato dimostrato che i fumatori con un basso numero di partner sessuali hanno una maggior incidenza di infezioni da HPV ad alto rischio e di carcinoma alla cervice.

Pare infatti che le sostanze rilasciate nell’organismo dal fumo di sigaretta aumentino il potenziale oncogeno degli HPV ad alto rischio (Relationship between smoking, HPV infection, and risk of Cervical cancer).

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Dott. Federica Osti
Dott. Federica Osti
Sono Medico Chirurgo specializzata in Dermatologia e Venereologia all'Universita' di Ferrara e in Chirurgia Dermatologica all'Universita' di Siena. Svolgo attività clinica di prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori cutanei presso la Ausl di Ferrara da più di 10 anni. Dopo aver conseguito il Master di Giornalismo e Comunicazione istituzionale della Scienza presso l’Università di Ferrara, ho cominciato a scrivere per Myskin.it e sono coautrice del libro "Reparto Dermocosmetico, guida al cross-selling” e di articoli scientifici pubblicati sulla stampa internazionale.

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