Quanti di noi, sentendo il termine Psoriasi pensano alla Psoriasi genitale?
Appena si nomina la Psoriasi, l’immagine che ci compare davanti è quella di macchie squamose bianche ai gomiti e alle ginocchia.
Chi la conosce un po’ più da vicino, forse la associa alla forfora sulle spalle, a chiazze arrossate al cuoio capelluto o ad alterazioni delle unghie.
Chi ne soffre da tempo saprà che la Psoriasi puo’ causare fastidi articolari, come dolore, gonfiore alle piccole articolazioni delle mani, rigidità dei movimenti soprattutto al mattino.
Quando ci si rivolge al medico per una dermatite in sede genitale si pensa a qualcosa di infettivo, ad un “fungo”, a qualcosa legato alla sudorazione e non alla Psoriasi genitale, chiamata anche Psoriasi inversa.
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Psoriasi genitale: sintomi
La Psoriasi è una malattia che, seppure non lo faccia sempre, può coinvolgere qualsiasi zona del corpo e i genitali non sono immuni!
La Psoriasi genitale si manifesta inizialemente in maniera impercettibile, poco disturbante, ma nel tempo può diventare invalidante se non accuratamente diagnosticata e curata.
A volte sono le prime manifestazioni a comparire sul corpo, quando la persona non sa di avere la Psoriasi. In particolare in persone in sovrappeso o negli sportivi, il primo pensiero è che si tratti di “intertrigine” ossia una infezione batterica o micotica che viene spesso nelle zone caldo-umide come le pieghe.
Si finisce così per usare detergenti, creme, ovuli vari senza una diagnosi precisa, a volte quella di fungo, di candida, di dermatite da contatto.
A volte si ha paura che la psoriasi sia contagiosa, intaccando in maniera importante la vita relazionale o di coppia
Le parti intime sono una sede decisamente sensibile e quindi i primi sintomi di qualcosa che non va si avvertono quasi subito.
Dimentichiamoci la classica immagine di chiazze arrossate ricoperte da squame bianco-argento, tipiche delle lesioni ai gomiti e ginocchia! La psoriasi genitale compare alle pieghe degli inguini e dei genitali esterni, come una o piu’ piccole chiazze arrotondate, non ricoperte da squame, molto arrossate, asciutte.
Prurito parti intime maschili e femminili
La Psoriasi genitale può comparire sia nei maschi che nelle femmine, e non c’è una età particolare in cui si manifesta per la prima volta. È più frequente negli adulti ma bambini e anziani non ne sono esclusi.
E’ molto fastidiosa e le sue manifestazioni anche dolorose, molto di più di una banale micosi, e si associano ad intenso prurito.
L’intenso prurito porta inevitabilmente al grattamento e agli inevitabili piccoli tagli (ragadi) che peggiorano la situazione, sia perché sono molto dolorosi, sia perché aumentano la probabilità di sovrainfezione batterica o micotica. Il quandro si complica ulteriormente non solo dal punto di vista clinico ma anche diagnostico, e in questi casi anche il più bravo dei dermatologi ha difficoltà a distinguere una micosi dalla psoriasi!
Nelle donne, la psoriasi si manifesta con chiazze arrossate sulla vulva, non desquamanti, a superficie liscia. Essendo molto pruriginosa, induce grattamento.
Il grattamento (e non la malattia!) induce un ispessimento della pelle, che apparirà col tempo più dura e meno elastica.
Il grattamento causa inoltre la perdita dei peli (alopecia) per lo sfregamento continuo. La psoriasi infatti interessa in particolare la zona cutanea della vulva, ossia quella ricoperta dai peli, e non quella mucosa, più interna e riparata. psoriasi penepsoriasi glande
Psoriasi al pene e al glande
Nei maschi si può avere la Psoriasi del pene, che può manifestarsi e interessare tutta l’asta, o la Psoriasi del glande. In questo caso oltre al prurito ai genitali sono presenti tante piccole macchiette arrossate.
Le macchie della Psoriasi genitale maschile possono essere sia lisce, che umide e lucenti, che ricoperte da piccole squame, rendendo quindi il quadro clinico sempre più difficile da riconoscere.
Psoriasi anale
Le zone limitrofe come la regione perianale e la piega interglutea possono essere coinvolte dalla Psoriasi con la comparsa di lesioni arrossate, non desquamanti e intensamente pruriginose, ossia con sintomi molto simili a quelli indotti dai “funghi”, dalle emorroidi, o daparassiti come gli ossiuri ( i “vermi” in gergo comune).
Insomma, un quadro davvero complicato, non solo da comprendere ma anche da curare!
E’ fondamentale quindi rivolgersi al più presto allo specialista dermatologo che provvederà ad un accurato esame clinico della zona genitale e ano-rettale, avvalendosi se necessario, anche di esami di laboratorio, come tamponi e colture per capire le ragioni del prurito ai genitali e delle macchie presenti e valutare se compatibili con la diagnosi di Psoriasi genitale.
Psoriasi genitale: cura
Una volta diagnosticata, la Psoriasi genitale va trattata con cura.
La cute della zona genitale è molto sottile e sensibile quindi è necessario seguire con precisione la cadenza dei trattamenti e i dosaggi prescritti.
Spesso la terapia si avvale di creme farmacologiche ma anche di dermoscosmetici come detergenti o unguenti particolari, che hanno la funzione di ridurre gli effetti collaterali della terapia farmacologica (assottigliamento della pelle, formazione di strie rossastre) e di mantenere il più possibile una buona qualità di vita personale e relazionale.
I sintomi acuti come prurito e fastidio, si possono risolvere in poco tempo con i trattamenti locali.
La maggior parte dei farmaci possono essere applicati direttamente sulle lesioni sotto forma di creme o unguenti. in particolare si utilizzano i cortisonici associati a creme emollienti che ne limitano gli effetti collaterali e ne aumentano l’assorbimento locale in maniera da ridurne i tempi di utilizzo.
Vanno evitati in maniera assoluta gli emollienti che contengano profumi perché possono indurre irritazione ulteriore e peggiormaento della dermatite.
Al contrario di quanto avviene per la psoriasi della altre zone del corpo, dove l’uso di creme a base di dertivati della vitamina D come il calcipotriolo e il tacalcitolo sono largamente consigliate, in sede genitale queste solitamente sono evitate, perché si sono rivelate irritanti.
Forse lo saprete già, ma molte persone che soffrono di psoriasi migliorano in estate quando si espongono ai raggi solari. il sole infatti stimola la naturale produzione di vitamina D nella pelle e quindi è responsabile della maggior parte del migliromaento estivo della malattia. Non essendo possibile (e socialmente accettabile!) esporre i genitali al sole, in questi casi ci è di grande aiuto la fototerapia.
La fototerapia è una terapia che si può fare sia al domicilio (con particolari lampade UV) che in ospedale nei centri dermatologici specializzati, in cui, con particolari lampade, si riproducono gli effetti della naturale esposizione solare. Il dosaggio delle radiazioni che vengono somministrate alla pelle è attentamente controllato dal medico specialista in modo da ottenere il maggior vantaggio possibile dalla terapia, senza indurre il rischio di tmori della pelle. si usa abitualmente per la psoriasi del corpo, e, a dosaggi più bassi, può essere una valida alternativa terapeutica anche per la psoriasi genitale, permenttendo a chi ne soffre si esporsi ai raggi UV senza vergogna! prima e dopo la fototerapia è necessario e opportuno applicare creme emollienti, perché l’esposizione agli UV induce secchezza e aumenta la traspirazione cutanea.
Negli ultimi anni per il trattamento della psoriasi gentiale sono stati testati anche dagli unguenti contenenti tacrolimus e pimecrolimus, ossia dei farmaci “immunomodulanti”. questi riducono l’infiammazione, come il cortisone, ma sono gravati da minori effetti collaterali. Purtroppo però in alcune persone inducono bruciore e riattivano l’herpes e quindi vanno sospesi.
In alcuni casi selezionati, che presentano lesioni genitali ma anche lesioni diffuse al corpo, la terapia in crema non è abbastanza ed è necessario ricorrere a farmaci per bocca.
Psoriasi cause
La Psoriasi genitale non può essere contratta con il rapporto sessuale inquanto le cause della Psoriasi non sono infettive. Infatti è una malattia auto-immune su base genetica, causata da un’alterata attività dei linfociti T, preposti alla difesa dell’organismo, che provoca un grave errore sul sistema immunitario. Non è quindi trasmissibile per contatto diretto!
La Psoriasi genitale non è contagiosa psoriasi contagiosa Non lo è nessuna forma di psoriasi, ma mi preme sottolinearlo in questo contesto perché l’impatto emotivo di una qualsiasi malattia visibile in sede genitale peggiora moltissimo i rapporti con il proprio compagno o compagna, anche tra coppie storiche e navigate!
Chi ne soffre purtroppo potrebbe avere un peggioramento dopo il rapporto sessuale a causa degli sfregamenti e del contatto con sostanze irritanti come lubrificanti o anche i semplici indumenti intimi. L’uso del condom potrebbe aiutare a ridurre questo disagio, inquanto riduce lo sfregamento e le possibili irritazioni indotte da feci e urina. Dopo il rapporto è opportuno detergere i genitali con detergenti specifici (vedi articolo sulla deetersione dei genitali) e applicare le creme emolienti e riepitelizzanti consigliate dal medico.
Sebbene la zona genitale delle persone affette da psoriasi possa apparire “diversa”, arrossata. più delicata e sensibile, questo non impedisce di avere rapporti sereni ed appaganti, ne’ per chi ne è portatore ne per il proprio o la propria partner.