Fanno parte della nostra quotidianità. Solo al mattino ne utilizziamo 5 o 6 prima di uscire di casa. Durante il giorno arriviamo ad impiegarne più di 10.
Dentifricio, sapone, deodorante, crema viso, make up, schiuma da barba, shampoo, crema corpo.
Eppure nell’immaginario collettivo sono considerati superflui, accessori, frivoli, eccessivi, poco utili, «cose da donne».
In realtà i cosmetici ci aiutano a sentirci a nostro agio con noi stessi e con gli altri (pensiamo all’importanza sociale del deodorante!), e sono preziosi alleati per la nostra salute (come il dentifricio o lo schermo solare).
Sempre più spesso accanto al termine «cosmetico», negli ultimi anni si legge il termine «cosmeceutico» oppure «dispositivo medico». Cerchiamo di vederci un po’ più chiaro e sopratutto di capire le interazioni possibili tra questi prodotti e il farmaco vero e proprio.
Nei precedenti post abbiamo imparato a conoscere la definizione di Cosmetico secondo il Regolamento sui cosmetici dell’ Unione Europea. Esso è definito come: «qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei».
Il termine cosmeceutico (o dermocosmetico) invece, è stato inventato circa 50 anni fa in Francia da Pierre Fabre e viene impiegato per indicare un prodotto cosmetico che, secondo l’azienda produttrice, possiede una spiccata funzionalità cosmetica nel mantenere in buono stato la cute.
Non esiste una definizione giuridica dei prodotti «dermocosmetici» tuttavia ne esiste una definizione «consensuale» da decisioni della giustizia francese ed europea.
Questi prodotti cosmetici sono rivolti a persone che soffrono di specifici problemi a cute e capelli e sono prevalentemente consigliati in sedi «tecniche» come la Farmacia o l’Ambulatorio Medico. Sono prodotti per la cui vendita è necessaria la presenza di personale laureato in Farmacia o di un professionista della salute di livello universitario equipollente (in Italia si parla di Informatore Cosmetico Qualificato).
Per Farmaco si intende qualsiasi sostanza o associazione di sostanze che ha la capacità di curare o prevenire le malattie. Ha lo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche, attraverso un’azione farmacologica. Il farmaco ha inoltre azione preventiva e profilattica.
Il dispositivo medico, invece, è qualsiasi strumento, impianto o sostanza, impiegato a scopo di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia o di un problema. A differenza del farmaco, non ha attività farmacologica.
Né per il farmaco né per il dispositivo medico esistono delle limitazioni in merito alla sede di applicazione e alla forma di somministrazione.
Vediamo nella tabella le principali caratteristiche a confronto.
COSMETICO | COSMECEUTICO O DERMOCOSMETICO | DISPOSITIVO MEDICO (DM) | FARMACO |
---|---|---|---|
può essere applicato solo sulle superfici ESTERNE del corpo | può essere applicato solo sulle superfici ESTERNE del corpo | può essere applicato sia sulle superfici ESTERNE del corpo che iniettato o assunto per bocca | può essere applicato sia sulle superfici ESTERNE del corpo che iniettato o assunto per bocca |
non cura, si limita a mantenere in buono stato, proteggere, pulire, profumare | non cura, serve a mantenere in buono stato, proteggere, pulire. | ha azione di diagnosi, prevenzione, controllo e terapia o attenuazione di malattia o problematica | ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche, azione preventiva e profilattica. |
non ha azione farmacologica | non ha azione farmacologica | non ha azione farmacologica | ha azione farmacologica |
può svolgere una azione preventiva di malattia | può svolgere una azione preventiva di malattia | sia preventivo che curativo | preventivo, curativo |
può essere venduto in normali negozi (supermercati, erboristerie, centri estetici, parrucchieri) | può essere venduto in Farmacia o parafarmacia in cui sia presente personale laureato in farmacia o titoli universitari equipollenti. | può essere venduto in Farmacia o parafarmacia in cui sia presente personale laureato in farmacia o titoli universitari equipollenti. | venduto in Farmacia, solo alcuni tipi possono essere venduti in parafarmacia (farmaci senza obbligo di prescrizione medica) |
rivolto a tutti i consumatori | rivolto soprattutto a persone con particolari problematiche (allergie, dermatiti…) | rivolto a persone con particolari problematiche (allergie, dermatiti…) o malattie | rivolto a persone affette da malattie |
esempio: dentifricio comune, shampoo comune, deodorante comune | esempio: dentifricio per denti sensibili, shampoo antiprurito, deodorante astringenti | esempio: filler (DM iniettabile); misuratore pressione arteriosa (DM diagnostico); creme specifiche (DM) | esempio: crema cortisonica, antibiotico, compresse antivirali… |
In termini ancora più semplici, ciò che distingue il cosmetico dal farmaco è che la normativa europea prevede che il farmaco sia sottoposto sia a test sull’innocuità che sull’efficacia, mentre per il cosmetico è imposto solo il test sull’innocuità. Quindi il farmaco deve essere efficace nella guarigione di una malattia, senza essere lesivo per la cute, mentre al cosmetico non è richiesta alcuna efficacia, ma solo che non sia lesivo.