La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

Cicatrici da Acne? Combattile con il Needling

Una procedura adatta a tutti che non danneggia la cute

Lo “Skin Needling” è una tecnica innovativa che il dermatologo può utilizzare per correggere diversi inestetismi della pelle ma anche per migliorare la plasticità della pelle indotta dall’invecchiamento. Può essere usato sia sul viso che sul corpo.

Il needling migliora la luminosità e della compattezza della pelle, aiuta a diminuire la  macchie del viso, attenua le piccole rughe delle guance, della pelle attorno alla bocca e agli occhi, delle cicatrici causate dall’acne e delle smagliature.

Questa tecnica, in uso dai primi anni 2000, prevede l’utilizzo di un dispositivo manuale costituito da un perno su cui è fissato un rullo dotato di tanti sottili microaghi sterili di acciaio. Ne esiste anche una versione automatica che somiglia ad una penna, la cui testina intercambiabile è dotata di tanti piccoli aghi.

Entrambi i dispositivi possono montare microaghi di varia lunghezza scelti in base alle caratteristiche della cute della persona ed alla problematica da trattare. Se il trattamento è puramente cosmetico si useranno aghi di 0,5 millimetri ; se invece il trattamento è di tipo medico si monteranno aghi di 1,5 millimetri. Con lo stesso dispositivo si possono raggiungere anche profondità maggiori tipiche di un trattamento di tipo chirurgico che serve a trattare cicatrici profonde con aghi lunghi fino a 3 millimetri.

Il dermatologo, facendo scorrere il dispositivo sulla zona da trattare, induce la formazione di piccolissime ferite. Questo danno cutaneo stimola la produzione di nuovo collagene ed elastina che sono preziose proteine responsabili della tonicità e della elasticità della pelle. Il principio alla base di questa tecnica è quindi la stimolazione del fisiologico ricambio cellulare. La tecnica infatti si può anche chiamare “collage induction Therapy” cioè terapia che induce la formazione di nuovo collagene.

A differenza di altre tecniche utilizzate in dermatologia il needling non prevede la rimozione della parte superficiale della pelle e il riscaldamento, perciò è molto ben tollerato.

Come funziona il needling?

Il meccanismo di azione del needling si basa sulla microperforazione della cute. Gli aghi distruggono il vecchio tessuto cicatriziale e stimolano:

• la proliferazione di nuove cellule

• la formazione di nuove fibre di elastina e collagene

la formazione di nuovi capillari, che migliorano la microcircolazione sanguigna.

Il passaggio degli aghi sulla pelle infatti causa la formazione di numerose piccolissime ferite sottocutanee e la successiva attivazione in tutti questi punti del normale meccanismo di riparazione tissutale che avviene in tre fasi successive. 

1. La prima fase è quella infiammatoria, che comincia immediatamente dopo il trattamento, con l’attivazione delle piastrine ed il rilascio di molecole mediatrici dell’infiammazione e di fattori di crescita che hanno il compito di richiamare i fibroblasti, le cellule cutanee deputate alla produzione del collagene, nell’area ferita.

2. La seconda fase è quella della proliferazione cellulare. Circa 5 giorni dopo il trattamento ambulatoriale, oltre al richiamo ed alla proliferazione dei fibroblasti che producono il collagene, l’elastina e gli altri componenti della matrice extracellulare, i cheratinociti cambiano forma, diventano mobili ed iniziano a proliferare per chiudere i microfori. 

3. La terza fase è quella del rimodellamento tissutale che è principalmente regolato dai fibroblasti e continua per diversi mesi dopo il needling.

Complessivamente ne deriva un aumento di collagene e di elastina del 400% che permette il rimodellamento delle aree trattate, una cute più compatta, luminosa ed idratata!

E’ necessario preparare la pelle prima di sottoporsi al needling?

Si!!! Affinchè si possa ottenere dal needling il miglior risultato possibile è necessario che sottoporsi al trattamento ambulatoriale solo dopo aver opportunamente preparato la pelle.

Come si prepara la pelle al needling?

Lo skin needling assicura i risultati migliori se applicato su una cute pretrattata con sostanze in grado di determinare esfoliazione superficiale, in particolare i retinoidi topici (derivati della VITAMINA A) per almeno due settimane o un peeling a base di alfa idrossiacidi, da praticare due settimane prima e dopo il trattamento in ambulatorio.

“Il needling del viso mi farà male?” 

Almeno mezz’ora prima di procedere con il trattamento vero e proprio, il dermatologo applica una crema anestetica sulla parte da trattare, per ridurre al minimo il dolore che è variabile a seconda della zona da trattare, della lunghezza degli aghi usati, della sensibilità di ognuno.

Il dermatologo, dopo aver accuratamente disinfettato la pelle, farà scorrere il dispositivo sulla zona da trattare allo scopo di creare tanti microfori. Ne conseguiranno un lieve sanguinamento, gonfiore e rossore, che si risolveranno in tre-cinque giorni.

In commercio sono disponibili dermaroller per uso professionale e domestico che si differenziano per lunghezza, diametro e numero degli aghi di cui è provvisto il rullo. 

Il numero degli aghi è tra le tre la caratteristica meno importante, poiché tramite lo scorrimento ripetuto del rullo sulla cute possiamo generare comunque numerosi microfori. 

Maggiore è il diametro dell’ago più rapido ed efficace sarà il trattamento, ma contemporaneamente l’ago non deve essere troppo spesso, perché, se così fosse, potrebbe causare nuove cicatrici! Quindi fai molta attenzione ai prodotti pubblicizzati in rete, usa solo prodotti consigliati dal tuo dermatologo!

La lunghezza dell’ago è un parametro fondamentale nella personalizzazione del trattamento. L’ago deve raggiungere il derma reticolare, ovvero quello strato della cute al di sotto dell’epidermide (lo strato più esterno della pelle). L’epidermide del viso varia da 0,3 a 1 mm di profondità e, pertanto, un ago lungo 0,75-2 mm è più che adeguato per raggiungere il derma reticolare. A seconda della pressione applicata gli aghi possono penetrare nel tessuto cicatriziale da 0,1 a 1,3 mm.

I tempi di trattamento possono variare da 10 a 60 minuti, a seconda delle dimensioni dell’area da trattare. 

Quali sono gli effetti collaterali del needling?

Immediatamente dopo il trattamento, la pelle apparirà arrossata, lievemente gonfia ed è possibile un minimo sanguinamento. Questi sintomi si risolvono completamente entro cinque giorni, ma già dopo 48 ore la cute trattata appare pressochè guarita.

Ci sono però degli effetti secondari che dipendono dall’operatore o dalla scelta del dispositivo utilizzato!

E’ importante non essere troppo aggressivi e non usare aghi troppo spessi poiché questo potrebbe provocare la formazione di cicatrici o macchie sulle zone trattate.

E’ poi fondamentale che sia eseguita una corretta pulizia e disinfezione della cute e che il dispositivo utilizzato abbia una testina usa e getta, nuova per ciascun paziente e per ciascuna seduta anche sullo stesso paziente!

E dopo il trattamento?

Il dermatologo applicherà delle garze imbevute di soluzione fisiologica fredda sulle aree trattate che, oltre a dare immediato sollievo, bloccano il sanguinamento e riducono il rossore ed il gonfiore. E’ necessario applicare una crema grassa ed un filtro solare ad altissima protezione con filtri fisici sulla cute trattata evitando, nelle prime 24 ore, l’utilizzo di qualsiasi prodotto che contenga ingredienti irritanti, compresi tutti i prodotti a base alcolica che renderebbero la pelle troppo secca ed aumenterebbero il rossore.

Nei giorni successivi al trattamento sarà importante detergere in maniera delicata ma accurata la pelle utilizzando solo acqua tiepida, perché la cute sarà più sensibile al calore fino alla guarigione.

E’ possibile ricominciare a truccarsi dopo 24 ore, ma è importantissimo continuare ad applicare il filtro solare evitando l’esposizione al sole per almeno 15 giorni.

Una volta che la pelle sarà completamente guarita sarà necessario continuare ad utilizzare i retinoidi in crema per almeno 6 mesi per garantire i migliori risultati possibili. 

Quanti trattamenti sono necessari?

Il numero di trattamenti richiesti varia in base alla risposta individuale, alle condizioni iniziali del tessuto da trattare ed ai risultati desiderati. La maggior parte delle persone richiede tre trattamenti a circa 4 settimane di distanza l’uno dall’altro.

Ci sono delle controindicazoni alla procedura?

Il needling non è adatto a chi: 

  • ha utilizzato isotretinoina negli ultimi tre mesi,
  • soffre di acne in fase attiva,
  • ha ferite aperte, tagli o abrasioni sulla pelle,
  • presenta qualsiasi tipo di infezione dermatologica,
  • ha storia di cicatrici ipertrofiche o cheloidi,
  • ha difficoltà nella guarigione delle ferite,
  • è in gravidanza o allattamento,
  • assume farmaci anticoagulanti
  • ha storia di allergie ad anestetici locali o generali, 
  • è in trattamento con antineoplastici o con corticosteroidi ad alte dosi.

Quali sono i vantaggi di questo trattamento?

  • E’ una procedura che non danneggia la cute,
  • il periodo di guarigione è breve ed in 5 giorni il paziente può esporsi in pubblico, 
  • minimo discomfort post trattamento,
  • può essere praticato su ogni fototipo cutaneo senza rischio di macchie post-trattamento, 
  • è una tecnica che ha un costo contenuto e può essere ripetuta più volte.

Quando saranno visibili i primi risultati sulla pelle?

I primi risultati positivi del needling si osservano già dopo 2-3 mesi. La produzione di nuovo collagene ed elastina è massima a distanza di 6-8 mesi dal trattamento e la fase di rimodellamento dei tessuti continua però per ulteriori 4-6 mesi. 

E’ utile abbinare il needling ad altri trattamenti per curare le cicatrici da acne?

Assolutamente si!!

Il needling è un trattamento che può essere abbinato a molte altre procedure a seconda del tipo di pelle, del tipo di cicatrici, dell’età della persona e dei risultati desiderati: peeling all’acido salicilico, all’acido tricloroacetico, o la somministrazione di plasma ricco di piastrine. Il needling, creando tanti microfori d’ingresso, facilita la penetrazione del gel piastrinico potenziando i suoi effetti e riducendo i tempi necessari, per ottenere ottimi risultai con un minor numero di sedute.

In conclusione il needling è utile per le cicatrici?

Assolutamente si! Come per ogni procedura medica però la migliore soluzione è affidarsi esclusivamente a dermatologi che siano esperti in questo tipo di trattamento ed evitare il “fai da te”.  E’ importante che l’inizio del trattamento sia preceduto da un’accurata visita, perché i costi, il numero di sedute e i risultati che si possono ottenere variano in relazione alla complessità clinica ed all’estensione dell’area da trattare. Dopo la visita preliminare, il dermatologo, sulla base del tipo di cicatrici presenti sulla pelle, dell’estensione delle lesioni, sceglierà le caratteristiche del dispositivo più adatte da utilizzare ed eventuali trattamenti combinati con altre procedure.

Riferimenti scientifici

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Dott. Anna Masarà
Dott. Anna Masarà
Mi sono laureta in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Ferrara ed ho conseguito il Diphttps://www.myskin.it/users/anna+masara/loma di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso L'Università Federico II di Napoli. Sto continuando la mia attività di ricerca scientifica occupandomi prevalentemente di Idrosadenite suppurativa e Microbiota. Come neospecialista innamorata della Dermatologia e piena di entusiasmo, ho accettato di far parte del progetto Myskin che si occupata di tutto quello che quotidianamente mi appassiona.

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