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La fotodinamica: a cosa serve?

La terapia fotodinamica (o PDT) è una metodica che sfrutta l’interazione tra radiazioni luminose di specifiche lunghezze d’onda e alcune sostanze definite fotosensibilizzanti.

A seguito dell’irradiazione le sostanze fotosensibilizzanti producono specie reattive dell’ossigeno capaci di distruggere le cellule ad esse vicine.

In dermatologia il fotosensibilizzante più comune è la Protoporfirina IX (PpIX) che deriva dalla trasformazione di un profarmaco (acido aminolevulinico ALA o del suo metil estere MET-ALA).

Le sorgenti luminose utilizzate per attivare i fotosensibilizzanti sono prevalentemente nello spettro del rosso (570-670 nm) ma possono essere utilizzati anche alcuni laser e la luce pulsata (IPL).

fotodinamica
Trattamento di fotodinamica

Il principale campo di applicazione della PDT in dermatologia è il trattamento dei tumori cutanei non melanoma (NMSC), ovvero delle cheratosi attiniche (AK), degli epiteliomi basocellulari superficiali (sBCC) e della malattia di Bowen (SCC in situ), tutti tumori primariamente indotti dall’esposizione cronica alle radiazioni ultraviolette.

Per il trattamento delle AK è generalmente necessaria una sola seduta di PDT mentre per il trattamento dei sBCC o dei BCC nodulari non altrimenti trattabili o nel caso di malattia di Bowen, la PDT va eseguita due volte con intervallo di una settimana tra i trattamenti. Dopo l’applicazione, l’area da trattare verrà coperta con un bendaggio occlusivo per tre ore e successivamente verrà irradiata con l’apposita lunghezza d’onda.

Basalioma della guancia
Basalioma della guancia
Cheratosi attinica
Cheratosi attinica

L’efficacia del trattamento verrà valutata a distanza di tre mesi dall’ultima seduta.

Cos’è la Day Light PDT

Le AK del volto e del cuoio capelluto possono essere trattate anche con una modalità di recente introduzione, denominata Day Light PDT (PDT con luce diurna).

In questo caso il prodotto fotosensibilizzante viene applicato nelle aree interessate previo utilizzo di un filtro solare contro le radiazioni ultraviolette; subito dopo l’applicazione il prodotto sarà attivato dalla radiazione luminosa solare nelle due ore successive all’applicazione. Tale modalità terapeutica è indicata nelle AK non ipertrofiche e prevede una sola seduta di trattamento ed un controllo da effettuarsi a tre mesi per valutarne l’efficacia. Al contrario della PDT tradizionale, a Day Light PDT è sconsigliata nei mesi invernali per una riduzione dell’efficacia e non va eseguita in caso di pioggia.

Tra i vantaggi del trattamento dei NMSC con la PDT dobbiamo ricordare l’ottima efficacia se confrontata con le metodiche alternative (crioterapia, laserterapia CO2 o Erbio, la diatermocoagulazione, il 5-Fluorouracile, l’Imiquimod o l’Ingenolo Mebutato) l’ottima resa estetica e lo scarso disconfort per il paziente (lieve dolore in alcune sedi particolarmente sensibili e la comparsa di blandi fenomeni infiammatori di breve durata).

Inoltre la PDT è utile nel trattamento di estese aree cutanee; per tale motivo la PDT è particolarmente indicata per il trattamento del cosiddetto “campo di cancerizzazione”, ovvero dell’area di danneggiamento indotto dai raggi solari sulla cute circostante le lesioni francamente cancerose.

Poche sono le controindicazioni al trattamento con PDT: tra queste troviamo lo stato di gravidanza, l’allattamento, l’anamnesi positiva per reazioni allergiche ad uno qualsiasi dei costituenti del prodotto in uso, alle arachidi, alle nocciole o alla soia. Inoltre non è possibile trattare lesioni ipercheratosiche e pigmentate.

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Dott. Matteo Auriemma
Dott. Matteo Auriemma
Sono nato nel 1979 a San Benedetto del Tronto e presso l’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti ho conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti nel 2004. Ho poi completato la mia formazione presso la Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia nella stessa università nel 2009 diplomandomi con Lode. Durante tale percorso formativo ho frequentato, come Research Fellow, il Laboratorio di Ricerca della Clinica Dermatologica dell’Univeristà Westphalian Wilhelms di Mϋnster, in Germania, occupandomi della valutazione dell’attività di sostanze anti-infiammatoria nella psoriasi. Nel 2013 ho conseguito il Dottorato di Richerca (PhD) presso l’Università degli Studi G. D’Annunzio a seguito del lavoro svolto per comprendere i meccanismi alla base delle reazioni cutanee avverse da farmaci anti EGFR e TKi in pazienti oncologici. Dal 2010 sono cultore della materia (Dermatologia e Venereologia) presso l’Università G. D’Annuzio per il corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. Amo la diagnostica non invasiva (dermatoscopia, capillaroscopia, inflammoscopia) e mi occupo di diagnosi, prevenzione e cura di neoplasie cutanee con un particolare focus nella diagnostica dermoscopica e nell’utilizzo della Terapia Fotodinamica (PDT) nel trattamento dei tumori cutanei non melanoma (NMSC). Inoltre mi avvalgo dell’ausilio di numerose sorgenti Laser per la terapia di differenti affezioni cutanee.

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