La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

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5 consigli per sconfiggere le rughe!

Le rughe sono inevitabili con l’avanzare dell’età e la maggior parte delle persone le trova fastidiose. Fortunatamente, ci sono molte opzioni mediche disponibili per ridurre queste antiestetiche righe sulla pelle e sembrare più giovani.

Il tuo dermatologo può aiutarti con una varietà di opzioni delicate come:

  • Creme a base di retinoidi: queste creme sono derivati ​​della vitamina A e provocano il distacco superficiale della pelle, riducono gli urti ruvidi e alleggeriscono la pigmentazione superficiale. Questi sono medicinali soggetti a prescrizione e devono essere usati con cautela sotto adeguata supervisione medica per evitare effetti collaterali quali prurito e reazioni di bruciore.
  • Peeling con acido salicillico: questa è una procedura in cui il medico applica un sottile strato di medicinale sulla pelle per alcuni minuti e poi lo lava via. Dopo qualche giorno lo strato più superficiale della pelle verrà gradualmente rimosso. La pelle si rigenererà favorendo un aspetto più fresco, levigato e più giovane.

    peeling chimico
    Credits: guidasalute.it
  • Laser e altri dispositivi di ringiovanimento: diversi tipi di laser possono essere utilizzati per colpire diversi strati della pelle. I laser non ablativi riscaldano delicatamente le parti più profonde della pelle per stimolare il collagene per dare un effetto levigante. I laser ablativi sono più aggressivi e rimuovono gli strati superficiali della pelle con grande precisione. Le macchine a radiofrequenza e ad ultrasuoni utilizzano altre forme di energia per riscaldare delicatamente le parti più profonde della pelle per ottenere un effetto rassodante e levigante.
  • Botulino: viene iniettato per rilassare i muscoli che causano le rughe. L’effetto dura in genere per circa 6 mesi.
  • Filler: sono sostanze che vengono iniettate nelle rughe più profonde per rimpolpare i solchi provocati dalle rughe profonde. La sostanza più comune utilizzata è l’acido ialuronico ed è la stessa sostanza che esiste naturalmente sotto la pelle.

Le precauzioni quotidiane come l’uso di creme solari, idratanti, il mantenimento di uno stile di vita sano evitando il fumo contribuiscono notevolmente a prevenire le rughe.

Prurito in gravidanza

Il prurito in gravidanza è molto comune e colpisce pancione, mani, piedi e occhi. Scopriamo insieme quando tale prurito indica qualcosa di più serio e come è possibile alleviare questo fastidioso prurito.

Il prurito alla pancia in gravidanza è fastidiosissimo ma di solito non è molto grave e ci sono degli accorgimenti da seguire per minimizzare la voglia di grattarsi.

Durante la gravidanza è possibile avere prurito praticamente su tutto il corpo. In questo articolo analizziamo le aree più comuni: pancione, mani, piedi e occhi.

L’ostetrica Janine Smith ha affermato che due terzi delle donne incinte lamentano prurito diffuso.

Il più delle volte il prurito si concentra sul pancione, ma non è raro che coinvolga anche i piedi.

Perché il prurito colpisce il pancione durante la gravidanza?

Quando il corpo in gravidanza inizia a cambiare, la pelle inizia ad tendersi, specialmente sulla pancia.

Per alcune donne, quando la pelle tira diventa più secca del solito innescando la sensazione di prurito e fastidio.

Anche i cambiamenti ormonali hanno un impatto in quanto il corpo produce una quantità maggiore di estrogeni durante la gravidanza: questo può scatenare prurito più intenso del normale.

La temperatura corporea aumenta (correlata al fatto che il metabolismo basale sale in gravidanza) causando gonfiore in aggiunta al fattore prurito.

Perché le mie mani e i miei piedi prudono in gravidanza?

Durante la gravidanza, almeno la metà delle donne sperimenta pelle arrossata e dolorante sui palmi delle mani o sulle piante dei piedi, che spesso iniziano anche a prudere, sebbene solo leggermente.

Ovviamente, l’aumento della temperatura corporea fa sudare più spesso mani e piedi causando prurito.

prurito
Il prurito in gravidanza può interessare anche le mani.

Il podologo Junaid Ahmed di Feet4Life aggiunge che il prurito e altri problemi ai piedi, come calli e duroni, possono aumentare più rapidamente durante la gravidanza, specialmente nel terzo trimestre quando il peso aumenta e i piedi tendono a gonfiarsi.

Se si manifestano irritazioni, occorre rivolgersi ad un dermatologo per assicurarsi di trovare un trattamento sicuro da applicare sulla pelle durante la gravidanza.

Perché i miei occhi prudono durante la gravidanza?

Ormoni, ormoni, ormoni – ecco perché! Questa volta, è l’ormone androgeno la causa del prurito agli occhi.

Il prurito è normale durante la gravidanza?

Per la maggior parte delle donne, il prurito addominale e il bisogno di grattarsi in varie parti della pelle è un sintomo comune e fastidioso della gravidanza.

Fortunatamente, di solito non c’è nulla di cui preoccuparsi – anche se ci sono una serie di altre condizioni in gravidanza che iniziano con intenso prurito, come la scabbia e l’eczema, quindi è importante tenere d’occhio i sintomi.

Se hai un’eruzione cutanea pruriginosa sulla pancia, potrebbe trattarsi di Eruzione Polimorfa di Gravidanza (PEP), che in realtà è abbastanza innocua. Tuttavia, il forte prurito (grave) dappertutto potrebbe essere un segno di una condizione epatica più grave chiamata Colestasi Ostetrica (OC).

Se il prurito diventa davvero doloroso e costante, e specialmente se si presenta su tutto il corpo, chiedi consiglio alla tua ostetrica o al tuo dermatologo.

Cos’è la Colestasi Ostetrica (OC)?

L’OC è una malattia del fegato che colpisce circa 1 su 140 gravidanze nel Regno Unito. La causa esatta non è ben chiara, ma si ipotizza che si sviluppi quando si diventi ipersensibile agli ormoni della gravidanza.

È più probabile sviluppare OC per chi ha già familiarità, di origine indiana e/o pakistana, o se in caso di OC in una gravidanza precedente. Un esame del sangue può confermare la diagnosi di OC.

La colestasi ostetrica (OC) provoca un prurito costante e intenso su tutto il corpo che si estende sulle braccia, sulle gambe, sulle mani e sulle piante dei piedi.

Di solito si verifica negli ultimi 4 mesi di gravidanza. Poichè spesso di notte peggiora, molte future mamme soffrono di insonnia. Altri sintomi includono urine scure, ittero e feci di colore pallido.

La colestasi gravidica può colpire il bambino?

Alcune ricerche collegano l’OC con il travaglio prematuro e morte endouterina fetale. Per questo motivo, è comune che il bambino nasca tra le 37/38 settimane di gravidanza, sebbene non sia sempre così.

Come alleviare il prurito durante la gravidanza

Ecco alcuni rimedi da provare:

  • Utilizza un gel doccia delicato, senza profumo o con un pH equilibrato;
  • Fai un bagno fresco o immergi mani e piedi in acqua fresca;
  • Riduci i bagni caldi
  • Applica una lozione alla calamina sulle chiazze che prudono o aggiungi un po’ di farina d’avena al tuo bagno
  • Utilizza un po’ di crema idratante rinfrescante su mani, piedi o pancia
  • Evita scarpe e vestiti aderenti, preferendo tessuti larghi e traspiranti come il cotone
  • Controlla sempre che le tue lozioni, creme e oli preferiti siano sicuri per l’uso in gravidanza (evitare le marche contenenti urea, oli essenziali, acido salicilico o retinoidi). Esistono molte creme per il corpo consigliate durante la gravidanza.

I prodotti contenenti vitamina e sono particolarmente indicati per il prurito della pelle.
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Le ciglie ricrescono?

Le persone possono perdere le ciglia per molte ragioni, dalle ustioni alla chemioterapia. Anche se potrebbe volerci un pò di tempo, le ciglia di solito ricrescono.
Così come i capelli sul cuoio capelluto hanno cicli di crescita anche le ciglia attraversano gli stessi cicli: la perdita di alcune di esse non è quindi di solito motivo di preoccupazione. Molte lesioni e malattie possono causare la caduta di alcune ciglia o della maggior parte di queste.

In questo articolo, scopriremo come mai le ciglia cadono, come aiutarle a farle ricrescere usando medicine e rimedi casalinghi.

Le cause

Le seguenti condizioni possono portare alla perdita delle ciglia:

Ustioni

Se le ciglia vengono bruciate ma i follicoli piliferi sono ancora intatti, le ciglia di solito ricrescono in 6 settimane.

Tuttavia, se i follicoli piliferi fossero danneggiati, le ciglia potrebbero non ricrescere.

Chemioterapia

I farmaci usati per curare il cancro a volte possono far cadere le ciglia sebbene non tutti i farmaci chemioterapici causano la caduta dei capelli.

Se una persona utilizza un farmaco chemioterapico che tra le controindicazioni ha la perdita di capelli, tale perdita interesserà i capelli sul corpo e sul cuoio capelluto, ciglia comprese.

I peli del corpo, le sopracciglia e le ciglia sono comunemente colpiti. Di solito, le ciglia iniziano a ricrescere poco dopo aver interrotto la chemioterapia.

Taglio

La maggior parte delle persone non taglia le ciglia. Ma per coloro che lo fanno, le ciglia tornano tipicamente alla loro lunghezza originale nel tempo.

Strapparle via

La tricotillomania è una condizione psicologica caratterizzata dall’impulso di strappare via i capelli.

Questo impulso può influenzare i capelli in qualsiasi parte del corpo, comprese le ciglia. Le ciglia che sono state strappate potrebbero richiedere alcuni mesi per ricrescere.

Exstension ciglia

Le exstensions delle ciglia sono fibre incollate sulle ciglia naturali per creare una ciglia più folta e più lunga.

Applicazione exstension ciglia
L’applicazione di exstension di ciglia potrebbe danneggiare le ciglia naturali poiché il collante utilizzato per l’applicazione potrebbe strapparle via involontariamente.

Purtroppo le ciglia finte possono danneggiare o strappare le ciglia naturali. Se le ciglia naturali vengono perse a causa delle exstensions, di solito ricrescono in pochi mesi.

Condizioni tiroidee

La ghiandola tiroidea produce ormoni. Se la ghiandola produce troppo o troppo poco gli ormoni tiroidei, può causare una varietà di sintomi, compresa la caduta dei capelli.

La perdita delle ciglia può verificarsi sia con ipertiroidismo (tiroide iperattiva) che con ipotiroidismo (tiroide non attiva). Le ciglia iniziano tipicamente a ricrescere dopo che lo squilibrio della tiroide è stato trattato.

Alopecia areata

L’alopecia areata è una condizione autoimmune che induce il sistema immunitario del corpo ad attaccare i follicoli piliferi.

La condizione porta alla caduta dei capelli sul cuoio capelluto, sulle sopracciglia e sulle ciglia. Non esiste attualmente una cura per l’alopecia, ma sono disponibili trattamenti che possono aiutare a ridurre i sintomi.

Trattamento

In molti casi, le ciglia perse a seguito di una bruciatura o chemioterapia si riprendono con il tempo.

Dopo la chemioterapia, le ciglia possono ricrescere meno folte, più sottili o ricrescere come prima.

Se una condizione della tiroide o una malattia autoimmune causa la perdita delle ciglia, è probabile che sia necessario trattare il problema di salute per impedirne la caduta delle ciglia.

Il tempo necessario per la ricrescita delle ciglia varia a seconda della causa della perdita delle ciglia.

Per aiutare la crescita delle ciglia il dermatologo potrebbe prescrivere dei farmaci antiglaucomatosi in forma di collirio.

Uno studio ha esaminato l’uso di questi farmaci in 41 persone che hanno avuto una perdita di ciglia a causa dell’ alopecia areata. I partecipanti allo studio hanno applicato il famraco alla linea delle ciglia superiori ogni giorno per un anno. Circa il 70% dei partecipanti ha avuto una ricrescita delle ciglia.

Le ciglia ricrescono più velocemente con i rimedi casalinghi?

C’è una varietà di rimedi casalinghi che molte persone adottano per accelerare la crescita delle ciglia. I rimedi casalinghi più popolari includono l’olio d’oliva, il massaggio per le ciglia e i prodotti a base di biotina.

Ma le ciglia cresceranno più velocemente se una persona usa i rimedi casalinghi per curare le ciglia perse? La risposta è probabilmente no.

Non ci sono prove scientifiche che eventuali rimedi casalinghi aiuteranno le ciglia a ricrescere.

Prevenzione

Si consiglia sempre di struccarsi per evitare di lasciare il trucco sugli occhi durante la notte, in quanto le ciglia asciutte possono rompersi o cadere.

E' sempre consigliato utilizzare acqua micellare per struccare
E’ sempre consigliato utilizzare acqua micellare per struccare

Non è sempre possibile prevenire la perdita naturale delle ciglia ma ci sono alcuni passi che possono ridurre questo rischio:

Alimentazione Salutare: alcune carenze nutrizionali possono contribuire alla caduta dei capelli. È possibile che queste carenze possano anche influenzare la perdita di ciglia. I nutrienti che possono migliorare la salute dei capelli includono:

  • vitamina C
  • vitamina B
  • vitamina D
  • zinco
  • ferro
  • proteina
Piegaciglia
L’utilizzo del piegaciglia può danneggiare le ciglia

Evitare l’utilizzo di piegaciglia: le persone che usano il piegaciglia possono stressare le ciglia, danneggiando i follicoli piliferi.

Struccarsi prima di andare a letto : Lasciare il trucco degli occhi durante la notte, in particolare il mascara, può asciugare le ciglia. Le ciglia secche hanno maggiori probabilità di rompersi o cadere prematuramente.

Strofinare gli occhi: strofinare gli occhi troppo bruscamente può contribuire alla perdita delle ciglia.

In molti casi, le ciglia ricrescono senza trattamento. Per le persone che vorrebbero accelerare la crescita delle ciglia il trattamento può essere d’aiuto.

Nel caso non si è certi del motivo per cui le ciglia cadono è sempre meglio parlare con un medico per determinarne la causa.


Cohen, J. L. (2010, September). Enhancing the growth of natural eyelashes: The mechanism of bimatoprost-induced eyelash growthDermatologic Surgery36(9)

Vila, T. O., & Camacho Martinez, F. M. (2010, July–December). Bimatoprost in the treatment of eyelash universalis alopecia areataInternational Journal of Trichology2(2) 

Sudamina: come prevenirla!

La Miliaria rubra, comunemente chiamata sudamina, Dermatite da sudore o volgarmente sudorina, è una eruzione cutanea che rende la pelle rossa provocando una sensazione di calore intenso. Lo sfogo cutaneo è solitamente accompagnato da piccoli puntini rossi nella zona interessata, l’eruzione può anche essere caratterizzata da piccole bolle sulla pelle.


La sudamina è spesso causata dall’esposizione a temperature calde e normalmente si risolve da solo dopo alcuni giorni. Ci sono alcuni semplici trattamenti per aiutare a ridurre i sintomi, ma in alcune situazioni potrebbe essere necessaria una visita dal dermatologo.

Il viso, il collo, le spalle e il torace sono le zone del corpo più comuni in cui si può verificare  anche se lo sfogo cutaneo può apparire ovunque. La sudamina può interessare chiunque,  ma i bambini hanno maggiori probabilità di averla rispetto agli adulti.

Quali sono i sintomi?

La Miliaria rubra si verifica comunemente sul collo, torace, spalle e viso ed è solitamente facile da identificare a causa dei suoi sintomi diretti.

Piccole bolle rosse sulla pelle accompagnate da prurito dopo un esposizione al sole e soprattutto dopo un eccessiva sudorazione sono segni comuni della sudamina.

A volte le macchie rosse sulla pelle possono assumere un aspetto simile a minuscole vescicole. Gli sfoghi o le vesciche possono gonfiarsi, irritarsi o provocare prurito, diventando sempre più rosse man mano che l’eruzione progredisce.

La sudamina può diffondersi sul corpo, ma non è contagiosa!

Quali sono le cause?

La sudamina è provocata dall’eccessiva sudorazione. Il corpo accaldato attiva le ghiandole sudoripare che attraverso il sudore che evapora raffredda la pelle.

Quando il corpo è in un luogo molto caldo, la produzione costante di sudore può sovraccaricare le ghiandole sudoripare. Ciò può causare l’intasamento dei dotti del sudore, intrappolando il sudore negli strati profondi della pelle. Questo sudore intrappolato irrita la pelle, che reagisce producendo un’eruzione cutanea.

La Miliaria è comune nelle persone abituate a vivere in climi più freddi che viaggiano verso climi più caldi, ma può anche colpire una persona nel suo clima abituale quando è esposta a temperature elevate e ad una maggiore sudorazione.

Alcuni farmaci possono  provocare una reazione simile a sudamina in particolare quando il  farmaco aumenta la temperatura corporea o altera la funzione delle ghiandole sudoripare.

Alcuni farmaci per il morbo di Parkinson bloccano il sudore, alcuni tranquillanti e diuretici possono modificare l’equilibrio dei liquidi nel corpo e quindi innescare anche sintomi di sudamina.

Uno studio in JAMA Dermatology ha rilevato che la sudamina si è sviluppata in presenza di batteri di Stafilocco. Questi batteri sono normali, ma gli aggregati multi-cellulari o biofilm che producono possono bloccare i condotti del sudore e contribuire a questo sfogo cutaneo. Ciò suggerirebbe che le persone con Stafilocco sulla loro pelle potrebbero essere più inclini alla sudamina rispetto ad altri.

Sudamina: quali sono i rimedi?

La reazione provocata dalla sudamina di solito guarisce spontaneamente, ma può avere sintomi fastidiosi. Molte persone possono trarre vantaggio dall’utilizzo di rimedi casalinghi. Lozione alla calamina o creme steroidi topiche possono aiutare a trattare i sintomi di arrossamento, irritazione e gonfiore.

Per trattare la sudamina correttamente è consigliato un rapido raffreddamento del corpo per evitare ulteriore sudore. Docce fredde o bagni possono ridurre la temperatura corporea e aiutare lo sfogo cutaneo a chiarirsi più velocemente.

La canfora e il mentolo possono anche avere un effetto rinfrescante sulla pelle aiutando a ridurre il prurito. In alcuni casi, i farmaci antistaminici possono aiutare a ridurre il prurito.

Le persone che sono inclini a Miliaria possono trovare sollievo dal lavare regolarmente il corpo con un sapone delicato dopo la sudorazione. Questo può ridurre la quantità di sudore e il numero di batteri sulla pelle.

Sudamina nei bambini e nei neonati

La dermatite da sudore può verificarsi nelle persone di tutte le età anche se è più comune nei bambini e nei neonati. Le ghiandole sudoripare in via di sviluppo in un bambino piccolo sono meno resistenti e possono essere più facilmente intasate. Inoltre, il corpo di un bambino non è abituato ad adattarsi a temperature che cambiano rapidamente.

Immagine di sfogo cutaneo dovuto a sudamina nel bambino.
Immagine di sfogo cutaneo dovuto a sudamina nel bambino.

È probabile che i bambini e i neonati abbiano uno sfogo cutaneo provocato da sudamina sull’inguine, collo e viso. L’eruzione cutanea può essere irritante e fastidiosa, ma di solito andrà via da sola. Un bel bagno può dare al bambino un’immediata sensazione di sollievo dai sintomi.

I genitori dovrebbero evitare di usare prodotti a base di olio per la pelle dei bambini e dei neonati per ridurre il rischio di intasare le loro ghiandole sudoripare.

Come prevenire la Sudamina?

Prevenire il sudore è l’unico modo per evitare un’eruzione cutanea. Per far ciò è importantissimo utilizzare i prodotti giusti per la pelle evitando quelli che contengono oli pesanti o vaselina che, ostruendo i pori e le ghiandole sudoripare, potrebbero contribuire allo sfogo dovuto alla sudamina.

Abiti comodi in fibre naturali, come lino, cotone e canapa, possono ridurre la quantità di sudore intrappolata sulla pelle.

Cambiarsi i vestiti sudati dopo una lunga giornata al caldo può impedire che il sudore resti intrappolato nella pelle. Fare una doccia per lavare il sudore e cambiarsi con vestiti puliti può prevenire molti casi di sudorina.

Evitare la permanenza in ambienti caldi e umidi può aiutare a prevenire i sintomi, nonché l’uso di ventilatori e condizionatori quando possibile. Le docce e/o i bagni caldi e regolari possono ridurre la temperatura corporea e prevenire un’eccessiva sudorazione.

Un talco rinfrescante o acqua termale può ridurre i sintomi.

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La dermatite da sudore è una condizione comune che di solito si risolve senza cure mediche.

Adottare delle misure preventive è il modo migliore per evitare questo fastidioso sfogo cutaneo, soprattutto nei bambini.

Se iniziano a comparire le macchie rosse sulla pelle potrebbe essere utile provare ad abbassare la temperatura corporea e prevenire un’ulteriore sudorazione.

Se i sintomi della sudamina persistono o l’eruzione cutanea sembra infettarsi è sempre consigliato consultare un dermatologo.

Malattia Bocca Mani Piedi : sintomi e trattamento

La malattia bocca mani piedi (HFMD) è un’infezione virale contagiosa, caratterizzata dalla comparsa di eruzioni cutanee (vescicole, bolle o pustole) sui palmi delle mani, sulle piante dei piedi e sulla bocca e piccole ulcere nella cavità orale.


È generalmente causata dal Coxsackievirus A16, ma non solo. Alcuni casi di HFMD possono anche essere causati da altri sierotipi di Coxsackievirus, come Coxsackievirus A2, da A4 a A10, B2, B3 o B5. Altri virus, come Echovirus 1, 4, 7 o 19 o Enterovirus A71 possono anche causare la stessa sindrome, con segni e sintomi molto simili.

Il decorso clinico è solitamente auto-limitato e di breve durata in tutti i sierotipi, ma la sindrome bocca mani piedi causata da Enterovirus A71 può essere più pericolosa, in quanto può essere complicata da casi di encefalite, meningite o miocardite.

La sindrome mani-piedi-bocca è più comune nei bambini sotto i 5 anni di età, ma può anche interessare gli adulti (e gli immunodepressi) nei quali assume una forma più blanda, anche se può essere estremamente pruriginosa. Una volta contratta la HFMD, si diventa immuni al virus e non si verrà più contagiati.

Nella maggior parte dei casi, la malattia Bocca Mani Piedi è una malattia lieve e benigna che scompare spontaneamente dopo pochi giorni senza complicazioni.

La più grande preoccupazione è di solito il rischio di disidratazione, dal momento che il mal di gola può rendere il bambino incapace di bere abbastanza acqua.

Tra tutte le principali cause di febbre ed eruzioni cutanee, questa malattia è una delle più facili da diagnosticare, a causa del suo tipico coinvolgimento della mucosa orale, delle piante dei piedi e dei palmi delle mani.

Cause e trasmissione

I virus che causano la malattia Mani Bocca Piedi possono essere trasmessi per contatto con fluidi corporei infetti (saliva, secrezioni di vie aeree, fluido proveniente da vesciche, contatto con feci di pazienti infetti, ad esempio durante il cambio dei pannolini) o per scarsa igiene, soprattutto delle mani.
Pertanto, il Coxsackie virus (e altri virus che causano HFMD) viene solitamente trasmesso nelle seguenti situazioni:

  • Baciando un soggetto infetto
  • Entrando in contatto con secrezioni respiratorie, di solito da tosse o starnuti
  • Bevendo acqua contaminata
  • Stringendo la mano a un soggetto infetto
  • Mangiando cibi preparati da una persona infetta che non ha lavato le mani correttamente
  • Entrando in contatto con giocattoli o oggetti che potrebbero essere stati contaminati da mani non correttamente lavate
  • Entrando in contatto con indumenti contaminati
  • Cambiando i pannolini dei bambini infettati

Di solito, la fase più contagiosa della malattia mani piedi bocca è durante la prima settimana di malattia.

Tuttavia, anche dopo la cura, il paziente può continuare ad eliminare il virus tramite le feci, il che lo rende contagioso per giorni o addirittura settimane dopo la scomparsa dei sintomi.

La maggior parte degli adulti che vengono infettati da Coxsackie virus non sviluppa sintomi, ma possono essere portatori e trasmettitori asintomatici.

Sintomi della malattia Bocca Mani Piedi

Il periodo di incubazione per HFMD è in genere da 3 a 6 giorni. I primi sintomi sono di solito mal di gola e febbre bassa, sotto i 38,3 ° C (101ª F). Malessere e perdita di appetito sono anche sintomi comuni.

Inizialmente, l’infezione è molto simile a qualsiasi comune malattia virale.
Uno o due giorni dopo i primi sintomi, iniziano a emergere le lesioni caratteristiche della malattia mani-piedi-bocca.

Le lesioni orali iniziano come punti rossi, che alla fine si trasformano in piccole vescicole e successivamente in ulcere dolorose, simili alle comuni afte. Queste ulcerazioni compaiono solitamente sulla lingua e sulle parti interne delle labbra e delle guance. Anche il palato (il tetto della bocca) potrebbe essere interessato.

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Foto: malattia bocca-mani-piedi, lesioni orali

Uno o due giorni dopo l’inizio delle lesioni orali, si verifica anche un’eruzione sui palmi delle mani e le piante dei piedi. L’esantema inizia come piccole macchie e bolle con un alone rossastro intorno. Le lesioni hanno di solito da 0,1 a 1 cm di diametro e possono rompersi, rilasciando un fluido molto contagioso. Anche le natiche, le cosce, le braccia, il tronco e il viso possono presentare un’eruzione esantematica.

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Foto: malattia bocca-mani-piedi, eruzioni sulla mano di un bambino

È importante tenere presente che non tutte le persone infette da Coxsackie virus svilupperanno il quadro clinico completo. Circa il 75% dei pazienti presenta la sindrome completa, ma i restanti possono avere solo lesioni orali o cutanee.

D’altra parte, la maggior parte degli adulti che entra in contatto con il Coxsackie virus non svilupperà alcun sintomo.

Complicazioni

La sindrome Bocca Mani Piedi di solito dura da 7 a 10 giorni e scompare spontaneamente nella maggior parte dei casi senza alcun trattamento. La maggior parte dei sintomi si attenua prima, mentre le macchie impiegano un po’ più di tempo a scomparire. L’eruzione generalmente va via da sola in circa una settimana e, di norma, non lascia cicatrici.

La complicazione più comune è la disidratazione. Oltre al malessere e alla perdita di appetito, il mal di gola è di solito molto intenso e spesso i bambini smettono di accettare cibo e liquidi.

Ci sono alcune malattie rare, ma gravi, correlate alla malattia mani piedi bocca.

La malattia bocca mani piedi è solitamente una malattia lieve ed è spiacevole, ma ci si riprende rapidamente. Tuttavia, per alcune persone, la HFMD può essere pericolosa o causare altre malattie gravi e persino pericolose per la vita, quindi è importante esserne consapevoli.

Un piccolo numero di persone in un’epidemia di HFMD può sviluppare encefalite (infiammazione del cervello) o polmonite (infiammazione del tessuto polmonare). Di seguito sono indicati i segni a cui prestare attenzione per ciascuna di queste malattie (oltre ai sintomi di HFMD).

Sintomi di encefalite

  • vomito
  • sensibilità alla luce
  • torcicollo
  • difficoltà a svegliarsi
  • problemi a camminare

Sintomi di polmonite

  • problemi respiratori
  • febbre alta

Se tu o il tuo bambino avete qualcuno di questi sintomi, per favore cercate urgente assistenza medica.

Anche i casi di sindrome mani-piedi-bocca causata da Enterovirus A71 tendono ad avere un decorso benigno, ma esiste un rischio maggiore di complicazioni, come ad esempio:

  • Miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco)
  • Meningite (infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale)
  • Encefalite (infiammazione cerebrale)

Recenti studi hanno dimostranto che l’HFMD grave, con complicazioni neurologiche, respiratorie o circolatorie, è più probabile quando il paziente presenta:

  • Febbre alta (sopra 38,3 ºC (101ºF)
  • Febbre per più di 3 giorni
  • Letargia
  • Giovane età
  • Vomito
  • Infezione da Enterovirus A71.

La malattia bocca mani piedi in gravidanza

La malattia bocca mani piedi nelle donne in gravidanza può essere pericolosa per il nascituro.

Anche se più rara rispetto all’encefalite e alla polmonite, se l’HFMD si contrae nel terzo trimestre di gravidanza può portare il bambino a stare molto male una volta nato, con malattie che includono infiammazione del fegato, trombocitopenia (basso numero di piastrine nel sangue che causa emorragia), infiammazione del cervello e delle membrane e malattia del muscolo cardiaco.

Se hai contratto la sindrome bocca mani piedi durante la gravidanza, rivolgiti al tuo dermatologo per poter essere monitorata in modo appropriato.

Diagnosi

La diagnosi di HFMD di solito è fatta clinicamente, in base all’aspetto e alla posizione tipici dell’eruzione. In coloro che presentano la tipica struttura della febbre, delle ulcere orali e dell’eruzione vescicolare su mani e piedi, la diagnosi è facilmente realizzabile senza la necessità di ulteriori ricerche di laboratorio.

bocca mani piedi adulto
Foto: malattia bocca mani piedi localizzata sulla mano di un adulto

Nei casi atipici, l’identificazione del virus può essere ottenuta attraverso l’esame di laboratorio delle feci, delle secrezioni della gola o delle lesioni cutanee.

Occasionalmente questa malattia viene scambiata per varicella, herpes labiale o rash cutaneo da ipersalivazione dovuta a dentizione.
Tuttavia, occorre ricordare che la varicella causa di solito un’eruzione cutanea su tutto il corpo.

Trattamento della malattia Bocca Mani Piedi

Non esiste un trattamento specifico per questo disturbo né è necessario, perché la malattia di solito è autolimitante. La gestione è principalmente di supporto e nessuna terapia antivirale specifica è disponibile.

In generale, i farmaci antidolorifici da banco, diversi dall’aspirina, come il paracetamolo (Tylenol) sono sufficienti per alleviare il dolore e la febbre. Possono essere usati farmaci anti infiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, sebbene questi farmaci dovrebbero essere evitati nei bambini con segni di disidratazione.

È importante mantenere il paziente ben idratato.

I bambini che non sono in grado di bere a sufficienza per mantenere l’idratazione devono essere ospedalizzati per la terapia del liquido parenterale.

Infine, occorre riposo e per le ulcerazioni presenti nel cavo orale degli adulti è possibile effettuare sciacqui con acqua salata.

Prevenzione

La malattia bocca mani piedi è altamente contagiosa e infettiva, ma ci sono alcuni semplici accorgimenti da seguire per rallentare o prevenire la diffusione di questa comune malattia infantile.

  • Appropriata igiene delle mani: lavare regolarmente le mani, in particolare dopo aver cambiato i pannolini, aver avuto a che fare con bambini malati, prima della preparazione del cibo o dopo aver usato il bagno, può prevenire la diffusione di molte malattie, compresa la malattia bocca mani piedi . Si raccomanda a chi lavora negli asili di indossare i guanti se ci si prende cura di un bambino malato (in attesa che il genitore lo passi a prendere) e di lavarsi le mani correttamente.
  • Non condividere cibo o bevande, sia con una persona malata che nella vita di tutti i giorni. Ci sono molte malattie che si diffondono attraverso la saliva e la condivisione di cibo o bevande promuove la diffusione sia dell’HFMD che di altre malattie.
  • Evitare di condividere i giocattoli, in particolare se i bambini sono abbastanza piccoli da considerare i giocattoli come “qualcosa da masticare”. Da raccomandare anche ai bambini più grandi, poiché la materia fecale sulle mani dei bambini può causare la diffusione di HFMD.
  • Disinfettare accuratamente superfici e oggetti di uso comune: Le superfici che vengono a contatto con le secrezioni orali o le feci, come i vestiti e le coperte comuni, devono essere lavate quotidianamente. Anche oggetti di uso comune che potrebbero diffondere il virus dovrebbero essere puliti e disinfettati frequentemente.
  • Insegnare a tossire in modo appropriato: Mettere una mano o un tessuto sulla bocca quando si tossisce o si starnutisce, smaltire correttamente i fazzoletti usati e lavarsi bene le mani contribuirà anche a contenere la diffusione della malattia, oltre al comune raffreddore!
  • Tenere a casa i bambini malati: i bambini sono generalmente contagiosi per 7-10 giorni, quindi tenerli a casa piuttosto che mandarli a scuola o all’asilo nido può impedire che la malattia si diffonda ulteriormente. I bambini che non hanno lesioni alla bocca e le cui mani e piedi hanno solo alcune vescicole che possono essere coperte possono frequentare la scuola o l’asilo nido. Gli adulti contagiati dovrebbero restare in malattia fino a quando tutti i sintomi non saranno scomparsi.

Non esiste ancora un vaccino contro la malattia bocca mani piedi , ma ci sono studi molto avanzati e promettenti in corso, tra cui alcuni test clinici di fase III.

Nevo di Spitz atipico e linfonodo sentinella: cosa sapere

Il nevo di Spitz, è un neo benigno ma in alcuni casi invece può essere atipico e per questo il dermatologo potrebbe consigliare di eseguire il linfonodo sentinella.

E’ noto che il nevo di Spitz è un neo che nella stragrande maggioranza dei casi compare nei bambini e negli adolescenti e meno frequentemente negli adulti.

Quando compare negli adulti, il nevo di Spitz desta sempre un po di preoccupazione sia per il paziente sia per il dermatologo.

Il paziente si preoccupa perché nota la sua comparsa improvvisa e la rapida crescita; il dermatologo invece perché osservandolo in dermatoscopia – la metodica normalmente utilizzata per il controllo dei nei – anche quando il suo aspetto è tipico e senza alcuna irregolarità a livello delle sue strutture sub-epidermiche, ha il sospetto che possa trattarsi di un Melanoma.

Il Melanoma, infatti, tra le sue molteplici facce e aspetti con le quali si può presentare sulla pelle può apparire dermoscopicamente simile ad un neo di Spitz e proprio per questo motivo nell’adulto quando il dermatologo osserva in dermoscopia un neo con caratteristiche simili al nevo di Spitz (spitzoidi) consiglia sempre l’asportazione preventiva.

Sono Melanomi che istologicamente hanno caratteristiche simili al neo di Spitz ma ovviamente sono maligni e per questo sono chiamati Melanomi spitzoidi.

Se il neo è asportato in un soggetto di età inferiore ai 40 anni è più probabile che si possa trattare di un neo di Spitz mentre dopo i 40 anni di un Melanoma.

Per capire se si tratta di un nevo di Spitz oppure di un Melanoma, il neo una volta asportato deve essere analizzato dal’anatomo-patologo.

L’anatomo-patologo lo osserva al microscopio per valutare la sua organizzazione cellulare, la morfologia d’insieme e quella delle singole cellule e la presenza di mitosi e poi riporta la sua descrizione nel referto istologico con la sua conclusione diagnostica: Nevo di Spitz o Melanoma.

Il referto istologico deve essere poi visionato sempre dal dermatologo per confermare la congruità con il suo sospetto clinico o strumentale.

Fatta questa premessa per le neoformazioni spitzoidi dell’adulto, la situazione dovrebbe essere decisamente più semplice nei bambini, negli adolescenti e nei giovani.

Nevo-di-Spitz-schiena
Foto: Nevo di Spitz localizzato sulla schiena

Anche in questo caso il nevo di Spitz compare improvvisamente e cresce molto rapidamente in poche settimane. Può essere di colore nero, oppure marrone oppure rosa. Spesso è di forma circolare con i margini ben definiti e i bordi regolari.

Al tatto la sua superficie è liscia e alla palpazione si può presentare sopraelevato rispetto alla superficie della pelle e per questo definito di tipo cupoliforme.

A queste caratteristiche cliniche corrispondono in dermoscopia aspetti caratteristici e familiari al dermatologo.

Si tratta di nevi di Spitz che ad un certo punto, dopo essere cresciuti rapidamente e in poco tempo possono:

  • regredire del tutto con la scomparsa totale del neo sulla pelle
  • evolvere fino ad assumere l’aspetto di un neo normale, condizione quest’ultima documentabile in dermatoscopia dove il neo da un aspetto spitzoide presenta strutture tipiche e comuni agli nei normalmente presenti sulla superficie del corpo. Tali cambiamenti e modifiche non è possibile apprezzarle ad occhio nudo.

Il dermatologo quando osserva un neo di Spitz nei giovani o nei ragazzi lo monitora nel tempo e non consiglia l’asportazione.

Il nevo di Spitz atipico o tumore di Spitz atipico

Può capitare però che anche nel caso dei bambini, adolescenti e dei giovani la gestione appena descritta non sia poi sempre così fluida e che gli aspetti clinici e/o dermoscopici insospettiscano il dermatologo tanto da consigliare l’asportazione.

Sono situazioni, poco frequenti e possibili, che possono mettere in difficoltà anche l’anatomo-patologo esperto nel riportare sul referto istologico se la lesione è benigna e quindi è un neo di Spitz oppure maligna, ovvero un Melanoma.

Sono situazioni sfumate, dove se paragonassimo il neo di Spitz al colore bianco e il Melanoma al nero, si collocano in mezzo nella finestra delle diverse sfumature del grigio da quello chiaro e quello scuro.

Nevo-di-Spitz-dermatoscopia
Foto: Nevo di Spitz-visione dermatoscopia

Più la sfumatura è verso il grigio chiaro più gli aspetti istologici sono e appaiono simili al Neo di Spitz, più invece tendono al grigio scuro e più assomiglieranno a quelli del Melanoma.

Quando si verifica una situazione del genere si parla di Neo di Spitz atipico oppure Tumore Spitzoide atipico o tumore di Spitz atipico.

Sono neoformazioni pigmentate con caratteristiche non esattamente differenziabili dal Melanoma.

Il linfonodo sentinella e il tumore di Spitz Atipico

A questo punto formulata la diagnosi di tumore di Spitz atipico in base ad alcuni protocolli veniva consigliato in via precauzionale di eseguire il linfonodo sentinella.

La tecnica del linfonodo sentinella, così come per il cancro della mammella e in alcuni casi di Melanoma, consiste nel prelevare un linfonodo per esaminarlo istologicamente e valutare se al suo interno sono presenti cellule tumorali.

Il linfonodo asportato è il primo della stazione linfonodale che drena l’area dove è stato asportato il tumore della pelle.

Per identificarlo si procede con l’iniezione sottocute, tutto intorno alla cicatrice dovuta all’asportazione del tumore di Spitz atipico, di un radiofarmaco (isotopo debolmente radioattivo) che i vasi linfatici della cute veicolano verso il primo linfonodo della stazione linfonodale.

La somministrazione sottocute del radiofarmaco viene eseguita il giorno prima dell’intervento, proprio per permettere il suo drenaggio linfatico verso i linfonodi, e il giorno successivo, quello dell’intervento, tramite una sonda dedicata si cerca di captare in quale parte del corpo si è concentrato il radiofarmaco.

Una volta individuata l’area si procede all’incisione chirurgica della pelle per prelevare il linfonodo ed esaminarlo.

Lo stesso procedimento del linfonodo sentinella veniva eseguito e consigliato anche dopo la diagnosi di tumore di Spitz atipico.

Il linfonodo sentinella prelevato, una volta esaminato, poteva avere al suo interno cellule del neo di Spitz Atipico, confermando a tutti gli effetti la migrazione di cellule dal punto in cui il neo era localizzato sulla pelle al linfonodo; una condizione questa che nel caso degli altri tumori corrisponde ad una vera e propria metastasi.

Appunto nel caso degli altri tumori perché nel tumore di Spitz atipico le cellule riscontrate nel linfonodo non hanno nulla a che vedere con le metastasi e, per concludere il concetto, né l’asportazione del tumore di Spitz atipico né tale riscontro a livello del linfonodo sentinella incidono sull’aspettativa di vita del giovane paziente.

A questo punto se le cellule del tumore di Spitz atipico riscontrate nel linfonodo sentinella non rappresentano una minaccia per la vita del paziente perché eseguirlo?

Proprio per questo le recenti linee guida sconsigliano di eseguire l’intervento chirurgico del linfonodo sentinella e dopo una diagnosi istologica di Tumore di Spitz Atipico indicano solo di eseguire un allargamento.

L’allargamento non è altro che un intervento chirurgico che si esegue in anestesia locale e consiste nell’intervenire a ridosso della cicatrice dove è stato asportato il tumore di Spitz atipico per asportare un margine di tessuto più ampio.

Conclusioni

Il tumore di Spitz Atipico è una condizione che si colloca nella finestra della scala dei grigi dove da un lato abbiamo il neo di Spitz, assolutamente benigno, e dall’altra il Melanoma Spitzoide che invece è maligno.

Da un punto di vista istologico, il neo di Spitz atipico presenta elementi similari a quello del Melanoma spitzoide senza però esserlo.

Proprio per questo motivo in passato per motivi precauzionali veniva consigliato il linfonodo sentinella ma poi si è visto che anche quando risultava positivo, ovvero al suo interno venivano riscontrate cellule del tumore di Spitz Atipico non si procedeva oltre, non veniva consigliata alcuna terapia e l’aspettativa di vita del paziente non veniva minacciata proprio perché la neoformazione non era maligna!

Oggi, la possibilità di eseguire indagini genetiche e molecolari sulla neoformazione una volta asportata, sono molto importanti per inquadrare meglio i tumori di Spitz Atipico.

Pertanto, oggi i ragazzi e i giovani dopo aver asportato un neo di Spitz Atipico non devono più eseguire il linfonodo sentinella ma solo un re-intervento chirurgico di ampliamento nella sede di pregressa asportazione della lesione e poi controlli periodici, non invasivi, come l’ecografia dei linfonodi e ovviamente quelli dal dermatologo per lo screening periodico degli altri nei.

Impetigine: tutto quello che devi sapere

L’impetigine è un’infezione della pelle altamente contagiosa che ha maggiori probabilità di colpire bambini di età compresa tra 2 e 5 anni.
Il termine impetigine deriva dal verbo latino impetere, che significa attaccare, e si riferisce alle eruzioni cutanee o alle eruzioni cutanee che caratterizzano la malattia. I primi sintomi dell’infezione sono la comparsa di una macchia rossa con conseguente prurito.
Nell’Europa settentrionale, nel Nord America e in Canada, l’impetigine è la più comune infezione batterica della pelle nei bambini, ma può verificarsi a qualsiasi età. Il contagio è più frequente in ambienti con ampi spazi in comune come le caserme militari o in climi caldi-umidi.

L’impetigine solitamente si risolve da sola entro 2 settimane. In caso di complicazioni il medico potrebbe ritenere necessario prescrivere una crema antibiotica o antibiotici per via orale.

Impetigine: una delle più diffuse e contagiose infezioni superficiali della pelle
Impetigine: una delle più diffuse e contagiose infezioni superficiali della pelle

L’impetigine in 3 punti

  1. L’impetigine è un’infezione contagiosa della pelle molto comune nei bambini.
  2. È causata da batteri Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes
  3. Normalmente i sintomi vanno via senza trattamento, ma questo dipende dal tipo di impetigine e dalla gravità dei sintomi.

Come curare l’impetigine?

L’impetigine può essere curata con successo, ma senza il giusto trattamento possono verificarsi delle complicanze.

Il trattamento per l’impetigine ha lo scopo di accelerare la guarigione, migliorare l’aspetto della pelle danneggiata dall’infezione, prevenendo le complicazioni e la diffusione dell’infezione.

Il tipo di trattamento dipenderà dal tipo di impetigine e dalla gravità dei sintomi.

Se l’infezione è lieve, il dermatologo può solo raccomandare di mantenere la pelle pulita.

Un’infezione più grave può ,invece, richiedere un trattamento antibiotico.

Antibiotici topici

Gli antibiotici topici vengono applicati direttamente sulla pelle. Il medico potrebbe ritenere opportuno prescrivere una crema di mupirocina sale di calcio, come il Bactroban. Prima di applicare la crema antibiotica è necessario rimuovere delicatamente le croste in modo che l’antibiotico possa penetrare in profondità nella pelle.

È importante lavare le zone interessate della pelle con acqua calda e sapone prima di applicare un antibiotico topico 

Se possibile, usate sempre i guanti in lattice per applicare la crema e in ogni modo le mani dovrebbero essere lavate accuratamente dopo ogni applicazione. Questo trattamento dovrebbe risolvere l’infezione entro 7 giorni.

Antibiotici per via orale

Quando l’impetigine è più diffusa o se il paziente non ha avuto esito positivo mediante la terapia con antibiotici topici il dermatologo potrebbe prescrivere degli antibiotici per via orale; la scelta del tipo di antibiotico dipende dalla gravità, dall’infezione, dalle condizioni mediche del paziente e dalla presenza di allergie.

Un ciclo di antibiotici di solito dura circa 7 giorni.

È importante completare l’intero ciclo antibiotico, anche se i sintomi si risolvono prima della fine

Un bambino affetto da impetigine può rientrare a scuola 48 ore dopo l’inizio del trattamento antibiotico o quando le ferite sono guarite.

Rimedi naturali

L’utilizzo di Tea tree oil, olio d’oliva, aglio, olio di cocco e il miele di Manuka potrebbero essere dei buoni rimedi naturali per alleviare i sintomi dell’impetigine, ma nessun dato scientifico ne conferma l’efficacia.

Quali sono i sintomi?

I principali sintomi di impetigine sono le vesciche piene di liquido (piccole papule rosse) che in una fase successiva si rompono formando una crosticina giallastra.

I sintomi dipenderanno dal tipo di impetigine.

Impetigine sul volto di una bambina
Impetigine sul volto di una bambina

Quanti tipi di impetigine esistono?

Esistono due tipi principali di impetigine: impetigine bollosa e impetigine non bollosa.

Impetigine non bollosa

Circa il 70% dei casi di impetigine è di questo tipo.

Piccole vescicole rosse appaiono intorno alla bocca e al naso. Le vesciche rompendosi faranno fuoriuscire del liquido formando poi delle croste dorate spesse.

Quando le croste si seccano completamente lasciano un segno rosso sulla pelle che di solito guarisce senza lasciare cicatrici.

Sebbene le ferite non siano dolorose, possono essere molto pruriginose. È importante non toccarle o graffiarle per evitare che l’infezione si diffonda ad altre parti del corpo e ad altre persone.

In rari casi, i sintomi possono essere più gravi, con febbre e gonfiore delle ghiandole.

Impetigine bollosa

L’impetigine bollosa è causata da un ceppo di Staphylococcus aureus che secerne un tipo di tossina che colpisce lo strato cutaneo. Colpisce principalmente i bambini di età inferiore ai 2 anni.

La tossina attacca una proteina cellulare che contribuisce a mantenere la pelle integra, quando questa proteina cellulare viene danneggiata, i batteri possono diffondersi rapidamente.

Sul corpo, sulle gambe e sulle braccia appaiono vesciche piene di liquido delle dimensioni medio-grandi. La pelle intorno alla vescica è rossa e pruriginosa, ma non dolente. Spesso si diffondono rapidamente e alla fine scoppiano, lasciando una crosta gialla. La crosta normalmente guarisce senza cicatrici.

Le bolle non sono dolorose, ma possono essere molto pruriginose. E’ sempre consigliato di non toccarli o graffiarli.

La febbre e le ghiandole gonfie sono comuni sintomi con questo tipo di impetigine.

Immagini di Impetigine sul volto

Quali sono le cause dell’impetigine?

L’impetigine è causata da:

  • Staphylococcus aureus (S. aureus)
  • Streptococcus pyogenes (S. pyogenes)

Lo stafilococco aureus esiste innocuo sulla pelle umana mentre lo Steptococco pyogenes è presente nella normale flora batterica della bocca. Questi due batteri possono causare infezioni quando c’è un taglio o una ferita.

L’infezione può iniziare in due modi:

Impetigine primaria: i batteri invadono la pelle normale e sana senza un sito di entrata.
Impetigine secondaria: i batteri invadono la pelle perché un’altra infezione o condizione della pelle ha danneggiato la barriera cutanea, come un eczema o la scabbia.

Come entrano i batteri nella pelle?

L’impetigine negli adulti di solito deriva da lesioni alla pelle, spesso derivante da un’altra condizione della pelle, come la dermatite o un’infiammazione della pelle.

I bambini si infettano generalmente solo dopo un taglio, un graffio o una puntura d’insetto, ma in alcuni casi l’infezione può verificarsi anche senza un apparente danno alla pelle.

Come si diffonde l’impetigine?

La diffusione è molto semplice: basta essere a contatto con oggetti infetti anche semplicemente lenzuola, asciugamani, giocattoli e indumenti.

I sintomi non compaiono fino a 4 a 10 giorni dopo l’esposizione iniziale ai batteri. Anche durante l’incubazione è possibile diffondere l’infezione anche perché non si è ancora a conoscenza di essere infetti.

I bambini possono avere maggiori probabilità di contrarre l’infezione perché il loro sistema immunitario non è ancora completamente sviluppato

Quando compaiono i sintomi, il soggetto colpito da impetigine deve restare a casa e non rientrare a scuola o al lavoro fino a quando le lesioni sono guarite con croste o dopo 48 ore dall’inizio del trattamento antibiotico.

Crosticine dovute all'impetigine
Crosticine dovute all’impetigine

L’impetigine nei bambini

L’impetigine è comune tra i bambini in età prescolare e quelli in età scolare. Può coinvolgere il viso, il collo, le mani e l’area del pannolino.

Danni alla pelle dovuti a tagli e/o escoriazioni possono consentire l’ingresso dell’infezione

Può facilmente diffondersi tra i bambini. Per ridurre il rischio vale sempre la regola del lavare le mani regolarmente ed evitare di graffiare o toccare le ferite e lesioni cutanee. E’ consigliato utilizzare salviette, asciugamani, vestiti e biancheria da letto separati dal resto della famiglia per evitare il contagio.

I bambini con sintomi di Impetigine dovrebbero consultare il prima possibile il dermatologo: se le ferite non guariscono dopo 3 giorni di trattamento, o se vi è la presenza di febbre.

Come si fa la diagnosi dell’ Impetigine?

L’impetigine è abbastanza facile da diagnosticare esaminando l’area interessata. Il Dermatologo probabilmente chiederà al paziente, al genitore o al diretto interessato se ci sono stati eventuali tagli recenti, graffi o punture di insetti nell’area colpita o se ci sono altre condizioni in corso, tipo la scabbia.

Il Dermatologo potrebbe richiedere ulteriori test in caso in cui:

  • i sintomi sono gravi e si sono diffusi in molte parti del corpo
  • il paziente non risponde al trattamento
  • l’infezione ritorna spesso anche dopo la guarigione

Il Dermatologo analizzerà la zona con un tampone per vedere quale batterio sta causando l’impetigine e quale antibiotico è più probabile che funzioni. Un tampone può anche aiutare a determinare se c’è un’altra infezione in corso come tinea corporisfuoco di Sant’Antonio.

Nel caso in cui il paziente presenta degli episodi di impetigine ricorrenti il medico potrebbe valutare di effettuare un prelievo con tampone dal naso per determinare la presenza di batteri.

Impetigine alle labbra in uomo adulto
Impetigine alle labbra in uomo adulto

Complicazioni dell’impetigine

Possono verificarsi delle complicazioni anche se ciò avviene molto di rado.

Le seguenti complicanze possibili sono :

  • Cellulite batterica : Se il batterio di Stafilococco Aureus si moltiplica e si diffonde negli strati più profondi della pelle l’impetigine si trasforma in cellulite batterica(ben diversa dal noto problema estetico). La pelle assume un aspetto rosso e infiammato e potrebbero presentarsi febbre e dolore.
  • Psoriasi guttata: macchie rosse e squamose di pelle infiammata si sviluppano su tutte le parti del corpo. Non è infettivo e può verificarsi nei bambini e negli adolescenti dopo un’infezione batterica, in particolare un’infezione alla gola.
  • Scarlattina: si tratta di una rara infezione batterica causata da Streptococcus pyogenes. I sintomi includono un’eruzione cutanea rosa in tutto il corpo e probabilmente nausea, vomito e dolore.
  • Batteriemia o sepsi: un’infezione batterica del sangue che porta a febbre, tachicardia, vomito, confusione e vertigini. Questa è una infezione pericolosa per la vita, potenzialmente molto grave e richiede il ricovero immediato.
  • Glomerulonefrite post-streptococcica: un’infezione dei piccoli vasi sanguigni nei reni che può essere fatale per gli adulti. Questa complicazione dell’ impetigine è molto rara. I sintomi includono urina scura e ipertensione. Il ricovero è di solito necessario per monitorare la pressione sanguigna.

Prevenzione

Una buona igiene personale è il modo migliore per ridurre il rischio di sviluppare o diffondere l’impetigine.

Lavare immediatamente eventuali tagli, graffi, escoriazioni e punture di insetto e tenerli puliti contribuirà a ridurre il rischio.

Una corretta igiene è la migliore arma per prevenire la diffusione dell'impetigine
Una corretta igiene è la migliore arma per prevenire la diffusione dell’impetigine

Se qualcuno è affetto da impetigine è importante tenere gli effetti personali isolati dalle altre persone e seguire misure igieniche rigorose.

Quanto segue aiuterà a prevenire la diffusione dell’infezione ad altri e anche ad altre parti del corpo del paziente:

  • lavare le zone interessate con sapone neutro e acqua corrente, quindi coprire leggermente la zona con una garza
  • non toccare le ferite e scoraggiare il paziente dal farlo
  • tenere separati i vestiti, le lenzuola, gli asciugamani e altri articoli da toilette del paziente e lavarli giornalmente a 60° o ​​superiore
  • quando si applica la crema antibiotica usare i guanti e lavare accuratamente le mani dopo ogni applicazione
  • mantenere le unghie del paziente corte per ridurre i graffi
  • assicurandosi che le mani vengano lavate spesso
  • per prevenire una recidiva, assicurarsi che qualsiasi condizione della pelle, come l’eczema, sia stata trattata correttamente.

Riferimenti scientifici

Hartman-Adams, H., Banvard, C, & Juckett, G. (2014, August). Impetigo: diagnosis and treatment American Family Physician1590, (4)

Grice, E. A., Kong, H. H., Conlan, S., Deming, C. B., Davis, J., Young, A. C., & Segre, J. A. (2009). Topographical and Temporal Diversity of the Human Skin MicrobiomeScience, 324(5931)

Impetigo: Overview. (2017, August 24). Retrieved from https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmedhealth/PMH0072721/

Otto, M. (2015, February 1). Staphylococcus aureus toxins. Current Opinion in Microbiology. 0: 32–37

Come ridurre i pori dilatati


La pelle è l’organo più grande del corpo. Contiene milioni di pori, anche se la maggior parte di essi non sono visibili all’occhio umano.
Tutti questi pori sono aperti, permettendo alla pelle di “respirare”. Ogni poro contiene un follicolo pilifero e ghiandole sebacee che producono una sostanza oleosa chiamata sebo.

Le ghiandole sebacee sono più abbondanti nei pori del viso, della schiena, del torace e dell’inguine.
Gli ormoni svolgono un ruolo centrale nello stimolare queste ghiandole al fine di produrre quantità più abbondanti di sebo. Ecco perché i pori sul tuo viso, in particolare quelli sul naso, sulla fronte e sulle guance, possono apparire più grandi di quanto non siano in altre parti del tuo corpo.

Qualsiasi tipo di pelle, sia grassa, normale o secca, può avere grandi pori dilatati.
Questi possono dare alla tua pelle un aspetto opaco, in particolare se sono intasati di sporco, batteri, sebo o cellule morte della pelle.

Pur non essendo un problema medico, i pori dilatati possono essere un problema estetico per alcune persone , a cui non piace il modo in cui appare la propria pelle.
Negli adolescenti e negli adulti che sono inclini all’acne, i pori dilatati possono ostruirsi, trasformandosi in punti neri o brufoli.

Con l’invecchiamento della pelle, una minor produzione di collagene, può portare ad un aumento della dimensione dei pori, che potrebbero anche causare preoccupazione.

I pori non possono essere aperti o chiusi. Inoltre non possono essere resi più piccoli. Spesso, quando le persone dicono di voler aprire i pori, ciò a cui si riferiscono è una pulizia profonda per rimuovere il sebo in eccesso e le impurità. Questo potrebbe far pensare, sbagliando, ai pori aperti come ad una qualcosa che si può restringere o chiudere.

Cause dei pori dilatati

Ci sono diverse cause per cui si hanno pori dilatati di grandi dimensioni. Tra queste:

  • alti livelli di produzione di olio (sebo)
  • elasticità ridotta attorno ai pori
  • follicoli piliferi spessi
  • genetica o eredità
  • riduzione della produzione di collagene nella pelle, causata dall’invecchiamento
  • danni del sole o sovraesposizione al sole

Pori dilatati vs pori puliti

Nonostante la prevalenza di prodotti che promettono di “aprire i pori”, è importante ricordare che essi sono già aperti. I trattamenti per il viso a vapore possono farti sentire come se stessi aprendo i pori, ma in sostanza, quello che stai facendo è purificare i pori dal tuo sebo, cellule morte e impurità. La pelle non respira tecnicamente come fanno i nostri polmoni, per questo è necessario che i pori siano aperti per mantenere la pelle fresca e per eliminare le cellule morte in modo che possano crescerne di nuove.

Rimedi e tipi di trattamento

Non puoi liberarti dei pori dilatati, tuttavia, puoi fare in modo che si notino meno e migliorare l’aspetto della tua pelle. Ecco come fare:

Esposizione al vapore

Esporre il viso al vapore può aiutare a pulire i pori, facendoli sembrare più piccoli e donando alla pelle una nuova luminosità.

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Il bagno di vapore svolge molteplici azioni benefiche sulla pelle, attivandone le naturali funzioni.

Prova ad aggiungere erbe o oli essenziali al vapore, per rendere la tua esperienza più estetica e rilassante.

Maschere facciali

Le maschere che si asciugano sulla pelle sono efficaci nell’eliminare i punti neri e possono anche aiutare a ridurre l’aspetto dei pori.

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Le maschere facciali aiutano a ridurre le impurità del viso

Prova a sperimentarne diversi tipi per vedere quale funziona meglio per te.
Quelle migliori argilla o di farina d’avena. Le maschere facciali aiutano a rimuovere le impurità dai pori, facendoli sembrare più piccoli.

Esfoliazione

Fotodinamica
L esfoliazione aiuta a mantenere i pori puliti

Esfoliare la pelle aiuta a rimuovere ciò che ostruisce i pori, come sebo e impurità.Gli esfolianti funzionano meglio se usati quotidianamente o a giorni alterni. Puoi scegliere tra una vasta gamma di prodotti esfolianti, inclusi astringenti, creme e lozioni, tutti contenenti:

  • retinoidi
  • alfa idrossi acidi (acido citrico, lattico o glicolico)
  • beta-idrossi (acido salicilico)

Trattamenti laser

Trattamenti laser professionali non invasivi, possono essere eseguiti nello studio di un dermatologo o in una spa medica.
Funzionano favorendo la produzione di collagene e possono essere più efficaci per i pori dilatati causati dall’invecchiamento o dai danni del sole. Possono anche essere efficaci nel ridurre le cicatrici dell’acne.

Cura preventiva della pelle

Non puoi cambiare la tua genetica o la tua età, ma puoi adottare una routine proattiva per la cura della pelle orientata a migliorare l’aspetto dei pori aperti.

I consigli da seguire:

  • Mantieni la pelle pulita con un’esfoliazione quotidiana. Puoi usare prodotti fatti apposta per questo scopo o rimedi fatti in casa, usando un panno caldo seguito da un astringente.
  • Tieni la pelle protetta dal sole indossando la protezione solare ogni giorno.
  • Opta per prodotti per la cura della pelle non comedogeni che non ostruiscono i pori.
  • Idrata sempre la pelle, anche se è grassa. Ci sono idratanti progettati specificamente per questo tipo di pelle.
  • Utilizza prodotti che favoriscono la produzione di collagene che contengono antiossidanti e che possono anche essere utili per mantenere la pelle sana.

In conclusione

I pori aperti sulle guance, sul naso e sulla fronte possono apparire più grandi quando invecchi o quando i tuoi pori sono ostruiti.
Mantenere la pelle pulita ed evitare il sole, sono due dei modi migliori per ridurre l’aspetto dei pori aperti. Nulla, in realtà, apre o chiude i pori, ma sono disponibili trattamenti che possono farli sembrare più piccoli, donando alla pelle un aspetto più sano e vivace.


Riferimenti scientifici

Isotretinoina, gravidanza ed esami del sangue: cosa devi sapere

L’Isotretinoina è il principio attivo di diversi farmaci il cui nome commerciale è: Isoriac, Roaccutane, Isotretinoina Difa Cooper, Aisoskin, Isdiben, il cui dosaggio può essere 5 mg, 10 mg oppure 20 mg.

E’ un farmaco indicato per il trattamento dell’Acne. Più esattamente, il farmaco non può essere utilizzato per il trattamento per tutte le forme di Acne ma come indicato in Curare l’acne con Isotretinoina è indicato solo in casi selezionati e mirati.

Così come la sua prescrizione è opportunamente regolamentata dall’AIFA come ho già avuto modo di far presente in Isotretinoina orale per l’Acne: guida alla prescrizione , dove ho riportato le informazioni che sia il dermatologo sia il farmacista devono sempre tener presente quando è necessario prescrivere l’Isotretinoina per l’Acne.

Proprio per questo, l’Isotretinoina non è un farmaco di automedicazione e peggio ancora di auto-prescrizione.
Per intenderci non puoi e non è possibile andare in farmacia per comprarlo senza che prima non ti abbia visitato un dermatologo che abbia confermato l’indicazione al trattamento.

Isotretinoina e gravidanza

Se sei una donna in età fertile e il tuo dermatologo ha consigliato l’isotretionina, saprai benissimo che dovrai attenerti al programma di prevenzione del rischio teratogeno approvato dall’AIFA nel 2005 (GU n.261/05) e pertanto evitare una gravidanza attuando, come indicato dal tuo specialista, il programma di prevenzione della gravidanza.

Ora, se è chiaro cosa fare per prevenire una gravidanza, i problemi nascono nel momento in cui una donna, alla sospensione dell’Isotretinoina, desidera una gravidanza.

Quanto tempo dopo la sospensione dell’Isotretinoina posso avere una gravidanza?

“Il dermatologo mi detto che posso avere una gravidanza sicura 6 mesi dopo la sospensione dell’isotretinoina.!”

“Il dermatologo mi ha detto che dovrò aspettare almeno due anni prima di una gravidanza!”

E’ evidente che si tratta di indicazioni estremamente divergenti.

Vediamo di fare chiarezza.

Ho sottolineato che, durante l’assunzione dell’isotretinoina, dovrai assolutamente evitare la gravidanza per il rischio che il farmaco possa indurre malformazioni fetali.

Proprio per questo anche quando dovrai iniziare ad assumere l’isotretinoina, il dermatologo deve essere certo che la sua paziente non sia già incinta, motivo per cui,

 l’anticoncenzionale deve essere assunto da almeno un mese prima dell’inizio della cura per l’Acne.

La contraccezione deve essere portata avanti durante tutto il periodo di assunzione dell’Isotretinoina ma poi ad un certo punto arriva il giorno in cui il farmaco, risolta l’Acne dovrà essere sospeso.

Sospeso il farmaco cosa succede?

Nel momento in cui si sospende l’assunzione dell’Isotretinoina, la pillola deve essere invece assunta ancora per un mese.

Quindi la pillola contraccettiva deve essere assunta almeno un mese prima e fino ad un mese dopo la sospensione dell’isotretinoina per poi essere sospesa.

A questo punto, sospesa la pillola, così come indicato, è possibile avere una gravidanza, come molte mi chiedono, sicura, nel senso senza aver paura dei possibili effetti collaterali dell’Isotretinoina sul feto.

Durante la cura con Isotretinoina devono essere eseguiti degli esami del sangue?

L’isotretinoina è un farmaco che una volta assunto viene metabolizzato dal fegato e di conseguenza può essere responsabile di alcune disfunzioni epatiche.

Proprio per questo, devono essere eseguite delle indagini per monitorare sistematicamente tale condizione che, preciso fin da subito, non necessariamente si deve sempre verificare. In altre parole, sono in tanti, uomini e donne che durante la cura con Isotretinoina non hanno avuto alcun problema al fegato ma questo non significa che non devono essere eseguiti i controlli del sangue.

esami nel sangue
Gli esami nel sangue vanno eseguiti sia prima che durante il ciclo di cura

Gli esami del sangue da eseguire sono: transaminasi (GOT, GPT, GammaGT) e colesterolo totale, HDL, LDL e Trigliceridi.

Questi esami devono essere seguiti una prima volta prima di iniziare la cura con Isotretinoina, per valutare lo stato di salute generale del paziente, e poi durante il ciclo di cura, ogni tre mesi, a meno che il dermatologo visitando il paziente in cura, non reputi la necessità di eseguirli più frequentemente.

A questo punto durante la cura con Isotretinoina di possono verificare le seguenti condizioni:

quando i valori di funzionalità epatica citati aumentano ma rimangono comunque entro il range di riferimento: si continua con la cura e i valori verranno monitorati nuovamente dopo il prelievo successivo.
Come indicato i valori della transaminasi e/o del colesterolo e Trigliceridi aumentano un pò oltre il limite massimo di riferimento.
Teoricamente, è possibile valutare la fattibilità di rimodulare il dosaggio dell’Isotretinoina, di indagare la presenza di situazioni (vedi sotto) che potrebbero concorrere a determinare una condizione di ipervitaminosi A e quindi correggerla.
Oppure è possibile continuare la cura, monitorando più frequentemente i valori alterati, per definire se, pur tendenzialmente alti, sono stabili oppure continuano a peggiorare.
Nel primo caso la cura può essere teoricamente continuata, nel secondo invece no!
Nel secondo caso l’isotretinoina deve essere sospesa se i valori del fegato sono decisamente oltre i limiti massimi di riferimento.
In particolare quando vi è un aumento incontrollato dei trigliceridi per evitare il rischio di una pancreatite.

Precauzioni durante la cura dell’Acne con Isotretinoina

Infine, ci sono una serie di indicazioni da seguire per evitare possibili effetti collaterali dovuti all’assunzione dell’Isotretinoina:

  • Evitare di assumere antibiotici come le Tetracicline durante l’assunzione dell’Isotretinoina per evitare il rischio di ipertenione endocranica
  • Non assumere integratori a base di Vitamina A o Beta-carotene per evitare l’ipervitaminosi A e di conseguenza l’aumento dei valori del fegato citati sopra
  • Non assumere altri farmaci simili all’Isotretinoina appartenenti alla famiglia dei retinoidi
  • Usare lacrime artificiali se si indossano le lenti a contatto per evitare la secchezza oculare
  • Indossare gli occhiali da sole durante la cura perché l’Isotretinoina è un farmaco fotosensibilizzante
  • Evitare di esporsi al sole senza un’adeguata protezione solare con fattore di protezione molto alta (SPF 50+).
    Personalmente, faccio sospendere l’assunzione dell’Isotretinoina durante l’estate.
  • Non applicare creme esfolianti sul corpo e non usare scrub per evitare irritazioni cutanee
  • Evitare l’attività fisica intensa, a livelli agonistici per intenderci, per evitare affaticamento muscolare e nei casi gravi veri e propri danni muscolari (Rabdomiolisi)
  • Evitare la ceretta per la depilazione perché lo strappo potrebbe causare irritazioni cutanee
  • Evitare la dermoabrasione per il rischio di possibili cicatrici o macchie che potrebbero essere più chiare o più scure rispetto al colore della pelle sana.

Conclusioni

L’isotretinoina è un farmaco eccezionale, alcuni lo considerano come la soluzione, la cura definitiva per l’Acne.

E’ un farmaco che richiede, lo ripeto ancora una volta, la gestione medica da parte del dermatologo e che non può essere assunto con leggerezza, ad esempio per una forma lieve di Acne o peggio ancora per la pelle grassa (iperseborrea).

Infine, ti invito caldamente a consultare sempre il tuo dermatologo di riferimento quando in rete ti imbatti in informazioni sulla salute e nel caso specifico sull’isotretinoina, perché anche quand’anche vere, perché pubblicate sui siti accreditati, non significa che esse siano necessariamente vere anche per te!

Cellulite : tutto ciò che devi sapere

La Cellulite è una condizione in cui la pelle assume un aspetto a buccia d’arancia.

Di solito colpisce i glutei e le cosce, ma può anche localizzarsi in altre parti del corpo.
La cellulite si verifica quando i depositi di grasso sottocutanei “spingono” attraverso il tessuto connettivo sotto la pelle.

In breve:

  • Tra l’80 e il 90 per cento delle donne probabilmente soffre di cellulite.
  • La cellulite è nota come pelle a buccia d’arancia a causa della sua consistenzae aspetto osservabile ad occhio nudo
  • Numerosi trattamenti disponibili, ma l’effetto è per lo più temporaneo se non si interviene contestualmente anche sulle cause del problema e sullo stile di vita.
  • Una dieta povera di grassi, smettere di fumare e uno stile di vita attivo possono aiutare a ridurre l’incidenza della cellulite.

Cos’è la cellulite?

Cellulite è un termine che si riferisce alla presenza di “grumi” e affossamenti osservabili sulla pelle.

Può interessare sia uomini sia le donne anche se è più comune e frequente nel sesso femminile a causa delle diverse distribuzioni di grasso, muscoli e tessuto connettivo.

Come accennato precedentemente l’80 e il 90% delle donne potrebbe avere il problema della cellulite.

Gradi di cellulite

Una scala di gravità della cellulite, pubblicata nel 2009, la classifica in 4 gradi:

Grado 0 o assente quando non si vedono increspature sulla pelle. Quando la pelle viene pizzicata (pinch test), non si vede alcun effetto a buccia d’arancia.

Grado 1 o lieve quando la cellulite si presenta con un aspetto “a buccia d’arancia” e con una depressione, fino a 4, che conferisono un profili irregolare della superficie della pelle.

Grado 2 o moderato quando la cellulite presenta un numero maggiore di depressioni da cinque a nove e più profonde e marcate rispetto alle precedenti. In questo casi la pelle è molto raggrinzita, simile alla superficie esterna della ricotta.

Grado 3 o grave quando la cellulite è caratterizzata da un aspetto definito a “materasso”, con 10 o più depressioni profonde, e la pelle è gravemente raggrinzita.

Il Pinch test si esegue pizzicando delicatamente alcuni centimetri di pelle tra il pollice e l’indice nella zona delle natiche, delle cosce, dell’addome o delle braccia.

 In piediSupinaPinch Test
Grado 0
Grado 1Cellulite visibile
Grado 2Cellulite visibileCellulite visibile
Grado 3Cellulite visibileCellulite visibileCellulite visibile

Quali sono le cause delle cellulite

Non esiste una sola causa responsabile della cellulite, chiamata anche panniculopatia edemato fibro-sclerotica (PEFS), ma diversi fattori e stili di vita responsabili del problema.

Uno di questi è prima di tutto la conformazione e la diversa distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo nell’uomo e nella donna.

Cellulite-cosce
Foto: Cellulite localizzata sulle gambe

Nelle donne, le cellule adipose e il tessuto connettivo in questo strato sono disposte verticalmente.

Negli uomini, il tessuto ha una struttura incrociata e questo può spiegare perché hanno meno probabilità di avere la cellulite rispetto alle donne.

Invece i fattori di rischio incriminati sono:

Ormoni e l’età

Gli ormoni che probabilmente svolgono un ruolo importante nello sviluppo della cellulite sono: estrogeni, insulina, noradrenalina, ormoni tiroidei e prolattina.

Tali ormoni interagirebbero tra loro direttamente e indirettamente a livello del tessuto adiposo sottocutaneo (grasso) favorendo l’insorgenza della cellulite con il tipico aspetto della pelle che si presenta affossata in superficie.

Anche l’età fa sì che con il passare degli anni, diventando la pelle meno elastica e più sottile è maggiormente predisposta all’insorgenza della cellulite.

Fattori genetici

Alcuni geni sono necessari per lo sviluppo della cellulite. In particolare i fattori genetici che regolano il metabolismo di una persona e quindi anche la distribuzione del grasso sotto la pelle. Altri fattori responsabili sono l’etnia. I caucasici sarebbero maggiormente a rischio di sviluppare la cellulite.

Fattori dietetici e stile di vita

La cellulite non è causata da “tossine” bensì può essere favorita da un’alimentazione ricca di grassi, carboidrati e sale e da uno scarso consumo di fibre.

Un altro fattore di rischio è il fumo e la vita sedentaria, sia se un soggetto passa troppo tempo seduto oppure in piedi e quindi nella stessa posizione per lunghi periodi durante la giornata.

Anche la biancheria intima con l’elastico stretto ai glutei, limitando il flusso sanguigno, può favorire la formazione della cellulite.

Infine, la cellulite è più frequente nelle persone in sovrappeso e quindi con grasso in eccesso anche se le persone magre possono essere interessate sebbene in misura minore.

Di solito, la cellulite compare dopo i 25 anni di età e in alcuni casi può manifestarsi anche nei più giovani, adolescenti compresi.

Come si cura la cellulite

Diverse terapie e i trattameti suggeriti per trattare e risolvere la cellulite.

L’American Academy of Dermatology (AAD) ha esaminato una serie di trattamenti che possono avere successo nel ridurre l’aspetto della cellulite, rompendo le fasce del tessuto connettivo sotto la superficie della pelle.

La terapia ad onde acustiche utilizza un dispositivo portatile per trasmettere le onde sonore. Potrebbe funzionare, ma richiede diverse sedute di trattamento.

Il trattamento laser può migliorare l’aspetto della cellulite per un anno o più. Implica l’inserimento di una sonda laser molto piccola sotto la pelle.
Poi il laser viene attivato e rompe il tessuto adiposo.
Questo trattamento può favorire l’ispessimento la pelle, aumentando la produzione di collagene. La pelle ispessita può ridurre l’aspetto della cellulite sottostante.

La Laser liposi, invece, eseguita normalmente dal dermatologo consiste nell’inserimento di un ago sotto la pelle a livello del grasso per frantumarlo insieme alle fasce di tessuto connettivo. I risultati possono durare 2 anni o più.

La carbossiterapia utilizza gas di anidride carbonica per trattare la cellulite.
In questo caso sono possibili diversi effetti collaterali quali lividi e dolore dopo la procedura.
Massaggio connettivale profondo che può essere eseguito manuale da un operatore esperto oppure in maniera strumentale con dispositivoi dedicati. Tali massaggi da un lato rompono i tralci fibrosi profondi sottocutanei e dall’altro stimolano la circolazione sanguinga e linfatica, favorendo il drenaggio di liquidi interstiziali in eccesso.

La liposuzione laser-assistita rimuove piccole quantità di grasso, ma ciò potrebbe peggiorare gli affossamenti sulla pelle.

Quali farmaci e creme efficaci per curare la cellulite.

Alcuni farmaci e creme possono essere efficaci perché agiscono sui tessuti grassi.

Un principio attivo usato è la caffeina che applicata ogni giorno può aiutare a migliorare il microcircolo cutaneo in caso di cellulite. La caffeina è contenuta in diverse creme per la cellulite.

Anche il retinolo può migliorare l’aspetto estetico della pelle in presenza di cellulite.
Perchè si possano notare i benefici è necessario applicarlo per almeno 6 mesi.
Da ultimo alcuni ricercatori hanno proposto l’uso di farmaci che possono migliorare il metabolismo e la circolazione cellulare, ma questi non sono stati testati o dimostrati efficaci.

Rimedi per curare la cellulite

Le terapie alternative o supplementari comprendono oltre alla citata caffeina, estratto di semi d’uva o gingko biloba. Quest’ultimi applicati per sulla pelle in corrispondenza della cellulite sembrerebbero migliorarla

Inoltre indumenti e calze a compressione graduale possono migliorare la componente edematosa della cellulite, favorendo il drenaggio, agendo sia sui vasi sanguigni sia su quelli linfatici.

Da un punto di vista alimentare è importante evitare l’assunzione di grassi seguendo una dieta sana ed equilibrata, così come fare esercizio fisico evitando la vita sedentaria.


Riferimenti scientifici

Cellulite treatments: What really works? (n.d.). 

Hexsel, D. (2009, February). A validated photonumeric cellulite severity scaleJournal of the European Academy of Dermatology and Venereology 235, 523-528. 

Kravitz, L., & Achenbach, N.J. (n.d.). Cellulite: A review of its anatomy, physiology and treatment

Lezsko, M. (2014 October). Cellulite in menopausePrzeglad Menopauzalny 135, 298–304. 

Luebberding, S., Krueger, N., & Sadick N.S. (2015, August) Cellulite: an evidence-based reviewAmerican Journal of Clinical Dermatology 164, 243-256.

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