La salute della pelle a cura di
Dermatologia Myskin

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Mezzaluna sulle unghie: cosa significa quando manca?

La maggior parte delle persone presenta alla base delle unghie un piccola macchia a forma di mezzaluna di colore biancastro, che prende il nome di lunula. Quando è assente, può essere un indicatore di una carenza vitaminica o una grave condizione medica.

Le unghie nascono nella matrice ungueale. La lunula, o lunulae al plurale, è la parte visibile della matrice, anche se a volte può essere difficile da vedere.

Alcune persone notano solo una lunula sui loro pollici. Il colore della pelle e altri fattori possono rendere le lunule più o meno visibili.

Poiché la lunula si trova nella porzione della ricrescita dell’unghia, può fornire indizi sulla salute di una persona.

L’assenza delle lunule non è sempre indice di un serio problema di salute, ma è una buona idea discutere il problema con un dermatologo.

Perché possono sparire le lunule?

Di seguito elenchiamo le condizioni che possono far scomparire o essere meno visibili le lunule:

La malnutrizione

La malnutrizione dovuta a diete estreme, condizioni mediche che influenzano la capacità del corpo di assorbire sostanze nutritive e disturbi alimentari, possono causare cambiamenti nelle unghie.

Ad esempio, persone che hanno una carenza di vitamina B-12 possono notare che le loro lunulee scompaiono. Possono anche sviluppare unghie grigio-brunastre.

Gli esami del sangue possono rilevare molte carenze di vitamine e minerali. Il medico può aiutare il paziente a determinare quali sono le carenze a cui è più vulnerabile, a seconda della dieta, dello stile di vita, della salute e di altri fattori.

Vitiligine

La vitiligine è una malattia cronica che causa la perdita di colore della pelle, solitamente in chiazze. Questo accade perché il corpo attacca i melanociti, le cellule che danno alla pelle il suo colore.

Alcune persone con vitiligine possono sviluppare cambiamenti alle unghie, compresa una perdita delle lunule. Uno studio del 2016 su 100 persone con vitiligine e 100 persone sane ha rilevato che i cambiamenti delle unghie erano comuni quando si era in presenza della malattia. Tuttavia, 13 soggetti sani e 13 con vitiligine non avevano lunule, suggerendo che la loro assenza può essere ugualmente frequente in entrambi i gruppi.

Le persone con vitiligine possono sviluppare altri disturbi, come malattie della tiroide, e sono più vulnerabili alle ustioni solari e ad altre patologie della pelle associate al sole. È quindi importante che vengano seguite da un dermatologo.

Anemia

L’anemia è una comune malattia del sangue, che colpisce almeno 3 milioni di persone negli Stati Uniti.

Si verifica quando i globuli rossi che trasportano l’emoglobina ricca di ferro non svolgono correttamente la loro funzione o quando il corpo non produce abbastanza globuli rossi. Questo causa una carenza di ossigeno che può causare pallore, compreso quello che rende invisibili le lunule.

La carenza di ferro è la causa più comune di anemia e si verifica di solito quando una persona ha perso troppo sangue, ad esempio dopo un’emorragia o il parto.

Può verificarsi anche quando il corpo non assorbe correttamente il ferro, o una persona non consuma abbastanza alimenti ricchi di ferro.

Altre malattie possono causare l’anemia, tra cui anemia falciforme, esposizione a sostanze chimiche tossiche e insufficienza renale.

Insufficienza renale

I pazienti che si sottopongono a dialisi per insufficienza renale spesso non hanno le lunule sulle unghie.

I medici pensano che questo sia dovuto all’anemia causata da un’insufficienza renale. L’insufficienza renale non è l’unica causa potenziale di anemia, o la più comune. Pertanto, è importante rivolgersi un medico per accertarsi delle proprie condizioni di salute.

Chi soffre di insufficienza renale può anche notare una fascia marrone sulla punta del dito, nel punto in cui la punta bianca si collega al letto ungueale.

Malattie cardiache e polmonari

Le lunule possono diventare rosse nelle persone con determinati tipi di malattie cardiache e polmonari, tra cui:

    • malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO)
    • insufficienza cardiaca
    • malattia del tessuto connettivo (anche detta malattia vascolare del collagene)

Le unghie possono anche cambiare forma o consistenza, e una persona può sviluppare ulteriori sintomi, come mancanza di respiro, tosse o dolore al petto.

Cirrosi

La cirrosi è una malattia cronica che danneggia gravemente il fegato, compromettendo la funzionalità epatica. Le persone con diabete, coloro che bevono alcol in eccesso, i maschi e le persone oltre i 50 anni sono più vulnerabili alla cirrosi.

Chi è affetto da questa patologia può sviluppare lunule rosse. Le unghie possono anche diventare bianche, rendendo difficile vedere le lunule.

Avvelenamento da argento

Alcune persone presentano lunule blu scuro.

Questo cambiamento delle unghie può essere un segnale di avvertimento precoce di argiria, che è un tipo di avvelenamento causato da eccesso di esposizione all’argento. Chi è esposto a sostanze chimiche sul lavoro o alla polvere chimica tossica può sviluppare l’argiria.

Nella maggior parte di questi soggetti, le lunule delle unghie dei piedi rimangono bianche, ma le mani, il viso o gli occhi possono diventare blu.

Malattia di Wilson

La malattia di Wilson è una malattia genetica che provoca l’accumulo di livelli pericolosi di rame nel corpo.

Questa condizione può causare una vasta gamma di sintomi, tra cui insufficienza epatica, tremori, ansia, depressione, disprassia e difficoltà a camminare.

Alcune persone con questa patologia presentano lunule blu.

Sindrome dell’unghia gialla

Alcune malattie causano ispessimento e ingiallimento delle unghie, oscurando le lunule.

Le unghie possono anche curvarsi e la cuticola, che è il piccolo pezzo di pelle alla base dell’unghia, può cambiare forma o scomparire. La causa più comune è il versamento pleurico, che si verifica quando il liquido si accumula nella pleura o nei tessuti sottili che rivestono i polmoni e il torace.

Anche altre condizioni, come cattiva circolazione e gonfiore, possono causare l’ingiallimento delle unghie e la scomparsa delle lunule.

Quando rivolgersi a un medico

Chi non ha le lunule, ma non presenta nessun altro sintomo non dovrebbe preoccuparsi indebitamente. A volte le lunule semplicemente non sono visibili.

Tuttavia, è una buona idea fare una visita per escludere possibili condizioni mediche. Questo perché a volte la scomparsa delle lunule è un segnale premonitore di condizioni pericolose, ad esempio l’avvelenamento da argento.

In presenza di altri sintomi, come difficoltà respiratorie, dolore toracico, febbre o gonfiore insolito, la scomparsa delle lunule potrebbe segnalare un problema di salute importante. In questi casi, occorre consultare immediatamente un medico.

Per concludere

Le unghie rivelano informazioni sulla circolazione sanguigna, sullo stato nutrizionale e su come funzionano i vari organi del corpo.

Agiscono come un allarme precoce, avvisando di potenziali problemi di salute. Nella maggior parte dei casi, l’assenza o la scomparsa delle lunule indica solo una carenza nutrizionale minore. A volte, tuttavia, la causa è più seria.

E’ opportuno consultare un medico in presenza di cambiamenti delle unghie o della pelle per rilevare il prima possibile la presenza di condizioni mediche serie, consentendo un trattamento tempestivo.


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Quinta malattia: sintomi, diagnosi e trattamento

L’eritema infettivo comunemente chiamato “quinta malattia” è causato dal parvovirus B19 e comporta febbricola, stanchezza e un’eruzione cutanea sul corpo. A causa di questa eruzione la patologia viene chiamata “sindrome della guancia schiaffeggiata” per via dell’eruzione che si manifesta soprattutto sulle guance.

Il termine generico di “quinta malattia” è dovuto alla considerazione che questa sia la quinta in un gruppo comune di malattie infantili con eruzioni cutanee simili come il morbillo, la rosolia (morbillo tedesco), la scarlattina e la malattia di Dukes.

Il virus può colpire qualsiasi età, ma si verifica soprattutto tra i 5 e i 14 anni, e specialmente nei bambini di 5 e 7 anni. La maggior parte delle persone la contrae solo una volta, dopodiché si diventa immuni. È più comune durante la primavera.

La quinta malattia colpisce solo gli esseri umani. Alcuni tipi di parvovirus possono colpire gli animali, ma gli esseri umani e gli animali non possono infettarsi a vicenda.

Gli effetti sono normalmente lievi, ma possono insorgere complicazioni potenzialmente letali. L’American Osteopathic College of Dermatology (AOCD) lo descrive come “relativamente comune e lievemente contagioso”.

Quali sono i sintomi?


I sintomi tendono ad essere lievi richiedendo poco o nessun trattamento. Circa un paziente su tre non sviluppa dei sintomi. Un bambino può avere l’infezione senza accorgersene. Il periodo di incubazione è di circa 13-18 giorni. E’ in questo lasso di tempo che la malattia è contagiosa. I sintomi di solito non compaiono in questa fase, non appena compare l’eruzione, il paziente non è più contagioso.

Circa il 10% delle persone avrà sintomi simili al raffreddore per 5-10 giorni nelle prime fasi. I possibili sintomi includono: febbricola, stanchezza, mal di stomaco, gola infiammata, mal di testa, irritabilità, tuttavia, questo è meno comune.

Con lo sviluppo del virus, sono possibili i seguenti segni e sintomi: temperatura corporea leggermente elevata, sintomi influenzali, naso che cola, naso tappato, gola infiammata.
Un’eruzione compare in tre fasi:

  1. Sulle guance può comparire un rossore chiazzato.
  2. Possono manifestarsi delle papule rosse che in poche ore si possono unire e formare delle placche rosse, leggermente gonfie e calde. Dopo circa 4 giorni, possono comparire dei segni rossi sulle braccia e sul tronco.
  3. Il terzo stadio è ricorrente. È invisibile, ma l’esposizione alla luce solare o al calore potrebbe farla apparire. Dopo circa 3 settimane, l’eruzione normalmente scompare, ma può durare da 1 a 6 settimane. L’eruzione cutanea può essere pruriginosa, ma raramente è dolorosa. Poiché tende ad apparire verso la fine della malattia, può essere scambiata per un’eruzione correlata ad altra malattia. I sintomi meno comuni sono: nausea, diarrea o entrambi dolore addominale, artralgia o dolore alle articolazioni, normalmente solo negli adulti. Gli adulti possono provare dolore alle articolazioni, specialmente mani, polsi, ginocchia e caviglie. Il dolore alle articolazioni può durare da 2 settimane a oltre un anno. Raramente, un adulto può avere problemi neurologici o cardiovascolari.

Quali sono le cause e come si trasmette?

Parvovirus B19 è un virus a filamento singolo che colpisce i globuli rossi nel midollo osseo.

Il virus si diffonde tra l’uomo attraverso l’aria, la saliva o dopo un contatto ravvicinato.

La forma più comune di trasmissione è attraverso lo starnuto o la tosse, e talvolta il contatto corpo a corpo.

Può diffondersi rapidamente nei luoghi in cui si radunano molte persone, come scuole e asili nido.

Esistono le versioni del virus del cane e del gatto, chiamate parvovirus canino e virus della panleucopenia felina, ma il parvovirus B19 infetta solo gli esseri umani. Un umano non può prendere la quinta malattia da un animale e un animale non può prenderlo da un essere umano.

Quando compare l’eruzione, la persona non è più contagiosa, quindi è possibile  trascorrere tranquillamente del tempo con altre persone senza rischiare di trasmettere la malattia.

Sebbene il parvovirus infetti principalmente gli scolari di età elementare durante i mesi invernali e primaverili, le persone di qualsiasi età possono esserne colpite.

Quale è la diagnosi?

I segni e i sintomi della quinta malattia tendono ad essere facili da individuare, quindi la diagnosi è abbastanza semplice. A volte viene confusa con la scarlattina, ma l’eruzione è diversa. Circa il 50% di tutti gli adulti è immune alle infezioni da parvovirus, probabilmente perché hanno contratto l’infezione durante l’infanzia, anche se passata inosservata.

A volte un medico può raccomandare un esame del sangue per verificare la presenza di anticorpi.

Questo può accadere se il paziente:

  • è una donna incinta
  • ha un sistema immunitario compromesso, dovuto, per esempio, all’HIV o all’AIDS
  • ha una malattia cronica dei globuli rossi, come l’anemia falciforme

A seconda del risultato, sono possibili le seguenti opzioni:

  • I risultati mostrano che il paziente è immune: non è richiesta alcun ulteriore trattamento, poiché la reinfezione non è possibile.
  • I risultati mostrano una recente infezione da parvovirus: ulteriori test possono essere richiesti per scoprire se eventuali complicanze, ad esempio l’anemia, richiedano un trattamento specifico.
  • I risultati mostrano che una donna incinta è infetta: ulteriori test, tra cui un’ecografia e ulteriori esami del sangue, monitoreranno il feto in via di sviluppo per eventuali complicazioni.

Quale è il trattamento?

Nella maggior parte dei casi, non è richiesto alcun trattamento, ma i farmaci possono aiutare a ridurre i sintomi.

in merito alle eruzione cutanee di solito non è necessario alcun trattamento, per contrastare il prurito gli antistaminici possono aiutare.

Per il mal di testa, febbre e sintomi simili al raffreddore il medico può suggerire del paracetamolo o ibuprofene. I bambini più piccoli possono assumere antidolorifici in forma liquida. È importante controllare i dosaggi e la frequenza di utilizzo con un farmacista qualificato, un medico o leggendo il foglio illustrativo.

Per i dolori alle articolazioni e gonfiore il medico può consigliare riposo e prescrivere un farmaco antinfiammatorio, come l’ibuprofene. Nella maggior parte dei casi, non ci sono conseguenze a lungo termine e il dolore si risolve in pochi giorni o settimane.

Ricordarsi di bere tanto e riposare: bere molti liquidi, specialmente l’acqua, e riposare abbastanza può alleviare i sintomi e accelerare la guarigione.

In caso di anemia grave è consigliato il ricovero in ospedale e una trasfusione di sangue.

Nei casi in cui il sistema immunitario è indebolito i pazienti possono essere ospedalizzati e gli anticorpi vengono forniti attraverso una trasfusione di sangue.

In gravidanza il medico monitorerà attentamente il feto. Se vi sono segni di anemia, CHF o edema, possono essere somministrate trasfusioni di sangue. Ciò ridurrà il rischio di aborto spontaneo.

Quali sono le complicazioni?

La maggior parte delle persone non avrà delle complicazioni. Tuttavia, il parvovirus B19 può causare problemi con la produzione di globuli rossi e questo può avere un impatto importante su alcuni pazienti.

In gravidanza il feto può essere a rischio se una donna incinta contrae la quinta malattia.

Se viene infettata, c’è un leggero rischio che possa influenzare il feto in via di sviluppo e un piccolo rischio di aborto spontaneo. Il rischio di morte fetale è compreso tra il 2 e il 6 %.

Tuttavia, il rischio di infezione durante la gravidanza è basso e il rischio di complicanze per il feto lo è ancor di più.

La probabilità che una donna incinta abbia delle complicanze al feto è del 3%.

Una possibile complicazione è l’idrope fetale, che può portare a insufficienza cardiaca congestizia (CHF) e una forma grave di edema a causa di grave anemia.

Come prevenire?

Non esiste attualmente un vaccino che protegga le persone dall’infezione da parvovirus B19. Quelli che sono stati infettati sono immuni e non possono essere nuovamente infettati.

Una buona igiene delle mani aiuta a contenere la diffusione dell’infezione.

La contrazione della quinta malattia può causare anemia acuta e grave nei bambini con anemia ereditaria se sono già affetti da anomalie del sangue come l’anemia falciforme.


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Cosa sono le creste di gallo?

Le creste di gallo chiamate anche condilomi acuminati (note come verruche genitali o verruche anogenitali) è una manifestazione epidermica attribuita al papillomavirus umano epidermotropico (HPV). Fino ad oggi sono stati isolati più di 100 tipi di papillomavirus HPV a doppio filamento. Molti di questi sono collegati ad un aumentato rischio neoplastico sia negli uomini che nelle donne.

Circa il 90% delle creste di gallo sono correlate ai tipi di HPV 6 e 11, questi 2 tipi di virus hanno meno probabilità di avere un potenziale neoplastico. Il rischio di conversione neoplastica è stato determinato come moderato (tipi 33, 35, 39, 40, 43, 45, 51-56, 58) o alto (tipi 16, 18), con molti altri tipi isolati. Il quadro è complicato dal momento in cui è stata comprovata la coesistenza di molti di questi virus nello stesso paziente (10-15% dei pazienti), dalla mancanza di informazioni adeguate sul potenziale oncogenico di molti altri tipi di virus e dall’identificazione continua di ulteriori patologie cliniche correlate all’HPV.

Papulosi bowenoide, cheratosi seborroica e tumori di Buschke-Löwenstein sono stati collegati alle infezioni da HPV sebbene fossero precedentemente diagnosticati come conditomi acuminati.

La papulosi bowenoid consiste in eruzioni papulari grossolane attribuite all’HPV ed è considerato un carcinoma in situ. Le eruzioni possono essere rosse, marroni o color carne. Possono regredire o diventare invasive.

Le cheratosi seborroiche precedentemente erano considerate una manifestazione benigna della pelle. L’HPV è stato collegato a delle placche ruvide che sono segno indicativo di questa malattia. Ha sia un potenziale infettivo che un potenziale oncogenico.

Infine, il tumore di Buschke-Löwenstein (cioè il condiloma gigante) è un cancro fungino, localmente invasivo, di basso grado attribuito all’HPV.

Qual è la fisiopatologia del condiloma acuminato?

Le cellule dello strato basale dell’epidermide sono invase dal papillomavirus umano (HPV). Questo penetra attraverso la pelle e causa microabrasioni della mucosa. Una fase virale latente inizia senza segni o sintomi e può durare da un mese a diversi anni. A seguito della latenza, inizia la produzione di DNA virale, capsidi e particelle. Le cellule ospiti si infettano e sviluppano la koilocitosi morfologica atipica del condiloma acuminato.

Le aree più comunemente colpite sono il pene, la vulva, la vagina, la cervice, il perineo e l’area perianale. Sono state segnalate lesioni della mucosa non comune nell’orofaringe, laringe e trachea. HPV-6 è stato riportato anche in altre aree non comuni (ad es. sulle estremità). Molteplici lesioni simultanee sono comuni e possono coinvolgere stati subclinici come siti anatomici ben differenziati. Sono state stabilite infezioni subcliniche che portano ad un potenziale sia infettivo che oncogeno.

Nei pazienti pediatrici invece è da considerare l’abuso sessuale come un possibile problema di fondo, tuttavia, si tenga presente, anche se può verificarsi raramente, un’infezione da contatto manuale diretto.

Il passaggio attraverso il canale vaginale infetto alla nascita può causare lesioni respiratorie nei neonati.

Qual è la prevalenza globale del condiloma acuminato?

L’incidenza annuale di creste di gallo negli Stati Uniti è dell’1%.

È considerata la più comune malattia a trasmissione sessuale (STD).

È stato segnalato che la prevalenza supera il 50%. La prevalenza e il rischio più elevati sono tra i giovani adulti nella terza decade e negli adolescenti più grandi. Negli ultimi due decenni si è notato un aumento di 4 volte più alto rispetto ai decenni precedenti.

La prevalenza internazionale è stata riportata in modo variabile. I dati disponibili provenienti da Inghilterra, Panama, Italia, Paesi Bassi e altri paesi sviluppati e sottosviluppati riportano che le infezioni da HPV sono comuni come negli Stati Uniti.

Qual è la mortalità e la morbilità associate al condiloma acuminato?

La mortalità è secondaria alla trasformazione maligna in carcinoma sia nei maschi che nelle femmine. Questo potenziale oncogenico è stato segnalato per il rischio di cancro genitourinario tra i maschi infetti. Fortunatamente, con i tipi di HPV 6 e 11 è raro, generalmente sono i virus più comunemente isolati.

L’infezione da HPV sembra essere più comune e peggiore nei pazienti con vari tipi di insufficienza immunologica.

I tassi di recidiva, le dimensioni, il disagio e il rischio di progressione oncologica sono i più alti tra questi pazienti.

La malattia latente diventa spesso attiva durante la gravidanza. Il condiloma vulvare acuminato può interferire con il parto. Potrebbe quindi verificarsi un trauma, con formazione di croste o eritema. Durante la gravidanza è stato segnalato il sanguinamento in lesioni di grandi dimensioni.

Nei maschi, è stato riportato sanguinamento a causa di verruche piatte del meato uretrale del pene, solitamente associato a HPV-16. Le lesioni possono portare all’alterazione delle aree interessate. Nelle donne invece, può verificarsi un’ostruzione uretrale acuta.

Quali sono le predilezioni sessuali del condiloma acuminato?

Entrambi i sessi sono suscettibili alle infezioni.

Questa problematica è più comune negli uomini ( 75% dei pazienti); tuttavia, l’infezione può essere prevalente anche nelle donne.

Quali gruppi di età hanno la più alta prevalenza di condiloma acuminato?

La prevalenza è maggiore nelle persone di età compresa tra 17 e 33 anni, con un’incidenza che raggiunge il picco nelle persone di età compresa tra 20 e 24 anni.

Quali risultati della storia clinica sono caratteristici del condiloma acuminato?

Il fumo, i contraccettivi orali, i molteplici partner sessuali e la pubertà sono fattori di rischio per l’infezione delle creste dei conditomi acuminati.

Generalmente, due terzi delle persone che hanno rapporti sessuali con partner infetti, sviluppano le lesioni entro 3 mesi.

Il coinvolgimento di più di un’area del corpo è comune, quindi le lesioni multiple sono abbastanza frequenti.

Le lesioni della mucosa orale, laringea o tracheale (rare) sono presumibilmente trasmesse tramite contatto orale-genitale. Per quanto riguarda i rapporti sessuali anali sia nei maschi che nelle femmine, si richiede una ricerca approfondita delle lesioni.

Raramente, l’emorragia uretrale o l’ostruzione urinaria possono essere il sintomo principale dei conditomi sul meato. La storia del paziente può far si di venire a conoscenza sulla presenza di recidive o di altre malattie sessualmente trasmissibili.

Può verificarsi sanguinamento da coito, mentre il sanguinamento vaginale durante la gravidanza può essere dovuto ad eruzioni del condiloma. La malattia latente può diventare attiva, in particolare con la gravidanza e l’immunosoppressione. Le lesioni possono regredire spontaneamente, rimanere invariate o progredire. Le creste di gallo potrebbero dare prurito.

Possono notarsi delle eruzioni papulose singole o multiple. Le eruzioni possono apparire perlacee, filiformi, fungiformi, a cavolfiore o a placche. Possono essere abbastanza lisce (in particolare sull’asta del pene), verrucose o lobulati. Le eruzioni possono sembrare innocue o avere un aspetto spaventoso.

Il colore delle eruzioni può essere uguale a quello della pelle, oppure possono presentare un eritema o un’iperpigmentazione. Verificare la presenza di irregolarità nella forma o nel colore che possono essere dei campanelli di allarme.

Lo sviluppo di questi conditomi acuminati sono più frequenti sul glande e sull’asta del pene negli uomini e nelle aree vulvovaginali e cervicali nelle donne.

In contrasto con i primi rapporti, la presenza di creste di gallo in uomini e donne garantisce una ricerca approfondita delle lesioni cervicali o uretrali. Tali lesioni interne sono state trovate in più della metà delle donne con condilomi esterni. Un rapporto indica che i maschi infetti hanno una probabilità del 20% di avere lesioni subcliniche all’uretra.

Oltre il 50% delle pazienti di sesso femminile con lesioni esterne hanno avuto Pap-test negativo, ma sono positive per l’infezione da HPV utilizzando l’ibridazione in situ.

I peli o l’interno del prepuzio possono nascondere alcune lesioni.

Che cosa causa il condiloma acuminato?

Molti dei papillomavirus umani epidermotropici (HPV) causano il condiloma acuminato.

I tipi di HPV 6 e 11 sono più comunemente isolati, ma molti degli oltre 60 tipi di HPV possono far sviluppare il condiloma acuminato. I partner sessuali maschili di donne con neoplasia intraepiteliale cervicale hanno spesso infezioni dello stesso tipo di virus.

Come si valuta il condiloma acuminato?

Come per altre malattie sessualmente trasmissibili come l’ HIV , la gonorrea , la clamidia e la sifilide  sono consigliati i seguenti test:

  • Pap test: questo test viene utilizzato per cercare papillomatosi, acantosi, anormalità coilocitica e lievi neoplasie.
  • Test del DNA (Southern blot e slot blot hybridization), ibridazione in situ e polymerase chain reaction (PCR): questi test possono essere utilizzati per la diagnosi e la tipizzazione HPV.
  • Peniscopia: le lesioni possono essere visualizzate avvolgendo il pene con una garza imbevuta di acido acetico al 5% per 5 minuti. Usando un obiettivo 10-X o un colposcopio, le verruche appaiono come piccole papule bianche. Un aspetto bianco lucido della pelle rappresenta focolai di iperplasia epiteliale (infezione subclinica).
  • Colposcopia (microscopia stereoscopica): è molto utile per identificare lesioni cervicali, che sono meglio identificate usando acido acetico.
  • Biopsia: la biopsia è indicata per lesioni atipiche, ricorrenti dopo successo iniziale o resistenti al trattamento o in pazienti ad alto rischio di neoplasia o immunosoppressione.
  • Anoscopia: è l’esame che permette di evidenziare la mucosa ano-rettale tramite l’introduzione dell’anoscopio attraverso il canale anale. L’anoscopio ha un diametro di circa 20 mm ed ha una liunghezza di circa 7-8 cm.

Il tipo di analisi, il trattamento e le cure necessarie per il condiloma acuminato sono in genere ben oltre lo scopo della pratica di pronto soccorso. Tuttavia, le seguenti procedure possono essere implementate per:

  • fermare qualsiasi sanguinamento
  • alleviare l’ostruzione uretrale
  • rassicurare il paziente
  • non iniziare il trattamento del condiloma nel pronto soccorso.

Sebbene non siano trattamenti di pronto soccorso, i seguenti sono elencati rigorosamente per scopi educativi e per aiutare i lettori a comprendere e gestire potenziali complicazioni presentate dal condiloma acuminato.

Come si trattano le creste di gallo?

Ulteriori dettagli sulla gestione dei conditomi acuminati si possono trovare nelle linee guida sul trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie.

Crioterapia

La crioterapia può essere eseguita utilizzando uno spray o un cotton-fioc per 10-15 secondi e ripetuto secondo necessità. Sollevare la pelle mobile dai tessuti normali sottostanti prima del congelamento.

La crioterapia è un trattamento di prima linea eccellente, in particolare per le lesioni perianali sebbene sia ormai obsoleto.

Le reazioni avverse comprendono dolore al momento del trattamento, erosione, ulcerazione e ipopigmentazione post-infiammatoria della pelle.

La crioterapia è sicura durante la gravidanza.

Elettrocoagulazione

L’elettrocoagulazione viene eseguita con un macchinario che fornisce energia elettrica e termina in un sottile ago con due placche di elettrodi e prevede l’elettro-cauterizzazione dei condilomi fino alla loro radice.

Curettage

Il curettage può essere utilizzato per la rimozione delle creste di gallo tramite uno strumento tagliente chiamato “curette” che è composto da un anello o cucchiaio a margini taglienti oppure una semplice lama di bisturi.

Asportazione chirurgica

L’escissione ha il più alto tasso di successo e il più basso tasso di recidiva.I tassi di guarigione iniziali sono del 63-91%.

Trattamento laser al biossido di carbonio

Si può utilizzare il trattamento laser ad anidride carbonica per i condilomi acuminati estesi o ricorrenti.

Il DNA HPV-6 potenzialmente infettivo è stato rilevato nel pennacchio del laser ad anidride carbonica.

È necessaria l’anestesia locale, regionale o generale. La miscela eutettica di anestetici locali (EMLA) può essere utilizzata come anestetico alternativo.

Farmaci

Sono disponibili vari trattamenti topici e sistemici per il trattamento delle creste di gallo, comprese le opzioni per il trattamento domiciliare (ad esempio, podofillotossina purificata, imiquimod, sinecatechine). Altri trattamenti che vengono fatti nello studio medico o nel pronto soccorso possono includere applicazioni di acido acetico o iniezioni di interferone.

Un’importante terapia preventiva per il condiloma acuminato e altre displasie è il vaccino contro il papillomavirus umano (9vHPV, Gardasil 9). La FDA ha portato l’età a 45 anni per poter fare il vaccino.

Un vaccino contro il papillomavirus umano (HPV) (9vHPV, Gardasil 9) è disponibile per la prevenzione delle neoplasie e displasie associate a HPV, comprese i condilomi genitali (condilomi acuminati). Vaccino ricombinato che bersaglia 9 tipi di HPV (6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52, 58). È indicato per le donne e gli uomini di età compresa tra 9 e 45 anni per prevenire le verruche genitali e anche displasie e neoplasie (ad es. Tumori cervicali, vulvari, vaginali e anali).

Generalmente, non è necessaria un’ulteriore cura stazionaria a meno che il paziente non abbia una trasformazione maligna delle lesioni al carcinoma.

Come si previene il condiloma acuminato?

Nessun farmaco o vaccino sono efficaci al 100%.

L’astinenza sessuale e la monogamia sono protettive.

I preservativi possono prevenire la trasmissione.

 

Quali sono le complicazioni?

  • Deturpazione locale
  • Trasformazione in neoplasie genito-urinarie sia negli uomini che nelle donne
  • Trasmissione a neonati o partner
  • Recidive

Il tasso di recidiva della displasia cervicale nelle donne non è alterato dal trattamento dei partner sessuali.

Le percentuali di recidiva superano il 50% dopo 1 anno e sono state attribuite a quanto segue:

  • Si infettano nuovamente dopo un rapporto sessuale
  • Periodo di incubazione di HPV lungo
  • Posizione del virus negli strati superficiali della pelle lontano dai vasi linfatici
  • Persistenza del virus nella pelle circostante, nei follicoli piliferi o nei siti non adeguatamente raggiunti dall’intervento utilizzato
  • Lesioni mancanti o profonde
  • Lesioni sub-cliniche
  • Immunosoppressione sottostante

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Cosa c’è da sapere sui fibromi penduli

Il fibroma pendulo (detti anche fibromi molli, polipi fibroepiteliali, tasche cutanee, porro della pelle o papillomi) è una comune neoplasia benigna della pelle, morbida, peduncolata, di piccole dimensioni, spesso associate all’obesità. Di solito le loro dimensioni variano da 2 a 5 mm di diametro ma a volte sono visibili fibromi di 5 cm di diametro. Questi fibromi spesso sono un fastidio per molti pazienti, perchè si sviluppano tipicamente attorno alle aree del collo, dell’ascella e dell’inguine. Possono creare disagio a causa di sintomi associati come il prurito, il dolore e lo sfregamento contro i vestiti o semplicemente a causa del loro aspetto antiestetico. Ci può essere una predisposizione familiare allo sviluppo di queste lesioni, così come l’associazione stabilita con l’obesità e l’insulino-resistenza.
E’ interessante notare che i fibromi penduli sono spesso usati per la ricostruzione dell’orecchio e del naso, in particolare per la ricostruzione nasale distale.

Fibromi penduli
Foto di Fibroma pendulo sul collo.

Cosa sono e come si presentano

I fibromi penduli sono escrescenze della pelle peduncolate più comunemente localizzate sul collo, sull’ascella e sulle pieghe inguinali (in genere nelle aree intertriginose), sebbene possano comparire in quasi tutte le parti del corpo, anche in zone insolite come le parte intime. Un fibroma pendulo può dare prurito vaginale senza che questo sintomo sia il risultato di un’infezione fungina.

I fibromi penduli si presentano come polipi peduncolati che possono variare da un colorito tenue a iperpigmentato. Occasionalmente, queste lesioni possono essere ipercheratosiche o filiformi (un aspetto verrucoso) e possono, in effetti, avere una verruca concomitante (verruca vulgaris).

Intorno al collo e all’ascella, i fibromi penduli possono presentarsi in concomitanza con l’acanthosis nigricans, placche marroni che possono svilupparsi in queste stesse aree.

La presentazione parallela di acrochordoni e acanthosis nigricans non è sorprendente in quanto entrambi sono comunemente associati a obesità e insulino-resistenza e diabete. Lungo queste linee, l’acanthosis nigricans può avere una componente di alterazioni papillomatose evidenti nell’istopatologia.

Le lesioni peduncolate possono diventare contorte, trombizzarsi e cadere spontaneamente.

Come si classificano i fibromi penduli

Si possono distinguere tre tipi di fibromi penduli:

  • Piccole sporgenze peduncolate 1-2 mm di larghezza e altezza, localizzate principalmente sul collo e sulle ascelle.
  • Lesioni filiformi singole o multiple di circa 2 mm di larghezza e 5 mm di lunghezza che si verificano in altre zone del corpo.
  • Nevi, melanomi, fibromi morbidi che si verificano nella parte inferiore del tronco.

I fibromi penduli giganti guadagnano un’attenzione considerevole, producendo un notevole disagio per i pazienti che li hanno nelle ascelle e nelle zone genitali.

Data la generale mancanza di preoccupazione clinica di queste lesioni dette anche acrocordoni, in genere non sono necessari esami di laboratorio, radiografici o di altro tipo per indagare i pazienti con fibromi penduli.

Nel caso in cui si procede con l’esame istologico, la patologia rivela un derma papillare composto da fibre collagene liberamente disposte e capillari dilatati e vasi linfatici, senza strutture appendicolari (follicoli piliferi, ghiandole sudoripare). È tuttavia possibile che una lesione sia presente clinicamente come un fibroma pendulo o come componente di un acrocordone. Questo include neoplasie come il melanoma maligno, il carcinoma a cellule squamose o il carcinoma a cellule basali (in particolare, il fibroepitelioma del sottotipo di carcinoma a cellule basali di Pinkus, che può presentarsi come una papula rosa simile all’acrocordone nella parte bassa della schiena).

I fibromi penduli hanno una prevalenza del 46% nella popolazione generale ed aumentano con l’età del paziente.

Dato che così tanti pazienti possono averli, bisogna rassicurarli sul fatto che si tratta di lesioni benigne comuni.

Come si trattano i fibromi penduli

I pazienti dovrebbero essere rassicurati sul fatto che i fibromi penduli siano benigni. Se irritati o esteticamente indesiderati, possono essere trattati. In passato venivano trattati utilizzando crioterapia con azoto liquido ma ora sono più comunemente asportati tramite laser o elettrocauterizzazione. Le lesioni multiple possono essere trattate in un’unica visita, sebbene alcuni pazienti possano preferire che una singola lesione venga trattata per prima come test.

Se si sospetta che un paziente abbia acanthosis nigricans concomitante, dovrebbe essere informato del potenziale rischio di diabete. Tali pazienti dovrebbero essere rinviati alle cure primarie e impegnarsi nella modifica della dieta e sull’esercizio fisico. Anche quando i fibromi penduli non sono associati all’acanthosis nigricans, dal momento che questi pazienti hanno spesso comorbidità incluso obesità, diabete o prediabete, è ragionevole per qualsiasi medico incoraggiare abitudini alimentari sane, esercizio fisico e altre modifiche comportamentali.

Le cause: studi scientifici

I fibromi penduli sono fortemente associati con l’obesità e l’insulino-resistenza.
Uno studio trasversale di pazienti adulti in un ospedale universitario, inclusi 98 pazienti e 103 controlli, ha rilevato che la presenza di più marcatori cutanei era fortemente associata all’insulino resistenza, indipendentemente da altri fattori di rischio.
In un’altra indagine sono stati valutati 113 pazienti con fibromi penduli e 31 soggetti sani. Questo test ha collegato obesità, dislipidemia, ipertensione, resistenza all’insulina ed elevata proteina C-reattiva ad un’alta sensibilità a sviluppare i fibromi penduli, suggerendo che possono servire da marcatore di aumento del rischio di arteriosclerosi e malattie cardiovascolari.
Insieme a molti altri tipi di lesioni cutanee benigne comuni, riscontrate su un esame cutaneo, nella maggior parte dei pazienti adulti (nevi melanocitari benigni, cheratosi seborroiche, angiomi rubini), si sviluppano sempre più con l’età e, nonostante la loro natura benigna, possono essere di grande preoccupazione e impatto sulla qualità della vita di un paziente.

Anche gli squilibri ormonali possono facilitare lo sviluppo di fibromi penduli (ad es. alti livelli di estrogeni e progesterone durante la gravidanza, alti livelli di ormone della crescita nell’acromegalia). Anche il fattore di crescita epidermico (EGF) e il fattore di crescita del tessuto alfa (TGF) sono stati implicati nello sviluppo di lesioni come queste. Non è ancora chiaro se qualche fattore infettivo dia inizio alla crescita di fibromi penduli.

Altre lesioni benigne comuni possono mimare i fibromi penduli, compresi i nevi melanocitari benigni e i neurofibromi. Senza conferma istologica, non possono essere distinti in modo affidabile da nevi e neurofibromi benigni melanocitari. Tuttavia, poiché tutte queste probabili possibilità nella diagnosi differenziale sono benigne, la conferma patologica di tale diagnosi non è tipicamente necessaria in quanto non influirà sulla gestione del trattamento.

Altre lesioni benigne comuni che possono sovrapporsi clinicamente con i fibromi penduli sono le cheratosi seborroiche. Ad esempio, alcune cheratosi seborroiche, in particolare la variante denominata dermatosi papulosi nigra (DPN), possono sovrapporsi clinicamente con i fibromi penduli sul viso. La dermatosi papulosa nigra si presenta tipicamente in un modello di papule piccole, tipicamente pigmentate, peduncolate o semplicemente sollevate sulla faccia e sulle strutture adiacenti. Questi sono più comuni nei pazienti di origine afroamericana.

Da notare, una sindrome ereditaria è spesso discussa nell’argomento dei fibromi molli. Questa sindrome, sindrome di Birt-Hogg-Dube (sindrome BHD), è una rara genodermatosi autosomica dominante caratterizzata da fibrofollicolomi e tricodiscomi multipli che possono essere indistinguibili dai fibromi penduli. La sindrome di Birt-Hogg-Dube è causata da una mutazione nel gene FLCN che produce follicolina, una proteina soppressore del tumore. Le associazioni segnalate con la sindrome di Birt-Hogg-Dube comprendono lo pneumotorace spontaneo e il carcinoma delle cellule renali (in particolare il carcinoma oncocitario cromofobo e ibrido).

Inoltre, una variante del carcinoma a cellule basali può presentarsi con sovrapposizione clinica con fibromi penduli. Il fibroepitelioma di Pinkus è un sottotipo di carcinoma a cellule basali che è classicamente riportato come una lesione pendula rosa (papule peduncolate) che appare nella parte bassa della schiena. Questo è stato descritto per la prima volta da Hermann Pinkus nel 1953 come tumore fibroepiteliale premaligno.

È stata inoltre osservata un’associazione con il diabete mellito di tipo 2.
Uno studio su 118 soggetti con fibromi penduli ha riportato un’incidenza del 40,6% di diabete mellito di tipo 2 conclamato o tolleranza al glucosio alterata. Esistono resoconti che suggeriscono che il meccanismo è attraverso l’effetto dell’insulina e della mancanza di glucosio. Lo studio precedente non ha mostrato alcuna correlazione tra la posizione, la dimensione, il colore o il numero di fibromi penduli con compromissione della tolleranza al glucosio.

Per concludere

I fibromi penduli sono lesioni benigne e che di solito non richiedono alcun trattamento.

Se irritate o esteticamente indesiderate, possono essere trattate con qualsiasi modalità di asportazione.


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Orticaria: cause e sintomi

L’orticaria è un’eruzione transitoria che si presenta sulla pelle con dei pomfi o edemi cutanei gonfi e pruriginosi, di colorito biancastro-rosa pallido o rossastro, che appaiono in varie forme e dimensioni ed ognuno di questi ha una durata non superiore a 6-12 ore.

Il pomfo si accompagna a prurito variabile, ma in alcuni casi anche a bruciore o sensazioni punterie. Sono possibili concomitanti turbe gastrointestinali o pressorie.

Sebbene sia una patologia molto comune, la sua causa è spesso elusiva.

I pomfi possono cambiare rapidamente dimensione e muoversi, scomparendo in un punto e riapparendo in un altro, spesso nel giro di poche ore.
L’orticaria si può scatenare dopo un’esposizione prolungata al sole, oppure con il contatto diretto a sostanze irritanti, dopo aver mangiato qualcosa, dallo stress, da farmaci.
Il trattamento dei pomfi è  rappresentato dall’eliminazione o allontanamento dell’agente causale, diretto quindi al sollievo dai sintomi e quindi volto alla rapida risoluzione delle lesioni fino alla sedazione del prurito.

Gli antistaminici sono il trattamento più comune per l’orticaria

e in genere non è associata a complicanze a lungo termine o gravi, anche se, esistono forme di orticaria resistenti agli antistaminici, quale ad esempio, l’orticaria ritardata da pressione, in cui è necessario impiegare altre associazioni farmacologiche.

Cos’è l’orticaria e l’angioedema? Che aspetto hanno i pomfi?

I pomfi compaiono sulla pelle come piaghe rosse, molto pruriginose, zone in cui la pelle appare più elevata e spesso al centro hanno un colorito più chiaro.
Appaiono in varie forme e dimensioni, da pochi millimetri a diversi centimetri di diametro e in qualsiasi parte del corpo. Raramente portano a perdita dell’appetito, malessere, mal di testa e febbre.

Le orticarie allergiche possono essere precedute da manifestazioni respiratorie o gastrointestinali, in particolare in caso di allergia alimentare. I sintomi in questi casi possono essere edemi delle labbra, della lingua, del palato e della gola.

L’orticaria acuta è molto frequente,

si stima che il 12-15% della popolazione generale abbia avuto almeno un episodio di orticaria

ed è prevalentemente più comune nelle donne che negli uomini.

Segno distintivo dell’orticaria è la comparsa di pomfi che possono confluire in ampie placche e in alcuni casi possono assumere un aspetto vescica-bolloso, emorragico ed addirittura necrotico. Le lesioni cambiano rapidamente dimensioni e tendono a spostarsi, scomparendo in un punto e riapparendo in un altro anche nel giro di poche ore.

Un singolo pomfo di solito dura non più di 24 ore

E’ impressionante come un’eruzione cutanea molto forte, persino allarmante, possa comparire al mattino e sparire del tutto dopo 4/5 ore per tornare a pieno regime nel corso della giornata. Pertanto, anche se non si ha la reazione in atto da far vedere al medico nel momento della visita, può comunque essere stabilita una diagnosi sulla base di un’accurata analisi dei sintomi e dei segni.

Poiché i pomfi si spostano e scompaiono così velocemente, è utile portare con sé una fotografia dell’eruzione cutanea nel momento in cui sembrava essere più grave.

Il gonfiore più profondo nella pelle che può accompagnare l’orticaria viene chiamato angioedema. Questo gonfiore che può interessare le mani e i piedi, così come il viso (labbra o palpebre), può essere tanto intenso quanto breve.

Che cosa causa l’orticaria? I pomfi sono contagiosi?

L’eruzione compare quando l’istamina e altri composti vengono rilasciati dalle cellule chiamate mastociti. L’istamina causa la fuoriuscita di liquido dai vasi sanguigni locali, portando la pelle a gonfiarsi.

I pomfi sono molto comuni e non sono considerati contagiosi

Sebbene siano molto fastidiosi, di solito si risolvono da soli e raramente sono considerati clinicamente gravi.

L’orticaria può essere causata da una reazione allergica a determinati alimenti, ad infezioni dovute a punture di insetti, a farmaci, coloranti alimentari, conservanti e sostanze chimiche e anche da un’esposizione al sole; ma nella maggior parte dei casi, non è mai stata trovata la causa specifica.

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Orticaria solare

Anche se le persone possono trovare frustrante il non sapere la causa che ha scatenato l’orticaria, può essere utile, ma non essenziale, provare a cambiare la dieta, il sapone, il trucco, a meno che non ci sia un’eccellente relazione temporale.

Se la causa dell’orticaria è dovuta ad una malattia infettiva, allora è possibile, ma non probabile, che dopo un contatto infetto si possa sviluppare questa eruzione cutanea.
L’orticaria viene anche considerata come un’occasionale manifestazione di malattia tiroidea, mentre altre forme di orticaria vasculite sono state descritte in soggetti con tiroiditi e altre patologie autoimmuni.

Lo stress causa l’orticaria?

Avere l’orticaria può causare molto stress in un soggetto, ma lo stress, da solo, non è la causa principale dell’orticaria.

Quali sono i diversi tipi di orticaria?

L’orticaria si divide in due categorie sulla base del tempo in cui è presente l’eruzione cutanea:

  • orticaria acuta (si risolve dopo massimo 6 settimane) con decorso continuo o intermittente con recidive settimanali o mensili
  • orticaria cronica (che dura più di 6 o 8 settimane).

Poiché l’orticaria più comune è quella acuta, generalmente si risolve spontaneamente, e i Dermatologi non impiegano molto tempo per valutare la causa dei pomfi di durata inferiore alle otto settimane.

Quali sono i segni e i sintomi dell’orticaria acuta

I sintomi dell’orticaria acuta sono dati da pomfi che si infiammano improvvisamente e di solito senza una ragione specifica.

orticaria-bambino
orticaria in un bambino

Appaiono come dei lividi, spesso in diversi punti, e possono essere di colore rosa o rosso, e causare molto prurito e gonfiore, per poi andare via nel giro di pochi minuti o ore, solo per riapparire altrove.

Questa sequenza può andare avanti per giorni o settimane

La maggior parte di questi episodi dura meno di sei settimane. Anche se il punto limite è arbitrario, i casi di orticaria che dura più di sei settimane è appunto chiamata orticaria cronica.

Quali sono i fattori di rischio e le cause dell’orticaria?

Come notato sopra, molti casi di pomfi dovuti ad orticaria cuta sono “idiopatici“, il che significa che non c’è una causa ben precisa.
Altri pomfi invece possono essere scatenati da reazioni allergiche o infezioni virali. Alcuni possono essere causati da farmaci, di solito quando sono stati presi per la prima volta. (È meno probabile che i farmaci assunti ininterrottamente per lunghi periodi causino l’orticaria, ma non impossibile.)

Quando è un farmaco ad essere implicato come causa principale di orticaria, naturalmente deve essere interrotto.

Nella maggior parte dei casi, quest’eruzione cutanea indotta da farmaci andrà via in pochi giorni. Se un farmaco viene interrotto ma i pomfi non vanno via, è indice che il farmaco non è la causa.

Alcuni farmaci, come la morfina, la codeina, l’aspirina e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS, come l’ibuprofene), inducono il corpo a rilasciare istamina e produrre orticaria attraverso meccanismi non allergici. Le persone che hanno sviluppato l’orticaria dovrebbero evitare questi farmaci.

Nonostante la reputazione che l’orticaria sia una condizione “allergica”, spesso non vi è alcuna connessione ovvia con alcuna sostanza allergizzante, quindi eseguire dei test allergici è assolutamente inutile. Naturalmente se un soggetto è consapevole di ciò che ha causato l’orticaria, dovrebbe, se possibile, evitarne la causa.

Quali sono le cause dell’orticaria cronica?

L’orticaria cronica può durare da mesi ad anni.
La valutazione di questa condizione è difficile, e dei test allergologici o altri test di laboratorio, in questo caso sono solo occasionalmente utili.

L’accurata valutazione di questa condizione richiede al paziente di fornire al proprio Dermatologo informazioni precise sulla sua storia medica, sulle sue abitudini personali e sui farmaci che assume.

A volte potrebbe essere necessario limitare specifici alimenti o farmaci (potenzialmente allergizzanti) per un certo periodo di tempo per osservare eventuali effetti sulla condizione della pelle.

Alcune malattie e infezioni sistemiche, comprese le infestazioni parassitarie, possono occasionalmente presentarsi sotto forma di orticaria.

Se viene stabilita la causa, i trattamenti specifici per quella condizione dovrebbero essere efficaci, o nel caso di allergie alimentari o ai farmaci, sarebbe necessario evitarli rigorosamente.

Esistono inoltre forme rare di orticaria cronica prodotte quando il paziente produce anticorpi contro le molecole sulla superficie dei propri mastociti. Sono disponibili dei test per identificare questo tipo di orticaria.

L’orticaria fisica è un tipo di orticaria cronica indotta da una serie di stimoli fisici di discreta intensità come caldo o freddo, irradiazioni solari, traumi, vibrazioni, ecc.

dermografismo
Dermografismo

Il dermatografismo, che letteralmente significa “scrittura della pelle”, è una causa comune di orticaria fisica. Questa è una forma di orticaria osservabile in tutte le età ed è dovuta a graffi o sfregamenti della pelle; sulla zona in questione appare un’ edema rosso. Nel dermatografismo, i segni di prurito in rilievo compaiono ovunque la pelle sia stata graffiata o dove cinture e altri articoli di abbigliamento sfregano contro la pelle, causando la fuoriuscita di istamina dai mastociti.

Un’altra forma comune di orticaria fisicamente indotta è chiamata orticaria colinergica. Questo produce centinaia di piccole protuberanze pruriginose che si sviluppano entro 15 minuti dall’esercizio o dallo sforzo fisico e di solito spariscono prima che un medico possa esaminarle. Questa forma di orticaria si verifica più spesso nei giovani.


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Albinismo: tipi, cause e sintomi

Con albinismo ci si riferisce a una serie di disturbi dovuti ad una riduzione o assenza del pigmento della melanina. Questi variano in ordine di gravità e spesso causano pelle bianca, capelli chiari e problemi alla vista.

E’ una condizione che può colpire chiunque, ma la sua prevalenza varia in base alla regione. Nell’Africa sub-sahariana, l’albinismo colpisce una persona ogni 5.000/15.000 persone. In Europa e negli Stati Uniti, invece la statistica è di 1 su 17.000/20.000.

L’albinismo colpisce entrambi i sessi in modo uniforme e ne sono coinvolti tutti i gruppi etnici.

Info sull’albinismo

Ecco alcuni punti chiave sull’albinismo:

  • Non esiste una cura per l’albinismo, ma possono essere trattati alcuni dei suoi sintomi.
  • L’albinismo è una condizione genetica.
  • Principalmente, influenza i capelli, gli occhi, la pelle e la vista.
  • La causa più comune di albinismo è un’interruzione del funzionamento dell’enzima tirosinasi.
  • Si stima che 1 persona su 70 sia portatore dei geni associati all’albinismo.

Cos’è l’albinismo?

L’albinismo è una malattia ereditaria caratterizzata da un tasso sostanzialmente inferiore di produzione di melanina. La melanina è il pigmento responsabile del colore della pelle, dei capelli e degli occhi.

Le persone con albinismo hanno spesso pelle e capelli più chiari rispetto agli altri membri della loro famiglia, sono comuni problemi alla vista. La melanina normalmente protegge la pelle dai danni UV (ultravioletti), quindi

le persone albine sono più sensibili all’esposizione al sole, con un aumentato rischio di cancro della pelle

Sintomi dell’albinismo

I primi sintomi dell’albinismo possono influenzare la pelle, i capelli, il colore degli occhi e la vista.

Pelle

Il segno più ovvio è la tonalità della pelle più chiara, ma questo non sempre differisce in modo sostanziale.

In alcune persone, i livelli di melanina aumentano lentamente nel tempo, andando a scurire la tonalità della pelle man mano che la persona invecchia.

La pelle probabilmente sarà più sensibile al sole e quindi facile alle scottature.

Di solito non si abbronza ma si brucia

Dopo l’esposizione al sole, si potrebbero sviluppare:

  • lentiggini
  • nevi, di solito di colore rosa a causa delle ridotte quantità di pigmento
  • grandi macchie simili a lentiggini

C’è anche un più alto rischio di melanoma. Le persone con albinismo dovrebbero usare una crema protettiva solare 50 + e segnalare eventuali nuovi nevi o altre modifiche della pelle ad un Dermatologo.

Capelli

I capelli possono variare nel colore andando dal bianco al marrone. Quelli di discendenza africana o asiatica tendono ad avere capelli gialli, marroni o rossastri, con l’età il loro colore tenderà lentamente a scurirsi.

Colore degli occhi

Anche il colore degli occhi può cambiare con l’età e varia dal blu molto chiaro al marrone. Bassi livelli di melanina nell’iride portano gli occhi ad apparire leggermente traslucidi e, in determinate condizioni di luce, apparire rossi o rosa a causa del riflesso della luce sulla retina nella parte posteriore dell’occhio. La mancanza di pigmento impedisce all’iride di bloccare completamente la luce solare. Questo comporta una maggiore sensibilità alla luce, nota come fotosensibilità.

Vista

L’albinismo influenza sempre la vista.
Le modifiche alla normale funzione dell’occhio sono:

Nistagmo: gli occhi si muovono rapidamente e in modo incontrollabile avanti e indietro.
Strabismo: gli occhi non funzionano all’unisono.
Ambliopia: indicato anche come “occhio pigro”.
Miopia o ipermetropia: la persona può avere miopia estrema o ipermetropia.
Fotofobia: gli occhi sono particolarmente sensibili alla luce.
Ipoplasia del nervo ottico: il danno visivo può derivare da un nervo ottico sottosviluppato.
Mutazione errata del nervo ottico: i segnali nervosi dalla retina al cervello seguono insolite vie nervose.
Astigmatismo: una inflessibilità anormale della superficie anteriore dell’occhio o della lente produce una visione offuscata.

Le strategie che possono aiutare sono:

  • usare speciali lenti telescopiche
  • utilizzare uno schermo del computer molto grande
  • installare software che converte il testo in audio
  • usare delle sfere colorate quando si gioca

I problemi visivi legati all’albinismo tendono ad essere peggiori nei neonati ma migliorano rapidamente nei primi 6 mesi di vita. Tuttavia, è probabile che i problemi con la salute degli occhi persistano nel tempo.

Le cause dell’albinismo

L’albinismo deriva da una mutazione di uno dei vari geni. Si ritiene che una persona su 70 sia portatrice del gene dell’albinismo. I geni in questione sono responsabili di vari aspetti della produzione di melanina da parte dei melanociti nella pelle e negli occhi.

Più comunemente, le mutazioni interferiscono con l’enzima tirosinasi (tirosina 3-monoossigenasi). Questo enzima sintetizza la melanina dall’aminoacido tirosina.

A seconda della mutazione, la produzione di melanina può essere rallentata o completamente interrotta

Indipendentemente dalla quantità di interferenze con la produzione di melanina, ci sono sempre problemi con il sistema visivo. Questo perché la melanina gioca un ruolo vitale nello sviluppo della retina e dei percorsi del nervo ottico dall’occhio al cervello.

I tipi di albinismo

L’albinismo è diviso in un numero di sottogruppi a seconda dei geni specifici che sono interessati.

Albinismo oculocutaneo (OCA)

Questo è causato dalla mutazione di 1 gene su 4. L’OCA è ulteriormente suddivisa in sette tipi a seconda delle mutazioni.
Queste suddivisioni includono:
OCA di tipo 1: gli individui tendono ad avere la pelle lattea, i capelli bianchi e gli occhi blu. Con l’età, la pelle e i capelli di alcuni individui possono scurirsi.
OCA di tipo 2: meno severo del tipo 1, questo si verifica più spesso negli africani sub-sahariani, afro-americani e nativi americani.
OCA di tipo 3: i problemi di visione sono normalmente più miti rispetto ad altri tipi. Questo riguarda principalmente i neri sudafricani.
OCA di tipo 4: questo è più comune tra le popolazioni dell’Asia orientale. Sembra simile al tipo 2.

Albinismo oculare legato al cromosoma X

Questo è causato da una mutazione genetica del cromosoma X. L’albinismo oculare legato all’X colpisce principalmente i maschi. Sono presenti problemi di visione, ma l’occhio, i capelli e il colore della pelle sono generalmente nella tonalità normale.

Sindrome di Hermansky-Pudlak

Questa rara variante è più comune nei soggetti portoricani. I sintomi sono simili all’albinismo oculocutaneo ma anche a malattie intestinali, cardiache, renali e polmonari o disturbi emorragici, come l’emofilia.

Sindrome di Chediak-Higashi

Questa è una forma rara di albinismo, causata da una mutazione nei geni CHS1 / LYST.
I sintomi sono simili all’albinismo oculocutaneo, ma i capelli possono sembrare argentei e la pelle può sembrare leggermente grigia. Ci possono essere difetti nei globuli bianchi, rendendo le infezioni più comuni.

Man mano che la ricerca prosegue, possono essere scoperte mutazioni più specifiche, aiutandoci a comprendere le cause dell’albinismo in modo più dettagliato.

Ereditarietà

La maggior parte dei tipi di albinismo sono ereditati in un modello di trasmissione autosomica recessiva. L’eccezione è l’albinismo oculare legato all’X. Questo viene trasmesso in un modello di ereditarietà legata all’X.

Ereditarietà autosomica recessiva

Con l’ereditarietà autosomica recessiva, un individuo deve ricevere copie difettose di un gene dalla madre e dal padre per sviluppare l’albinismo.

Il genitore che porta il gene spesso non mostra sintomi

Se entrambi i genitori portano il gene ma non hanno sintomi, c’è una probabilità su 4 che la loro prole abbia albinismo. C’è una probabilità su 2 che la prole diventerà portatrice. Avranno il gene ma non avranno alcun sintomo.
Si stima che 1 persona su 70 persone porti i geni associati all’albinismo ma non sono influenzati dalle mutazioni.

Ereditarietà legata al cromosoma X

Le condizioni recessive legate all’X colpiscono principalmente i maschi.

Poiché le femmine portano due cromosomi X, se un gene è danneggiato, l’altro può spesso compensare il deficit. Le femmine possono essere portatrici e trasmettere il gene.

Gli uomini, tuttavia, hanno un cromosoma X e uno Y. Ciò significa che qualsiasi mutamento albino nel loro cromosoma X singolo genererà la condizione.

Se la madre ha una mutazione legata all’X, ciascuna figlia avrà una probabilità su 2 di diventare una portatrice e ogni figlio avrà una probabilità su 2 di sviluppare l’albinismo.

Diagnosi

La diagnosi dell’albinismo comprende:

  • esame fisico
  • discussione sui cambiamenti della pigmentazione della pelle e dei capelli
  • esame degli occhi da parte di un esperto (oculista)
  • confronto della colorazione dell’individuo con quella dei membri della famiglia

Anche altre malattie possono causare cambiamenti nella pigmentazione, ma non causeranno cambiamenti della vista. Se sono presenti sia cambiamenti del pigmento che cambiamenti della vista è probabile che la causa sia l’albinismo.

Il modo più affidabile per diagnosticare l’albinismo è con i test genetici

Tuttavia, nelle famiglie con una storia di albinismo, questo non è sempre necessario.

Trattamento

Poiché la malattia è genetica, non ci sono cure.

Il trattamento si concentra sulla minimizzazione dei sintomi e sul controllo dei cambiamenti. Eseguire la giusta cura per i problemi agli occhi è essenziale.

Ciò include:

  • occhiali da vista
  • occhiali scuri per proteggere gli occhi dal sole
  • esami oculistici regolari

La chirurgia sui nervi ottici può a volte minimizzare il nistagmo.

Le procedure per minimizzare lo strabismo possono renderlo meno evidente, ma la chirurgia non migliorerà la vista. Il livello di successo nella riduzione dei sintomi varia da individuo a individuo.

L’albinismo non peggiora con l’età. Un bambino con albinismo può condurre una vita assolutamente normale al pari di una persona senza la sua stessa condizione.

Complicazioni e risvolti sociali

I problemi fisici più comuni associati all’albinismo sono l’aumento del rischio di scottature e di tumori della pelle.

Inoltre, alcune persone, soprattutto giovani, si trovano ad affrontare importanti problemi legati alla sfera sociale.Tra questi troviamo il bullismo a scuola.

La persona potrebbe sentirsi estranea e isolata solo perché ha un aspetto diverso.

Un consiglio che può aiutare è quello di scoprire quali colori dell’abbigliamento vanno meglio con il colore della pelle e degli occhi, per minimizzare l’aspetto insolito e aiutarti a sentirti bene.

Questi fattori sociali possono portare a stress, bassa autostima e isolamento.

albino

Le persone con albinismo nell’Africa subsahariana affrontano le difficoltà più significative. Uno studio condotto in Nigeria ha riferito che: “L’alienazione, le interazioni sociali evitate e la stabilità emotiva erano superiori rispetto alla media, inoltre gli individui affetti avevano meno probabilità di finire la scuola, trovare lavoro e trovare un partner.”

In alcuni paesi sub-sahariani, come la Tanzania e il Burundi, le parti del corpo di individui con l’albinismo sono ricercate dagli stregoni. Ci sono stati numerosi casi di bambini con albinismo assassinati a scopo di lucro.

In alcuni paesi africani, in particolare in Tanzania e Zimbabwe, alcune persone credono che fare sesso con una donna con albinismo guarisca dall’AIDS. Questa falsa credenza ha portato a uccisioni, stupri e ulteriori infezioni da AIDS.

Nel 2015, le Nazioni Unite hanno chiesto “urgenza” nel prendere misure per prevenire violenze contro le persone con albinismo.


Riferimenti scientifici

Manga, P., Kerr, R., Ramsay, M., & Kromberg, J. G. (2013, July 29). Biology and genetics of oculocutaneous albinism and vitiligo – common pigmentation disorders in southern Africa [Abstract]. South African Medical Journal. 103(12 Suppl 1):984-8

Montoliu, L., Grønskov, K., Wei, A. H., Martínez-García, M., Fernández, A., Arveiler, B. … Li, W. (2013, October 17). Increasing the complexity: New genes and new types of albinism. Pigment Cell & Melanoma Research, 27(1), 11-18

Oculocutaneious albinism. (2018, July 10).

Le piattole e come sbarazzarsi di loro

Le piattole genitali, note anche come pidocchi del pube, sono piccoli insetti parassiti che si nutrono di sangue. Si diffondono facilmente e colpiscono i genitali umani, causando prurito e macchie rosse.

Oltre alla zona genitale, le piattole possono anche interessare altre zone irsute del corpo, comprese le ciglia, le sopracciglia, la barba, i baffi e qualsiasi pelo sulla schiena e sull’addome.

I pidocchi sono visibili ad occhio nudo, sono lunghi circa 2 millimetri, e sono di colore grigio-marrone.

Passano da una persona all’altra, di solito tramite i rapporti sessuali, ma anche attraverso abbracci e baci

Molto raramente, possono essere trasmessi condividendo asciugamani, vestiti, biancheria da letto o armadi. Anche i bambini possono prenderli, solitamente si diffondono sulle ciglia, causando possibili infezioni. Tuttavia, sono più comuni negli adolescenti e negli adulti sessualmente attivi e sono considerate l’infezione sessualmente trasmissibile più contagiosa (STI).

Una persona con le piattole ha un’alta probabilità di trasmetterle al proprio partner sessuale.

Negli Stati Uniti le piattole colpiscono circa 3 milioni di persone ogni anno.

Info sulle piattole

Ecco alcuni punti chiave sulle piattole:

  • Circa 3 milioni di casi di piattole sono segnalati negli Stati Uniti ogni anno, per lo più diffusi attraverso il contatto sessuale.
  • Avere i pidocchi del pube non riflette necessariamente una scarsa igiene.
  • Il sintomo più comune è il prurito.
  • I pidocchi possono diffondersi in altre parti del corpo ricoperte di peli, tra cui capelli, barba e ciglia.
  • Se una donna ha le piattole durante la gravidanza, o se le ha un bambino molto piccolo bisognerebbe consultare un Dermatologo.
  • Vestiti e lenzuola devono essere lavati in acqua bollente per uccidere le piattole.

Trattamento delle piattole

Le piattole possono essere trattate con preparazioni da banco. Creme, lozioni e shampoo insetticidi sono disponibili senza prescrizione medica in farmacia. Il farmacista suggerirà un farmaco adatto.

Durante la gravidanza, è importante consultare prima un medico. La maggior parte dei trattamenti viene applicato una sola volta, e poi di nuovo dopo 7 giorni se si notano ancora i pidocchi. Chiunque abbia le piattole dovrebbe evitare il contatto fisico molto stretto con altre persone fino alla scomparsa delle stesse.

Chiunque sia stato in stretto contatto con una persona con le piattole dovrebbe eseguire il trattamento

Alcuni di questi pidocchi hanno sviluppato una resistenza ai farmaci.
Se un farmaco non funziona, prima bisogna controllare di averlo applicato correttamente, poi parlarne con il farmacista o il Dermatologo per un trattamento alternativo.

Prima di iniziare a fare un trattamento, consultare il farmacista o il Dermatologo per sapere come eseguirlo correttamente e seguire attentamente le istruzioni.
Se i farmaci da banco non bastano ad eliminare le piattole, il medico può prescrivere una lozione o uno shampoo più forti.

L’ Ivermectina è approvata per la gestione dei pidocchi e in soluzione orale è usata con un buon successo.
Il Malatione è indicato per persone di età superiore a 6 mesi, è infiammabile, quindi deve stare lontano da sigarette, asciugacapelli e altre fonti di calore.

Le istruzioni per il malatione o per l’ivermectina, nella maggior parte dei casi, sono:

  • Applicare la lozione su tutto il corpo, compreso il cuoio capelluto, il viso, il collo e le orecchie, nonché le aree interessate.
  • Tenere la lozione lontano dagli occhi, eventualmente sciacquare abbondantemente con acqua.
  • Un’applicazione in tutto richiederà generalmente circa 100 ml di lozione o 30-60 grammi di crema.
  • Ivermectina: lasciare agire per 10 minuti
  • Malatione: lasciare in posa per 12 ore o durante la notte.
  • Lavare il farmaco con acqua tiepida, delicatamente e accuratamente.
  • Pettinare i capelli con un pettine a denti fini per rimuovere le uova dei pidocchi.
  • Ripetere il trattamento 7 giorni dopo.
  • Non usare il farmaco più di quanto indicato e non ripetere l’applicazione per più di 3 settimane consecutive.

Lo shampoo preparato con lindano è un farmaco che può uccidere i pidocchi e le uova, ma non è il primo trattamento che i medici solitamente prescrivono, in quanto può essere tossico per il cuoio capelluto. Chiunque abbia un peso inferiore a 50kg, persone che hanno attacchi epilettici, donne incinte o che allattano al seno e quelle con pelle irritata o piaghe non dovrebbero usarlo.

Piattole e ciglia

Se sono interessate le ciglia bisogna comunque trattare anche tutto il corpo.

Il farmaco per le ciglia è diverso da quello che si usa sulle altre parti del corpo, questi ultimi non devono essere assolutamente usati sugli occhi

Se si notano solo alcune piattole o lendini, possono essere rimosse con le unghie o con un pettine a denti fini.

E’ disponibile per le persone di età inferiore ai 18 anni o per le donne in gravidanza o in allattamento uno shampoo specifico a base di paraffina che soffoca il parassita.

Applicare da due a quattro volte al giorno sulle ciglia, assicurandosi che tutte le parti di ciascuna ciglia siano coperte.
Lavarsi accuratamente le mani prima di applicarlo e dopo averlo applicato.
Ogni volta che si applica l’unguento, rimuovere delicatamente eventuali residui precedenti. Utilizzare un fazzoletto per la rimozione e poi smaltirlo.
Applicare da due a quattro volte al giorno per 8 giorni e continuare il trattamento fino al decimo giorno se le piattole rimangono.

piattole occhio
piattole sulle ciglia @wikipedia

Un’altra opzione è lo shampoo insetticida o la crema a risciacquo, ad esempio, permetrina 1 %. Tenendo gli occhi chiusi, applicare la crema alla base delle ciglia, usando un cotton-fioc. Lasciare agire per 5-10 minuti. Lavare con acqua.

Se dovesse entrare in contatto con gli occhi, sciacquarli subito con acqua. Nella maggior parte dei casi, il primo trattamento elimina con successo tutte le piattole. Tuttavia, le uova possono rimanere, con il rischio che si schiudano. Riapplicare il farmaco dopo 7 giorni assicura che tutti i pidocchi vengano uccisi prima che siano abbastanza maturi da riprodursi.

Una settimana dopo il secondo trattamento, ricontrollare bene la presenza di eventuali pidocchi

Un operatore sanitario può aiutarti a farlo. Le lendini, che sono uova o gusci d’uovo vuoti, possono rimanere per un po’ anche dopo un buon trattamento. Questo non significa che l’infestazione è ancora lì. Tuttavia, se ci sono pidocchi in movimento o uova che non sono vuote, potrebbero essere in grado di schiudersi. In questo caso, consultare un medico.

Sintomi della presenza di piattole

La presenza di piattole potrebbe non essere evidente da 5 giorni fino a 3 settimane dopo il primo contatto.

Prurito e irritazione della pelle sono i principali segni di un’infestazione

Il prurito generalmente avviene nella regione pubica quando l’insetto morde, il morso innescherà una reazione allergica alla saliva e alle feci del pidocchio.

Il prurito solitamente peggiora durante la notte

Appariranno delle macchie rosse e delle lesioni cutanee, solitamente come piccole protuberanze, naturalmente anche i graffi dovuti al grattarsi possono lasciare dei segni. Possono essere visibili su cosce e basso ventre delle macchie blu mentre su altre parti del corpo si possono vedere dei segni nelle zone come lo stomaco, la parte superiore delle cosce, il petto, i baffi e la barba. I bambini solitamente sviluppano le piattole intorno alle ciglia. Gli escrementi dei pidocchi possono apparire come polvere marrone scuro o nera sulla pelle o sulla biancheria intima. Si può notare del sangue sulla biancheria intima di solito causato dai graffi che lesionano la pelle.

Le piattole si possono vedere?

Le piattole possono essere visibili ad occhio nudo.
Un pidocchio pubico adulto è lungo circa 2 mm. Ha sei gambe ed è di colore grigio-marrone. Le zampe posteriori sono grandi e sembrano le zampe di un granchio.
Queste grandi zampe posteriori sono usate per aderire ai peli.Le uova sono invece molto piccole, di forma ovale, con un colore bianco-giallastro. Si attaccano saldamente alla base dei peli.

piattola-dermoscopica
piattola (visione dermoscopica)

I segni delle piattole possono essere visibili nei capelli, lungo il bordo del cuoio capelluto, sulla barba o sui baffi, sulle sopracciglia, sulle ciglia, intorno all’ano, sui peli delle ascelle, sui peli pubici, intorno all’area genitale. Dopo il trattamento, potrebbero rimanere delle lendini vuote. Questo non significa che l’infestazione sia necessariamente ancora presente.

Come si contraggono le piattole

Per la trasmissione delle piattole è necessario un contatto fisico molto stretto con un’altra persona. Non possono saltare, volare o nuotare, ma passano da un capello all’altro.

Ecco alcuni modi comuni di trasmettere le piattole:

  • con i rapporti sessuali
  • contatto fisico non sessuale, come abbracciare o baciare, anche se è meno comune
  • condividendo asciugamani, biancheria da letto e altri oggetti personali

I preservativi non proteggono dalle piattole.
È la vicinanza dei peli del corpo che consente loro di muoversi.

I fattori di rischio

I fattori di rischio sono:

  • essere sessualmente attivi, specialmente gli adolescenti
  • avere diversi partner sessuali
  • avere relazioni sessuali con una persona che ha le piattole
  • condividere asciugamani, biancheria da letto o vestiti.

Il ciclo vitale

Un pidocchio pubico vive da 1 a 3 mesi. Una femmina potrebbe deporre fino a 300 uova durante la sua vita.

Le uova si schiudono entro 6-10 giorni. Le piattole richiedono da 2 a 3 settimane per raggiungere la maturità, l’età per la riproduzione.

Un pidocchio può sopravvivere fino a 24 ore di distanza dal corpo umano. Non lasceranno mai deliberatamente un umano, se non per passare su un altro corpo, perché si nutrono di sangue umano.

Senza sangue, muoiono di fame

Oltre agli umani, solo il gorilla è noto per essere sensibile alle piattole.

Diagnosi

Le piattole e le uova sono facili da individuare attraverso un esame visivo dell’area interessata. Una lente d’ingrandimento può aiutare.

Un’infestazione è confermata se vengono individuati i pidocchi in movimento.

La presenza di uova non significa necessariamente che ci sia un’infestazione, dato che anche dopo il trattamento possono rimanere alcuni gusci d’uovo vuoti.

Il medico può raccomandare lo screening per altre malattie sessualmente trasmissibili come precauzione.

Nella maggior parte dei casi, i farmaci da banco sono risolutivi per l’infestazione.

È necessario un aiuto medico se:

  • i farmaci da banco non eliminano i pidocchi
  • una donna ha i pidocchi durante la gravidanza e il trattamento da banco potrebbe non essere adatto
  • si verifica un’infezione della pelle dovuta ai graffi
  • il paziente ha meno di 18 anni.

Complicazioni

Senza trattamento, possono insorgere delle complicazioni.
Il grattarsi può causare la desquamazione della pelle e aumentare il rischio di infezioni.
Se sono colpite le ciglia ci potrebbe essere il rischio di infiammazione e infezione come ad esempio:

  • blefarite
  • congiuntivite
  • cheratite epiteliale corneale.

Se il trattamento non funziona?

Nella maggior parte dei casi, con un solo ciclo di trattamento si eliminano tutte le piattole.

Tuttavia, è sempre necessario un secondo trattamento per eliminare i pidocchi che si schiudono dopo la prima applicazione

Una settimana dopo il secondo trattamento bisogna ricontrollare se ci sono ancora pidocchi.

Se i segni dell’infestazione rimangono, ad esempio, i pidocchi in movimento o le uova che non sono vuote e potrebbero ancora schiudersi bisogna consultare il Dermatologo. Potrebbero essere necessari dei farmaci più forti.

Prevenzione

Alcuni consigli possono aiutare a prevenire le piattole.

  • Proteggi gli altri se hai un’infestazione. Ciò comporta l’astensione dall’attività sessuale fino al completamento del trattamento e la mancata condivisione di asciugamani o altri oggetti personali. Se una persona ha le piattole bisogna far fare il trattamento al partner come precauzione.
  • Evitare di avere più partner sessuali, in quanto ciò aumenta il rischio.
  • Fare controlli regolari per ridurre il rischio di pidocchi e di altre malattie sessualmente trasmissibili.
  • I preservativi offrono protezione da alcune malattie sessualmente trasmissibili, ma non dalle piattole.

Cosa fare dopo un’infestazione da piattole?

Dopo un’infestazione, lavare tutti i vestiti, biancheria da letto, sacchi a pelo, asciugamani e così via, in acqua ad almeno 60 gradi, quindi asciugare a ciclo caldo per almeno 20 minuti.

Metti gli oggetti che non possono essere lavati in un sacchetto di plastica per 2 settimane.

Non è necessario disinfestare la casa, ma gli arredi tipo divani, sedie possono essere trattati con uno spray specifico.


Riferimenti scientifici

Sangaré, A. K., Doumbo, O. K., Raoult, D. (2016). Management and treatment of human liceBioMed Research International 2016:8962685.

Treatment. (2015, August 17).

Follicolite: cause e rimedi

La follicolite è una malattia della pelle, relativamente comune, causata da infiammazione e infezione dei follicoli piliferi.
Un follicolo è una piccola cavità cutanea dalla quale crescono i peli. Ogni singolo pelo sul corpo umano cresce dal suo stesso follicolo.

follicolo_pilifero
Follicolo pilifero @wikipedia

La follicolite può comparire su qualsiasi area del corpo (eccetto le labbra, i palmi delle mani e le piante dei piedi), ma colpisce più comunemente le braccia, le gambe, i glutei, i genitali, il petto, la schiena, la testa e il viso. Generalmente si presenta come piccole protuberanze rosse che possono avere una punta bianca piena di pus.

Anche se disagiante, la follicolite è una condizione cutanea relativamente innocua che può colpire persone di tutte le età.

Cause e fattori di rischio

La follicolite è generalmente causata da un’infezione batterica, comunemente Staphylococcus aureus o stafilococco. Tuttavia, le infezioni fungine, i virus e i traumi fisici del follicolo possono tutti contribuire alla follicolite.

La follicolite può essere causata da:

  • rasatura
  • capelli legati troppo stretti
  • vestiti stretti
  • peli incarniti
  • abbigliamento che strofina la pelle
  • sudore o prodotti personali che irritano il follicolo
  • sostanze che intasano la pelle, come catrame e olio motore
  • coprendo la pelle con oggetti non traspiranti, come nastro o plastica
  • condizioni della pelle, come l’acne o la dermatite
  • lesioni alla pelle, inclusi tagli o punture di insetti
  • utilizzando una vasca idromassaggio sporca o una piscina
  • un taglio o una ferita infetta (che consente ai batteri di diffondersi ai follicoli piliferi vicini)
  • indebolimento del sistema immunitario causato da condizioni come l’HIV o il cancro
    sovrappeso o obesità
  • uso a lungo termine di alcuni farmaci, inclusi antibiotici o creme steroidee.

Sintomi e complicazioni

Nelle fasi iniziali, la follicolite può apparire come un’eruzione cutanea, come piccole protuberanze rosse o brufoli con la punta gialla o bianca.
Nel tempo, si può diffondere ai follicoli piliferi vicini e progredire in piaghe.

follicolite-braccio
Follicolite al braccio

La condizione può interessare uno o più follicoli e può durare poco tempo (caso acuto) o persistere a lungo termine (caso cronico).

Segni e sintomi includono:

  • piccoli pomfi rossi
  • brufoli con la punta bianca
  • piaghe piene di pus
  • pelle rossa
  • pelle infiammata
  • pizzicore
  • bruciore
  • dolore
  • gonfiore
  • febbricola

Complicazioni

Sebbene la follicolite non sia una condizione cutanea pericolosa, possono comunque insorgere alcune complicanze:

  • foruncolosi – ribolle sotto la pelle
  • cicatrici o macchie scure
  • perdita di capelli permanente a causa dei danni del follicolo
  • ricorrenti infezioni ai follicoli
  • infezioni che si diffondono ad altre aree
  • cellulite – infezione della pelle

Tipi di follicolite

Esistono diverse forme di follicolite, che possono essere superficiali o profonde. La follicolite profonda colpisce più in profondità del follicolo pilifero e presenta sintomi più gravi.

La follicolite superficiale

Le forme superficiali includono:

La follicolite batterica: un tipo di follicolite comune caratterizzata da brufoli pieni di pus che danno prurito. Questo tipo di solito è causato da un’infezione da stafilococco, che normalmente vive sulla pelle ma entra nei tessuti più profondi attraverso una ferita o altre lesioni della pelle.

Pseudofollicolite della barba: conosciuta anche come prurito della barba, questo tipo di follicolite è causata dai peli incarniti. Colpisce fino al 60% gli uomini di colore e quelli con i capelli ricci. Può anche interessare l’area genitale.

Pseudomonas follicolite: più comunemente conosciuta come follicolite da idromassaggio, è causata da un tipo di batterio (pseudomonas) che si trova nelle piscine e nelle vasche idromassaggio dove i livelli di cloro e il pH non sono adeguatamente monitorati.
I sintomi di solito compaiono entro 72 ore dall’esposizione e sono più frequenti sulle aree del corpo coperte dal costume da bagno o sul retro delle gambe. I sintomi più lievi possono risolversi senza trattamento entro 5 giorni.

Follicolite pityrosporum: un’infezione data da un lievito della pelle (malassezia) che porta a lesioni croniche, rosse e pruriginose. Più comunemente colpisce il viso e la parte superiore del corpo ed è particolarmente diffusa nei ragazzi giovani e negli uomini adulti.

Follicolite profonda

Le forme di follicolite profonda sono:

Sycosis barbae: Una forma più profonda di prurito della barba che può causare cicatrici e perdita permanente di capelli.

Bolle: Batteri di stafilococco che infettano profondamente il follicolo e creano delle bolle (foruncoli)  gonfie e piene di pus. Continuano a crescere diventando molto dolorose fino a quando non si rompono e drenano. Gruppi di bolle (conosciuti come carbonchio) che causano dei sintomi più gravi rispetto ai foruncoli, le cicatrici possono essere il risultato di bolle di grandi dimensioni o appunto dei carbonchi.

Follicolite da batteri Gram-negativi: Le persone con acne che sono in terapia antibiotica a lungo termine possono sviluppare questa forma profonda di follicolite, poiché gli antibiotici influenzano l’equilibrio batterico della pelle. La condizione di solito si risolve quando una persona termina il trattamento antibiotico.

Follicolite eosinofila: Le persone con HIV mal controllato, AIDS in stadio avanzato o cancro hanno più probabilità di sviluppare questa forma di follicolite. I sintomi sono intensi e ricorrenti e possono causare iperpigmentazione (chiazze scure della pelle). La causa è sconosciuta, ma alcuni ricercatori pensano che un acaro follicolare possa essere la causa principale della follicolite eosinofila.

Diagnosi

I Dermatologi tendono a diagnosticare la follicolite sulla base di un esame fisico, esaminando la pelle, prendendo nota dei sintomi e rivedendo la storia medica e familiare della persona.
Si può fare un tampone della pelle infetta per testare quali batteri o funghi hanno causato la follicolite. In rari casi, può essere necessaria una biopsia cutanea per escludere la possibilità di altre cause.

Trattamento della follicolite

Il trattamento per la follicolite varia in base al tipo e alla gravità della condizione. I casi lievi spesso richiedono solo rimedi casalinghi. Tuttavia, casi gravi o ricorrenti potrebbero richiedere farmaci o altre terapie.
I trattamenti disponibili sono:

Medicazione
Sono disponibili diverse varietà di farmaci per la follicolite, possono essere prescritti per trattare infezioni batteriche o fungine, a seconda della causa della condizione. Possono anche essere raccomandati farmaci anti-infiammatori.

Le forme di cura includono:

  • creme antibiotiche topiche
  • antibiotici orali
  • creme antimicotiche topiche
  • shampoo antifungini
  • antifungini orali
  • creme steroidee
  • corticosteroidi orali

Light therapy
Secondo alcune ricerche, la light therapy o la terapia fotodinamica possono aiutare a migliorare i sintomi della follicolite profonda.

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fotodinamica

Talvolta viene utilizzata per curare l’acne e insieme ad una sostanza chimica viene indicata anche per uccidere batteri, funghi e virus.

Incisione
A volte un Dermatologo fa scoppiare un brufolo o una bolla facendo una piccola incisione sulla lesione per drenare il pus. L’obiettivo è ridurre il dolore e velocizzarne la guarigione.

Depilazione laser
La terapia laser può aiutare a ridurre la follicolite e curare l’infezione. Distrugge i follicoli piliferi in modo che non possano infiammarsi o infettarsi.

Di solito sono necessari diversi trattamenti per vedere i risultati.

Rimedi casalinghi per la follicolite

Un certo numero di rimedi casalinghi sono molto efficaci nel trattamento della follicolite e dei suoi sintomi:

Impacchi caldi: Posizionare un impacco caldo sulla zona interessata può ridurre il prurito e far uscire il pus. Per fare un impacco, basta immergere un panno in acqua calda e strizzarne l’eccesso. Applicare sulla pelle per un massimo di 20 minuti. Ripetere se necessario.

Prodotti da banco: Diverse creme, gel e lavaggi sono disponibili per la follicolite anche senza prescrizione medica.

Buona igiene: Lavare delicatamente l’area interessata due volte al giorno con un sapone delicato aiuterà a ridurre l’infezione. Avere sempre le mani pulite. L’ asciugamano non è raccomandato in quanto può causare un’ulteriore irritazione alla pelle. Usare sempre un telo ben pulito per asciugare. Lavare tutti gli asciugamani dopo l’uso per ridurre il rischio di trasmettere l’infezione.

Bagno rilassante: Immergersi in una vasca di acqua tiepida può aiutare a ridurre il prurito e il dolore associato alla follicolite. L’aggiunta di fiocchi d’avena o di prodotti a base di farina d’avena può essere utile, poiché la ricerca suggerisce che ha proprietà anti-infiammatorie. In alternativa, una tazza di bicarbonato di sodio aggiunta a un bagno può anche alleviare i sintomi. Asciugare accuratamente la pelle dopo il bagno.

Proteggi la pelle: Evitare di indossare indumenti stretti o irritanti, ridurre il rischio di esporre la pelle a sostanze chimiche aggressive e prodotti per la cura della pelle, e cercare di limitare la rasatura. Durante la rasatura, utilizzare un olio e mantenere la lama pulita e affilata.

Prevenzione

Per prevenire la follicolite bisogna evitare ciò che ne ha causato la condizione quindi:

  • vestiti stretti
  • indumenti irritanti
  • prodotti chimici corrosivi o irritanti
  • prodotti per la cura personale
  • tecniche di rasatura improprie
  • strumenti per la rasatura sporchi
  • vasche idromassaggio trattate in modo improprio
  • indossare a lungo abiti bagnati di sudore.

Se una persona assume farmaci che aumentano il rischio di follicolite deve parlarne con il proprio Dermatologo.


Riferimenti scientifici

Diernaes, J. E. F., & Bygum, A. (2013, December). Successful treatment of recalcitrant folliculitis barbae and pseudofolliculitis barbae with photodynamic therapy. Photodiagnosis and Photodynamic Therapy10(4), 651-653

Pazyar, N., Yaghoobi, R., Kazerouni, A., & Feily, A. (2012, April). Oatmeal in dermatology: A brief reviewIndian Journal of Dermatology, Venereology, and Leprology78(2), 142-5. 

Puntura di Medusa: cosa fare?

Più di 2.000 specie di meduse popolano mari e oceani, non tutte pungono e la maggior parte di esse non sono pericolose.

Buona parte delle persone che vengono punte da una medusa si rendono conto della loro presenza solo dopo essere stati attaccati dalla stessa.
La maggior parte di queste punture sono dolorose ma non pericolose, anche se, alcune di esse possono anche rilasciare un potente veleno sulla pelle che, se non trattato, può diventare pericoloso o addirittura mortale.

Il trattamento tempestivo delle punture di medusa può alleviare rapidamente il dolore e prevenirne il peggioramento

Pronto soccorso per le punture di medusa

Le meduse possono essere piccole o enormi con varie forme e dimensioni. Alcune hanno minuscole cellule con dei pungiglioni chiamati nematocisti che sono presenti nei loro tentacoli.
Una puntura da nematocisti può essere leggermente fastidiosa, estremamente dolorosa o addirittura pericolosa per la vita.

Il trattamento del morso di medusa inizia con la valutazione della puntura, se è potenzialmente pericolosa.
Le persone ferite da meduse ritenute potenzialmente letali richiedono un trattamento di emergenza immediato, invece le persone che hanno delle punture lievi, solitamente si possono affidare al primo soccorso.

I segni di una puntura di medusa pericolosa

Come già detto, la maggior parte delle punture di meduse sono dolorose, ma non pericolose. Ma per le persone che soffrono di allergia alle meduse, per le persone con un sistema immunitario compromesso, per gli anziani o per i bambini molto piccoli, una puntura può essere anche pericolosa.

Eventuali segni di shock da reazione allergica devono far intervenire prontamente e con emergenza. I segnali di pericolo sono:

  • difficoltà a respirare
  • vertigini
  • un’eruzione rapida e diffusa
  • nausea
  • perdita di coscienza

Chiunque soffra di questi sintomi dovrebbe chiamare il pronto soccorso o recarsi di persona.

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puntura di medusa sul braccio

Anche un gruppo di meduse può essere potenzialmente letale perché può provocare delle punture multiple.

Tuttavia, le morti da punture di meduse sono estremamente rare

Ad esempio, la varietà di meduse più pericolosa è la medusa australiana che uccide solo poche persone ogni anno.

Se sei preoccupato dopo essere stato punto da una medusa è importante uscire dall’acqua il più velocemente possibile. Molte morti associate a meduse sono in realtà un risultato di annegamento in seguito agli spasmi muscolari che si verificano dopo una puntura.

I tentacoli di una medusa contengono del veleno che, nel peggiore dei casi, può arrestare il sistema cardiovascolare in pochi minuti.
Le meduse velenose sono più diffuse nelle acque al largo della costa dell’Australia, quindi chi viene punto in quest’ area deve cercare delle medicazioni o delle cure con una certa urgenza.

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puntura di medusa sul viso

Le persone che soffrono di altre allergie, in particolare alle punture di insetti, possono essere più vulnerabili a una reazione allergica alle meduse

Le persone con allergie devono sempre portare con sé un antistaminico o del cortisone prescritto dal medico.

Quando la vittima di una puntura non vede la medusa, non è possibile determinare immediatamente se la fonte del pungiglione fosse innocua o potenzialmente mortale.

Qualcuno dovrebbe cercare assistenza medica immediata se:

  • Ci sono state segnalazioni di meduse molto velenose nella zona
  • La medusa era molto grande
  • La medusa ha numerosi tentacoli, questo significa che potrebbe esserci più veleno
  • Il pungiglione ha colpito l’occhio o la bocca
  • Ci sono segni di una reazione grave, come difficoltà respiratorie, battito cardiaco accelerato, perdita di coscienza o spasmi muscolari
  • Compare un’eruzione in un’altra zona del corpo, anche se non è vicino alla posizione della puntura originale.

Cosa fare se si viene punti da una medusa?

Uno studio del 2017 ha rilevato che un semplice accorgimento può ridurre il dolore delle punture di medusa.
Lo studio ha esaminato in modo specifico le meduse criniera di leone, che hanno dei tentacoli molto grandi, causando punture altrettanto dolorose. Tuttavia questa ricerca è applicabile alla maggior parte delle punture di medusa.

I seguenti passaggi devono essere eseguiti il più rapidamente possibile:

  • Risciacquare accuratamente la zona interessata con aceto, se disponibile
  • Rimuovere i tentacoli mentre si sta risciacquando, i tentacoli possono continuare a pungere finché sono a contatto con la pelle, quindi indossare dei guanti o mettere dei sacchetti di plastica sulle mani.
  • Applicare un impacco di acqua calda o immergere l’area interessata in acqua a temperatura di almeno 45° C per 40 minuti.
  • Se l’aceto e l’acqua calda non sono disponibili cercare di rimuovere con cura i residui dei tentacoli.

Dopo essere stato punto da una medusa, è consigliabile stare fuori dall’acqua per il resto della giornata, in quanto l’acqua salata può aumentare il dolore

oltre al fatto che potrebbero esserci altre meduse nella zona.

Quando il tentacolo di una medusa arriva a perforare la pelle, la ferita si può infettare. Le persone che non sono aggiornate sulle loro vaccinazioni possono anche aver bisogno di fare l’antitetanica. È importante farsi vedere da un medico entro poche ore se la ferita è aperta.

Alcune punture di medusa possono causare dolore e prurito per alcuni giorni.

Dei rimedi casalinghi possono aiutare:

  • Impacchi caldi per ridurre gonfiore e infiammazione
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei, come paracetamolo e ibuprofene
  • Una crema antibiotica topica per ridurre il rischio di infezione

Se l’area diventa molto dolorosa e inizia a gonfiare, potrebbe esserci un’infezione in atto. In questo caso si dovrebbe consultare un medico entro 24 ore.

Cosa evitare dopo una puntura di medusa

Un mito popolare è che urinare su una puntura di medusa può neutralizzare il veleno, ma l’urina può addirittura peggiorare il dolore e, in alcuni casi, può persino rendere il veleno più potente.

Anche altri rimedi popolari, come il succo di limone o la schiuma da barba, sono risultati inefficaci.

La revisione sistematica Cochrane ha esaminato altri trattamenti da puntura di medusa ed ha confermato che l’acqua calda potrebbe aiutare con il dolore, altri studi hanno scoperto che anche gli impacchi freddi potrebbero essere d’aiuto, ma il calore resta sempre il più efficace.

Non sciacquare la zona con acqua fredda mentre i tentacoli sono ancora sulla pelle poiché questo può portare al rilascio di altro veleno

Alcune persone usano il bicarbonato per neutralizzare il veleno, uno studio del 2007 non ha trovato alcun vantaggio in questo trattamento. Non ci sono prove che il bicarbonato di sodio sia pericoloso, ma altri trattamenti restano più efficaci.

In caso di punture gravi, che causano sintomi cardiovascolari, può essere somministrata un’iniezione di magnesio solfato da un medico in un ambiente monitorato.

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Prevenzione

Il modo più semplice per evitare le punture di meduse è restare fuori dall’acqua quando se riscontra una forte presenza.

Le spiagge che hanno problemi di meduse pubblicano generalmente degli avvisi durante i periodi più pericolosi dell’anno. Quando si è soliti nuotare in queste zone si dovrebbero seguire degli avvertimenti ben precisi ed eventualmente rimanere fuori dall’acqua.

Indossare la muta può proteggere dalle punture di meduse.
Potrebbe anche essere utile una crema deterrente per le meduse, questo prodotto riproduce le sostanze chimiche prodotte dal pesce pagliaccio scoraggiando le meduse.

I produttori di questo prodotto affermano inoltre che la crema può disarmare i tentacoli delle meduse in caso di puntura.

Anche se questa lozione può ridurre il rischio di un attacco di medusa, è comunque una buona idea evitare l’acqua dove sono visibili le meduse o dove sono state osservate meduse pericolose.


Riferimenti scientifici

Lakkis N. A., Maalouf G. J., & Mahmassani D. M. (2015, September). Jellyfish Stings: A Practical Approach [Abstract]. Wilderness & Environmental Medicine26(3), 422-429. 

Li, L., Mcgee, R. G., Isbister, G. K., & Webster, A. C. (2015). Interventions for the symptoms and signs resulting from jellyfish stings. Cochrane Database of Systematic Reviews 2013, 12.

Best first aid treatment of jellyfish stings. (2017, July 27)

Cheilite: l’infiammazione delle labbra

Le infezioni virali e batteriche danno luogo a numerose complicazioni nel corpo umano.
Queste incidenze sono più frequenti nelle regioni tropicali e subtropicali con le condizioni meteorologiche ideali per la crescita e la propagazione di questi agenti patogeni.

Un esempio molto comune di infezione virale che colpisce ugualmente bambini e adulti è la Cheilite.

Cos’è la Cheilite?

La Cheilite è definita come l’infiammazione e la cicatrizzazione delle labbra e degli angoli della bocca.

I siti comuni di infezione e infiammazione sono la pelle intorno alla bocca (pelle periorale), il bordo del vermiglio e la mucosa labiale.
Nelle reazioni allergiche e infiammatorie , il bordo del vermiglio e la pelle sono per lo più colpiti. La mucosa rimane normale in questi casi.

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Cheilite

La malattia si verifica principalmente a causa di infezioni microbiche, in particolare infezioni virali. Altri fattori possono includere l’esposizione al sole e la secchezza eccessiva.

Molto spesso la Cheilite è associata a herpes labiale, che si presenta con piccole vescicole rossastre, piene di liquido, dolenti, che si formano intorno alla bocca, sotto il labbro inferiore, intorno alle narici e talvolta sulle guance.

Sono normalmente mediati dall’Herpes Simplex Virus (tipo 1) e possono formarsi singolarmente o in cluster.

L’herpes labiale colpisce normalmente il 20-45% della popolazione adulta e di solito è molto contagiosa.

Nella maggior parte dei casi, l’herpes labiale è autolimitante (cura senza farmaci pesanti) e guarisce entro 7-12 giorni.

L’herpes labiale non ha alcun gruppo vulnerabile specifico. Gli uomini e le donne di tutte le età e le etnie possono essere vittime di herpes labiale.

Che cosa causa la Cheilite?

La Cheilite è principalmente causata dall’esposizione prolungata al sole e alla disidratazione estrema.

La Cheilite associata a herpes labiale è solitamente causata dall’Herpes Simplex Virus (HSV type-1).
Secondo il Center for Disease Control and Prevention americano quasi il 90% della popolazione ha anticorpi con herpes labiale nel sangue, il che indica chiaramente che sono stati infettati dal virus HSV in passato. Ma nella maggior parte dei casi la prima infezione non è nota perché i sintomi dell’infezione primaria non sono così gravi.

Dopo la prima occorrenza di infezioni, il virus rimane normalmente nello stadio dormiente all’interno del corpo (all’interno delle cellule nervose). Circa un terzo della popolazione infetta presenta infezioni da herpes labiale a causa della riattivazione del virus HSV1.

La Cheilite è infettiva?

La Cheilite infettiva, principalmente la Cheilite associata a herpes labiale, è altamente trasmissibile.

Queste infezioni sono altamente contagiose e possono essere trasmesse attraverso il contatto diretto o indiretto con la vittima

Alcuni dei comuni mezzi di trasmissione sono elencati di seguito:

  • Condivisione di articoli di uso comune come asciugamani, lenzuola, cosmetici, rasoi, spazzolini da denti e utensili
  • Interazioni sessuali
  • Contatto diretto con il fluido che fuoriesce dalle vesciche doloranti (durante la pulizia del viso del paziente)
  • Toccando oggetti infettati con la saliva
  • Con le goccioline che si diffondono tossendo e starnutendo

Quali sono i diversi tipi di Cheilite?

La Cheilite può essere classificata in diversi tipi in base all’eziologia e al sito di infezione.

Cheilite comune

Questo è il tipo più comunemente osservato. È anche conosciuto come “labbra screpolate” o “cheilitis simplex”.
La persona infetta può presentare crepe e fissurazioni sulla pelle intorno alla bocca.
La pelle interessata potrebbe staccarsi.

Il labbro inferiore è principalmente interessato in questo caso. La persona può anche provare una sensazione di bruciore e un dolore alle labbra mentre le allunga.

Questo tipo di Cheilite è causato da abitudini come lo sfregamento, leccare o mordere le labbra

Questo provoca irritazione delle labbra a causa degli enzimi digestivi presenti nella saliva.

Tipo attinico

Deriva da un’esposizione per un lungo periodo ai raggi UV del sole. E’ anche chiamata”cheilosi solare“. Si presenta sulle labbra inferiori, che diventano rugose e grigiastre. I soggetti con tale patologia hanno alti rischi di sviluppare il carcinoma a cellule squamose in futuro.

Tipo angolare

E’ anche nota come Stomatite angolare. Si presenta con un’infiammazione degli angoli della bocca. Le possibili cause di questa condizione sono:

  • Malnutrizione (carenza di ferro e vitamina B)
  • Allergia da contatto
  • Infezioni (Candida o Staphylococcus)
  • Overclosure della bocca (causa edentulismo)
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Cheilite-angolare

Tipo eczematoso

Nota anche come “Dermatite labiale“. Ha due sottotipi: endogeno ed esogeno.
Deriva principalmente dall’uso prolungato di cosmetici per labbra e dentifricio di scarsa qualità. È caratterizzato dalla formazione di ragadi, edema e croste.

Tipo infettivo

E’ causata da agenti patogeni come Streptococcus, Staphylococcus, Candida ed Herpes Simplex Virus (HSV-1). Molto spesso, l’impetigine può presentarsi come Cheilite esfoliativa. In caso di infezioni virali, questa condizione è anche denominata “Angular Herpes Simplex”.

Tipo granulomatoso

In questo caso si verifica un’infezione granulomatosa che porta al blocco del sistema linfatico e ad un rigonfiamento delle labbra. Può anche aver luogo la formazione di una fissurazione nel mezzo delle labbra che è conosciuta come “cheilosi mediana“.

Tipo correlato ai farmaci

Si verifica a causa dell’uso eccessivo di alcuni farmaci come Clomipramina, Atorvastatina, Isotretinoina e alcuni altri.

Tipo esfoliante

Infezione, dolore e formazione di croste si verificano nella zona vermiglia delle labbra. Le squame scure di colore marrone della cheratina si staccano dal sito di infezione.

Cheilite ghiandolare

In questo caso sono interessate le labbra inferiori e le ghiandole salivari minori. Si verifica in persone che praticano l’abuso di sostanze.

Tipo di cellule al plasma

è una condizione molto rara che colpisce la gengiva e la lingua. È caratterizzato dalla formazione di una placca di colore rosso scuro.

Come viene fatta la diagnosi di Cheilite?

La cheilite viene solitamente diagnosticata eseguendo un’accurata anamnesi e mediante esame clinico. Potrebbero essere necessario eseguire un tampone per indagare sul tipo di infezione e eventualmente una biopsia cutanea.

Trattamento e prevenzione

I Dermatologi prescrivono generalmente alcuni farmaci anti-fungini topici come il clotrimazolo e l’amfotericina B per trattare la malattia.

il miglioramento delle abitudini alimentari e delle condizioni ambientali può aiutare a prevenire la Cheilite e altri disturbi della pelle.

Un dermatologo dovrebbe essere sempre consultato in caso di Cheilosi infettiva per evitare possibili complicazioni.


Riferimenti scientifici

https://rarediseases.info.nih.gov/diseases/412/cheilitis-glandularis

https://medlineplus.gov/mouthdisorders.html

https://www.science.gov/topicpages/t/treated+exfoliative+cheilitis

 

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